Agcm multa Iliad per 1.2 milioni di euro, per la trasparenza sul 5G

Luca Viscardi29 Marzo 2022
Iliad Negozio

Con una decisione singolare, il garante per le comunicazioni Agcm ha inflitto una multa ad Iliad per una cifra di 1,2 milioni di euro con l’accusa di pubblicità ingannevole sul servizio 5G in Italia.

La decisione parte della segnalazione di alcune associazioni e dell’operatore TIM, sarebbe stata corroborata dalle testimonianze di alcuni utenti, che dopo aver sottoscritto un piano tariffario di Iliad che prometteva anche l’utilizzo del 5G, non sarebbero riusciti a sfruttare l’opzione pur avendo smartphone compatibili.

Abbiamo definito singolare la decisione del garante di infliggere una multa ad Iliad, perché sul fronte dell’offerta per la rete mobile, pochi altri operatori possono vantare la semplicità della proposta e la trasparenza dei francesi.

In realtà vengono contestati dall’operatore francese alcuni messaggi pubblicitari, che risulterebbero poco chiari per gli utenti: al centro della disputa, ad esempio, c’è un SMS pubblicitario spedito a potenziali utenti in cui il numero di giga inclusi, 100, poteva erroneamente sembrare valido in tutta Europa. In realtà, i giga inclusi nella proposta erano 6, come per molti altri operatori italiani.

Difficile, invece, capire il caso di un utente con un iPhone 12 pro max, che dopo aver sottoscritto il contratto non sarebbe riuscito ad accedere alla rete 5G perché suo smartphone non sarebbe stato compatibile con i sistemi Iliad. Più o meno nello stesso periodo, usando lo stesso smartphone, con una proposta che includeva il 5G, abbiamo sempre navigato tranquillamente con il 5G stesso, dove disponibile.

Agcm multa Iliad per 1.2 milioni di euro, per la trasparenza sul 5G

La risposta di Iliad

“La sanzione che Agcm ha deciso di imporre a iliad riguarda la sola modalità con cui l’operatore fornisce le informazioni sulle aree territoriali coperte dal 5G e i device compatibili con questa tecnologia.

Ci sembra una decisione ingiustificata, considerati lo spirito di collaborazione sempre mostrato e le numerose soluzioni proposte da iliad in fase di confronto con Agcm, oltre che profondamente ingiusta, soprattutto tenendo conto del fatto che iliad agisce costantemente con grande attenzione verso gli utenti e comunica queste stesse informazioni in modo ben più trasparente rispetto a quanto facciano i competitor.”

Questo il comunicato diffuso da Iliad dopo la decisione di Agcm di comminare una multa nei suoi confronti: lo abbiamo già detto, lo ripetiamo, consideriamo abbastanza sorprendente questo genere di decisione nei confronti di Iliad, visto che altri operatori del mercato hanno messaggi simili.

Anzi, proprio qualche giorno fa segnalavamo come ad esempio la proposta di Fastweb sul 5G escluda l’utilizzo di iPhone, ovvero lo smartphone più venduto con quella tecnologia a bordo.

Qualche settimana fa abbiamo sollevato qualche dubbio sulla comunicazione relativa alla rete fissa, ma sul fronte del servizio su rete mobile Iliad ha dimostrato una trasparenza nell’offerta, ma soprattutto nelle bollette, che difficilmente si trova sul mercato.

Anche solo la certezza di quale cifra si troverà sul conto mensile rappresenta quasi una novità, rispetto ad anni di conti telefonici illeggibili, in cui la cifra finale oscillava in continuazione in funzione dei parametri più disparati.

È questo il motivo per cui continuiamo a definire singolare la scelta del garante di colpire Iliad con una multa, o forse sarebbe meglio dire solo Iliad.

Curioso anche come, per la seconda volta in breve tempo, l’attività di controllo venga innescata dalla segnalazione di un concorrente: nel caso degli spot per la rete fissa era stata Wind a sollevare eccezioni, in questo caso la decisione arriva dopo una segnalazione di TIM.


Potrebbe interessarti anche:



I bestseller della settimana

Registrati alla newsletter e diventa un tech-lover

Grazie!

Grazie! Riceverai una email per la verifica del tuo indirizzo di posta elettronica. Non sarai registrato fino a che non lo avrai confermato. Controlla anche nella cartella Spam.