
Auto Volanti: sono già in vendita? La risposta è (ancora) complicata (MisterGadget.Tech)
Mentre i servizi di taxi aereo si preparano al decollo, guidare la propria auto tra le nuvole resta un percorso pieno di ostacoli normativi e tecnologici
L’auto volante è un classico della fantascienza, ma finora è rimasta esattamente questo: un’idea da film o romanzo. Nonostante le previsioni passate, non ci spostiamo ancora quotidianamente tra casa e lavoro sfrecciando nei cieli con i nostri veicoli personali. Tuttavia, diverse aziende stanno lavorando instancabilmente per trasformare questo sogno in realtà, e alcune permettono persino ai potenziali clienti di versare un deposito per assicurarsi uno dei primi esemplari. In parallelo, diverse città nel mondo si preparano a lanciare servizi di taxi aereo, con i primi attesi già nel corso del 2025.
Naturalmente, c’è una differenza abissale tra lanciare un servizio di taxi aereo su rotte limitate e strettamente regolamentate e permettere ai privati cittadini di acquistare e pilotare le proprie auto volanti. Quindi, sebbene nei prossimi anni potremmo vedere una maggiore diffusione di piccoli e versatili velivoli elettrici (spesso chiamati eVTOL) per tragitti urbani ed extraurbani, chi sogna di comprare un’auto volante personale in concessionaria dovrà probabilmente aspettare ancora un bel po’.
I taxi volanti sembrano pronti a decollare prima delle auto private
Prima di considerare quanto sia lontano il traguardo dell’auto volante personale, è utile osservare gli sviluppi nel mondo dei taxi aerei. Questi piccoli velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) rappresentano un’alternativa potenzialmente più economica ed ecologica agli elicotteri per i voli a corto raggio. Aziende come Archer Aviation e Joby Aviation sono tra le più avanzate e pronte a lanciare i propri servizi di taxi aereo elettrico.

Il fondatore di Archer ha dichiarato a “The National” (testata con sede negli Emirati Arabi Uniti) che il servizio è pronto per un lancio nel 2025 ad Abu Dhabi. Il piano è utilizzare le rotte elicotteristiche esistenti e i sistemi di controllo del traffico aereo della città per accelerare l’iter normativo. Ogni velivolo Archer può trasportare fino a quattro passeggeri più un pilota, con un’autonomia di circa 160 km (100 miglia). Inizialmente, il servizio collegherà gli hotel del centro con l’aeroporto, a un prezzo che, secondo l’azienda, sarà paragonabile a quello di una corsa con Uber Black, quindi nettamente inferiore a un volo in elicottero.
Sempre negli Emirati Arabi Uniti, un’altra compagnia, Joby Aviation, pianifica un lancio simile a Dubai nel 2026. Anche Joby intende operare come navetta ad alta velocità tra l’aeroporto e selezionati hotel di lusso. Oltre al Medio Oriente, entrambe le startup stanno progettando servizi futuri anche a New York, sfruttando sempre le infrastrutture e le normative esistenti per gli elicotteri, principalmente per collegamenti tra aeroporto e centro città. Qualsiasi azienda che punti a vendere auto volanti al grande pubblico dovrà affrontare la sfida ben più ardua di convincere le autorità ad aprire una varietà molto più ampia di rotte aeree.
Le startup delle auto volanti personali: promesse audaci e ostacoli concreti
Qualsiasi auto volante venduta ai privati dovrà essere pilotata da un operatore qualificato. In Cina, gli acquirenti con le giuste credenziali possono già manifestare interesse per il “Land Aircraft Carrier” di XPeng, un veicolo modulare che combina un’auto a sei ruote con un piccolo velivolo passeggeri (simile a un grosso drone) trasportabile a bordo. L’auto si guida con la patente standard, ma per pilotare il modulo aereo è legalmente richiesta una licenza di volo. XPeng auspica una futura deregolamentazione dello spazio aereo a bassa quota in Cina per favorirne l’adozione, ma al momento non c’è nulla di approvato. Nonostante ciò, XPeng ha dichiarato di voler avviare la produzione di massa nel 2026.

Negli Stati Uniti, Alef Aeronautics ha mostrato un prototipo funzionante all’inizio del 2025, affermando di puntare all’inizio della produzione entro il prossimo anno. Gli interessati possono versare un deposito (da 150 a 1500 dollari) per un veicolo che dovrebbe costare circa 300.000 dollari. L’azienda dichiara di aver ricevuto oltre 3.200 preordini, ma non è chiaro come una versione di produzione potrebbe superare gli stessi ostacoli normativi che frenano altre startup. Inoltre, la praticità su strada del veicolo Alef è molto limitata, con una velocità massima dichiarata di sole 25 mph (circa 40 km/h). Anche startup rivali nel settore eVTOL personale come Doroni e Pivotal offrono opzioni di preordine simili, ma si scontrano con le medesime problematiche normative e di praticità.
Possiamo dire quindi che finché queste enormi sfide non saranno superate, le auto volanti personali guidate dai proprietari non diventeranno la prossima grande novità nei concessionari, anche se i loro “cugini” taxi volanti diventeranno gradualmente più comuni nei cieli di alcune metropoli.