Come è fatto Wiko Mobile Darkfull, dalla Francia a prezzo ok
Vi raccontiamo oggi come è fatto e come funziona il nuovo Wiko Mobile Darkfull, che contribuisce a farci conoscere un nuovo marchio in arrivo dalla Francia ma di proprietà cinese.
L’arrivo di wiko mobile sul mercato dovrà portarci a modificare la nostra idea sui francesi: perché se prima eravamo convinti che sapessero fare bene il pane, il formaggio, il vino e lo champagne, a quanto pare adesso dobbiamo aggiungere anche la categoria telefoni alle cose che ai cugini d’oltralpe vengono particolarmente bene.
Sgombriamo subito il campo da una delle polemiche che nelle settimane scorse si sono registrate su questo tema: qualcuno ha obiettato che questi prodotti non si possano chiamare francesi perché sono assemblati in Cina.
Partendo da questa teoria, credo che non esista una sola società di tecnologia a cui si possano abbinare origini diverse da quelle cinesi, dato che proprio in Cina ormai vengono prodotti quasi tutti gli oggetti tecnologici presenti sul pianeta.
Come è fatto Wiko Darkfull e quanto costa
Fatta questa premessa, bisogna dire che Wiko darkfull è veramente un ottimo prodotto, tenendo sempre bene in mente che il prezzo di mercato è di € 279 nei negozi fisici, la qual cosa ci fa pensare che on-line si troveranno a prezzi anche inferiori.
Questo dettaglio, il prezzo, e da tenere sempre in mente, senza mai distrarsi da questo dettaglio, che secondo me fa davvero la differenza rispetto a molti altri prodotti concorrenti.
La prima cosa che colpisce impugnando questo oggetto è il materiale da cui è composto, con cui è stato assemblato. A differenza di molti altri prodotti di fascia medio bassa, darkfull è infatti realizzato in alluminio, con una struttura unibody che ingloba la batteria non rimovibile.
Il secondo aspetto che balza subito all’occhio è la ottima qualità del display full HD da cinque pollici, anche questo un dettaglio che sbaraglia la concorrenza sulla stessa fascia di prezzo. Un piccolo inciso: so benissimo che a questo prezzo si trovano molti altri prodotti sul mercato con ottime caratteristiche, ma si tratta di prodotti ad obsolescenza avanzata e ormai sulla fase finale della loro corsa commerciale. La pratica corretta questo caso è quella di confrontare prezzi di esordio sul mercato.
Oltre a confrontare i prezzi di esordio, è corretto confrontare i prezzi ufficiali, perché legato ai prezzi delle vendite su internet c’è un ginepraio di pratiche, non sempre totalmente fiscalmente corrette.
Questa è la ragione per cui insisto nel sottolineare il valore del rapporto qualità prezzo di questo prodotto.
Superato l’impatto con i materiali e con il display basta accendere il telefono per rendersi conto che ci si trova di fronte ad un prodotto di livello più che buono.
L’esperienza del software è praticamente una stock android, con una personalizzazione praticamente nulla da parte del produttore, se non per la gestione della doppia Sim.
Il processore è un Mediatek quad corre con una frequenza massima non da urlo rispetto alla concorrenza, ma che garantisce comunque un’ottima funzionalità e velocità di risposta del prodotto a qualunque tipo di comando.
Quando si usa il telefono per il gaming il processore scalda un’po’ ma nulla di grave e comunque comportamento simile a quello di altri processori con la stessa frequenza.
La dotazione hardware è secondo me completa per un prodotto di questa fascia (ci sono 16 giga, di cui 10 disponibili per l’utente, due giga di ram), purtroppo manca un’espansione di memoria, dettaglio di cui tenere conto quando riempite di contenuti il vostro apparato.
10 GB sembrano tanti, ma se utilizzate dei giochi sul vostro telefono si bruciano in fretta: non è difficile ormai trovare alcuni software che vanno oltre il giga di peso.
Alle specifiche del motore del telefono, si abbinano quelle della fotocamera che ha un sensore da 13 megapixel. Le variabili che concorrono al comparto fotocamera sono le più svariate: ottiche, disposizione delle lenti, software, chi più ne ha più ne metta.
Lo dico perché i produttori spesso buttano un po’ di fumo negli occhi con la potenza del processore della fotocamera, poi quando si scatta il risultato è tutt’altro che eccelso. Nel caso del darkfull si ottengono ottime fotografie con la buona luce, discrete invece quando le condizioni sono un po’ più difficili da gestire.
Mi piace molto invece la gestione della doppia Sim, con un menù dedicato per decidere a quale Sim dedicare quale servizio; potreste scegliere ad esempio di mandare i messaggi con un numero di telefono ma chiamare con un altro, piuttosto che utilizzare una Sim per telefonate e messaggi, ma poi usare la seconda Sim per navigare in Internet.
Quando si compone un numero di telefono, si decide direttamente dalla tastiera telefonica quale delle due Sim usare in modo molto pratico.
Insomma, dal punto di vista dell’hardware e del software siamo di fronte ad un telefono che non ha alcun tipo di problema a sfidare anche i top di gamma, soprattutto per coloro che non hanno bisogno di sfidare gli amici nella guerra dei gigahertz.
Ma se è vero che, come si diceva una volta, il meglio deve ancora venire, ho riservato per voi l’aspetto più succulento di questa proposta come ultimo dettaglio di cui parlare.
Il vero punto di forza di Wiko mobile è infatti secondo me l’assistenza.
La casa di produzione francese promette infatti riparare o sostituire il telefono entro tre giorni in caso di necessità di assistenza.
Questo secondo me traccia un solco quasi incolmabile con quasi tutti i concorrenti.
A memoria, mi viene in mente un solo soggetto in grado di fare meglio.
Il voto finale per questo prodotto è assolutamente positivo, ripeto il concetto secondo cui il rapporto qualità prezzo di questo apparato è veramente strepitoso.
Aspettiamo adesso unico alla prova di altri prodotti per vedere come si comporta in termini di design, prestazioni e qualità della proposta rispetto alla concorrenza.
I primi passi paiono molto incoraggianti.