
Boom di truffe telefoniche con l'AI (Mistergadget.tech)
Nell’ultimo periodo c’è stato un vero e proprio boom di truffe telefoniche online e in particolare con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Sicuramente le truffe telefoniche non rappresentano per gli italiani una novità: queste infatti sono praticamente una costante, ma da molti erano considerate obsolete poiché sicuramente gli strumenti che negli anni hanno fatto il loro ingresso hanno spinto gli hacker verso tecnologie innovative come ad esempio le applicazioni di messaggistica istantanea.
Adesso sembra esserci quasi un ritorno al passato, fino a una giustificazione molto chiara che dovrebbe essere evidente a tutti: si tratta infatti semplicemente di una coincidenza che arriva proprio con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che di fatto consente ai malintenzionati di camuffare la voce, di simulare proprio le vocali da parte di soggetti noti e quindi tutta una serie di condizioni che anche in maniera piuttosto semplificata riescono a garantire la riuscita di truffe che prima erano sicuramente difficili da mettere a segno perché è chiaro che l’utente si rendeva conto di avere dall’altra parte un hacker comunque un truffatore.
Truffe telefoniche con AI: come difendersi
Bisogna fare molta attenzione perché queste truffe sono particolarmente sofisticate e talvolta risulta veramente difficile rendersi conto che quella chiamata è fraudolenta, ma sicuramente è fondamentale sempre e comunque difendersi e per farlo serve consapevolezza, ma servono anche delle tecniche importanti che devono essere strutturate con attenzione. Nel caso specifico stiamo parlando infatti di una questione legata a quello che andiamo a dire. Una delle informazioni condivise è sempre quella di non dare mai dati personali, quindi nome e cognome o comunque tutta una serie di altri potenziali elementi legati alla privacy come contatti di accesso e altre informazioni di questo tipo.

Tuttavia bisogna anche chiarire un altro aspetto fondamentale: stiamo parlando infatti di quelli che sono i termini che pronunciamo, talvolta anche banali, che possono invece arrecare un danno enorme. Nello specifico, non bisogna mai dire “ok”, “sì”, “va bene” o qualunque altro segno di assenso che potrebbe portare all’attivazione di contratti o altre condizioni similari dal momento che noi esprimiamo in qualche modo un “sì” che può essere poi impiegato diversamente. Questo è fondamentale soprattutto quando chiaramente si risponde a telefonate da parte di terzi sconosciuti.
Spesso infatti siamo convinti che gli unici elementi di pericolo siano relativi magari a un click su un link piuttosto che a dati condivisi online come quelli della carta di credito, ma in realtà possono essere molto più subdoli e soprattutto determinare dei problemi che poi sono difficili da arginare nella vita reale, con documenti che arrivano all’improvviso a casa e di cui poi bisogna prendere atto. Quindi è essenziale per tutti fare attenzione e soprattutto farsi trovare sempre preparati.