Come si fa

Le alternative a ChatGPT: le migliori soluzioni con intelligenza artificiale

Dopo il successo di OpenAI, l’Intelligenza Artificiale piú chiacchierata del momento, oggi sul web si trovano tante alternative a ChatGPT, piattaforme con servizi più o meno avanzati, che offrono attività fino a poco tempo fa impensabili, soprattutto gratuitamente.



In rete e nel mondo dell’innovazione non si fa altro che parlare di lei: ChatGPT. Ma siamo sicuri che sia l’unica AI disponibile e ottimizzata presente sul web? Oggi ti proponiamo quelle piú divertenti e funzionali, per esplorare il mondo delle chat automatiche a 360 gradi .

Peperoni AI: italianizzare il mondo, lo stiamo facendo bene

Poteva non rientrare fra le alternative a ChatGPT una tutta italiana? Ebbene, no. Nasce a Ferrara l’app di intelligenza artificiale che l’azienda stessa definisce empatica. Si chiama PeperoniAI, dal nome della piattaforma di gestione contenuti da cui deriva e sviluppata dalla tech company ferrarese 22HBG che ambisce a migliorare la vita delle persone.

Ma in che senso empatica? Come ci conferma lo sviluppatore, Renzo Marrazzo, “si è voluto rendere il risultato il più aderente possibile all’identità del fruitore/autore“. Al testo quindi si combina l’umore, lo stato d’animo, i sentimenti che animano chi la utilizza senza snaturarlo, con un tono che può essere formale o informale. É rivolto a chi non ha dimestichezza con la parola scritta ma ha necessità di farsi comprendere.

Puoi utilizzare i suggerimenti pre-compilati per avere già un’idea di cosa domandare e di come chiederlo, oppure puoi utilizzare la chat libera per formulare le tue domande in modo naturale, come se stessi semplicemente chattando con un amico.

Già disponibile per iOS, presto lo sarà anche per Android.

Motori di ricerca e non solo: YOU e Andisearch

Ti sei chiesto cosa fa fondamentalmente un intelligenza artificiale sul web? Semplice: cerca una risposta alle nostre domande attraverso le parole chiave scritte inserite. E non è la stessa operazione eseguita da un motore di ricerca, come Google o Bing?

Ecco perché nascono anche You e Andisearch, motori di ricerca basati su intelligenza artificiale, che rientrano fra le alternative a ChatGPT in quanto offrono risposte a domande.

You si basa sul motore di ricerca Microsoft Bing: raggruppando in blocchi con scorrimento orizzontale i risultati della ricerca, li mostra tramite un layout navigabile con uno swipe a destra o a sinistra, cosa che ci dice chiaramente che You punta dritto all’utenza mobile. Di fatto, quindi, You non è un vero motore di ricerca: è più un’interfaccia tramite la quale le informazioni cercate dall’utente vengono organizzate e mostrate. E, in effetti, è proprio quello che fa anche ChatGPT.

Andi è invece un chatbot di ricerca che utilizza l’intelligenza artificiale generativa, senza pubblicità e incentrato sulla privacy. Invece di semplici collegamenti, Andi ti dà risposte: é come chattare con un amico intelligente. Viene definito motore di ricerca conversazionale. Utilizza una semplice interfaccia chatbot con un assistente basato sull’intelligenza artificiale per rispondere a domande complesse in modo semplice, trovare le informazioni migliori e aiutarti a rimanere al sicuro online.

Claude: l’AI di Anthropic

Claude è un assistente AI di nuova generazione sviluppato da Anthropic, un’azienda di ricerca sull’intelligenza artificiale. Claude è stato progettato per essere utile, onesto e innocuo. La cosa che la differenzia dalle altre è che Anthropic ha lavorato a stretto contatto con partner chiave come Notion, Quora e DuckDuckGo per testare attentamente i suoi sistemi e garantire che Claude sia sicuro e affidabile da utilizzare.

Claude è ancora in fase di sviluppo, ma ha già dimostrato di essere un assistente AI potente e versatile. I primi utenti riferiscono che è molto meno propenso a produrre risultati sbagliati, è più facile dialogare con lui ed è più gestibile, in modo da ottenere i risultati desiderati con meno sforzo. Claude è anche in grado di seguire le indicazioni relative alla personalità, al tono e al comportamento. È uno strumento prezioso per chiunque desideri esplorare le possibilità dell’intelligenza artificiale.

Copilot: il generatore di codice

Piccola chicca per chi invece vuole sfruttare tutte le potenzialitá di un intelligenza artificiale, una delle alternative a ChatGPT è Copilot: letteralmente il tuo copilota. Si tratta, citando la pagina del progetto, di un “AI pair programmer” che sfruttando l’intelligenza artificiale (OpenAI) permette di generare codice

Se sei un programmatore Javascript, Python Ruby e di tanti altri linguaggi, puoi utilizzare questo tool per velocizzare il tuo lavoro e aumentare la tua produttivitá. Dopo aver installato l’estensione scaricabile da Github, potremo subito vedere la magia. Basta creare un commento in cui spieghiamo cosa seguirà (con un livello medio-alto di dettaglio) e…magicamente apparirá il codice desiderato.

Certo, non possiamo avere la pretesa che il programma faccia tutto al posto nostro o si sostituisca al lavoro dello sviluppatore. E meno male! È improbabile che gli sviluppatori vengano surclassati da qualche intelligenza artificiale, perchè non riuscirebbe a capire le richieste dei clienti. Peró l’idea che un tool possa aiutare nel velocizzare il processo, non é niente male!

Editor video, immagini e molto altro: le AI generative

Infine come non citare tutte le AI che forniscono l’editing e la generazione di video e immagini senza il minimo sforzo? Chiamate generative, le intelligenze di questo tipo creano qualsiasi tipo di dati, multimediali e testuali come la giá citata copilot.

Attraverso parole chiave sono in grado di generare immagini, audio, dando anche vita ai deepfake, fenomeno ormai ampio sul web che costituisce ormai un vero e proprio aggettivo per descrivere na tecnica per la sintesi dell’immagine umana basata sull’intelligenza artificiale. Usata per combinare e sovrapporre immagini e video esistenti con video o immagini originali, tramite una tecnica di apprendimento automatico, i frutti di questa operazione vengono spesso usati anche con scopi non proprio morali.

Fra tante polemiche sull’utilizzo o no di questo tipo di intelligenza artificiale, resta comunque ampio il panorama che si prospetta per un prodotto agli albori che sicuramente occuperá un posto importante nella nostra vita di tutti i giorni.

Maria Grazia Cosso

Contributor, studentessa di ingegneria informatica e nel tempo libero esploratrice di novità. Fiera Calabrese e appassionata sin dai tempi del Compaq Presario 425 ai computer, ha reso oggi questa sua passione il suo futuro. Segue da sempre il progresso e lo sviluppo delle nuove tecnologie, le piace stare al passo con le ultime uscite e testarle in prima persona, ogni tanto riesce anche a guardare qualche serie tv.

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Maria Grazia Cosso

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