Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Luca Viscardi24 Luglio 2020
Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Nelle ultime settimane, si è scatenata la guerra del 5G e la recensione Moto G 5G Plus è uno dei capitoli della storia.

Intorno al prezzo di 399 euro, si è addensata una folta schiera di prodotti che hanno come elemento principale la compatibilità con il 5G e l’uso del processore Snapdragon 765/765G, che rappresenta oggi l’offerta più equilibrata del mercato.

Qualcuno, come realme, si è spinto ancora più in basso e arriva a vendere il suo dispositivo X50 5G al prezzo di 369 euro, lo stesso che si può ottenere per un periodo limitato anche OnePlus Nord.

In questo stesso segmento ci sono anche Xiaomi Mi 10 Lite 5G e Huawei P40 Lite 5G, che però ha l’handicap di non avere i servizi di Google.

Come si posiziona in questo contesto il Moto G 5G Plus? Bene, perché il prodotto è costruito con la qualità abituale di Motorola e offre una dotazione che è all’altezza di quasi tutti i concorrenti.

C’è qualche compromesso, come l’uso dello standard di memoria UFS 2.1, che non è il migliore sul mercato, ma la maggior parte degli utenti non noterà la differenza.

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

COSA MI PIACE

  • Qualità selfie
  • Durata Batteria
  • Refresh rate schermo
  • Velocità del software

COSA NON MI PIACE

  • Foto in notturna
  • Percezione materiali plastici

Design e confezione

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Il nuovo Motorola Moto G 5G Plus è un vero scioglilingua, prima di poterlo comprare, dovrete dare di prova di saper pronunciare il suo nome almeno 25 volte senza alcuna indecisione.

Quando lo avrete fatto, dentro la scatola troverete oltre al telefono, una cover in silicone trasparente, un caricabatterie da 20W, che per Motorola bastano per attivare il cosiddetto turbo power, il cavo di ricarica/trasmissione dati e gli auricolari.

Uno dei pregi di Moto G 5G Plus è la presenza del jack delle cuffie, che sta diventando una vera rarità.

Il telefono ha una ratio 21:9, che a me piace tantissimo, finiture posteriori in plastica, quattro sensori fotografici sul retro e due sul fronte, mentre il sensore delle impronte digitali è collocato sul pulsante di accensione.

Guardando il telefono, sul lato sinistro è posizionato il tasto dedicato all’assistente di Google accanto al cassettino per le SIM, che può ospitare 2 Nano SIM oppure 1 Nano SIM e una MicroSD.

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Sul lato opposto c’è invece il controllo del volume, per noi volume rocker, e il pulsante di accensione, che come anticipato è anche il sensore delle impronte digitali, ma serve anche ad attivare un menù speciale, sfiorandolo due volte in qualunque schermata ci si trovi.

Il peso del telefono è abbastanza generoso, sono 207 grammi, che sono giustificati dalla batteria molto capiente da 5.000 mAh.

Recensione Moto G 5G Plus, il display

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Lo schermo di Moto G 5G Plus ha una diagonale di ben 6.7 pollici, ma non sembra così gigantesco grazie alla ratio 21:9, la stessa scelta da Sony per i suoi prodotti.

La superficie complessiva del pannello è di 104,9 cm2, con un rapporto schermo superficie dell’84.3%. E’ un dato che fa capire come le cornici siano visibili, ma tutto sommato discrete, mentre per l’alloggiamento della selfie cam, doppia, è stato scelto il famoso “buchetto”, che trovo molto gradevole.

Il display è un LCD, con refresh rate a 90 hz e supporto per l’HDR10, con una densità di 409 pixel per pollice e una definizione di 1080 x 2520 pixel.

La luminosità ha un picco superiore ai 500 nits e un minimo di 2.8, entrambi valori eccellenti, mentre la riproduzione dei colori è una delle più accurate della sua categoria.

Il refresh rate si può gestire a proprio piacimento, scegliendo tra i 60 e i 90 hz, io probabilmente opterei per l’opzione automatica che bilancia la fluidità delle immagini con il consumo contenuto della batteria.

Comunque, schermo di ottimo livello in tutti i diversi aspetti.

Software e hardware

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Sul fronte di hardware e software, Moto G 5G Plus non ha molto da invidiare ai suoi fratelli maggiori, con cui condivide la personalizzazione di Android 10, tra cui spicca soprattutto il Moto Display.

E’ la soluzione “always on display” di Motorola, che è probabilmente la migliore del mercato e non solo offre la visualizzazione delle notifiche in arrivo ma permette anche di consultarle con una discreta interattività.

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Oltre a questo dettaglio, ci sono le Moto Actions per accendere torcia e fotocamera, per catturare screenshots e si può personalizzare il colore “principale” dello smartphone, così come il font che viene utilizzato.

L’ultimo dettaglio software che vi segnalo è il menù rapido che si attiva con due veloci tocchi al pulsante di accensione, senza premerlo.

Quando si compie questo gesto, qualunque sia la schermata in cui ci si trova, si apre un menù personalizzabile che permette di accedere alle app e alle funzioni preferite.

Invece nell’hardware bisogna dire che Motorola ha fatto un ottimo lavoro di messa a punto e il processore Snapdragon 765G gira che è una meraviglia, grazie anche ai 4 o 6 GB di Ram, che si accompagnano a 64 o 128 gb di memoria interna.

Nei benchmark con i prodotti della stessa categoria, Motorola Moto G 5G Plus è secondo solo ad iPhone SE, con un buon distacco rispetto ai competitors android.

L’unico “neo” rispetto ad alcuni concorrenti è il tipo di memoria scelta, UFS 2.1, che è un po’ più datata di quella che si trova su altri prodotti.

Si può estendere la capacità attraverso una scheda MicroSDXC.

La GPU è una Adreno 620 in linea con quanto offre la concorrenza.

Non credo serva sottolineare, considerato il suo nome, che questo smartphone supporta le reti 5G.

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Tra i dettagli Hardware c’è anche lo sblocco con le impronte, che è collocato sotto il pulsante di accensione ed è molto veloce. C’è anche uno sblocco con il volto “2D”, che è altrettanto rapido.

L’audio è mono, ma ha un volume molto alto e una buona definizione del suono, gradevole anche per l’ascolto della musica.

La ricezione del telefono è sempre puntuale e sensibile, sia per la rete cellulare che per il wifi.

L’audio in conversazione è molto chiaro e di buona definizione.

In alcuni paesi è presente anche la radio FM, mentre il connettore è USB Type C con standard USB 2.0.

Come anticipato, c’è il jack delle cuffie da 3.5 mm, per chi invece usa standard di connessione wireless c’è il bluetooth 5.1, ma non c’è il wifi 6.

La fotocamera

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Motorola Moto G 5G Plus offre ben 4 fotocamere sul retro e due sul fronte.

Il sensore principale da 48 mpx, offre l’opzione del pixel binning, combinando 4 pixel in 1, con foto che catturano più luce e alla fine sono scatti da 12 mpx. Questo sensore Sony ha un’apertura F/1.7.

C’è un grandangolo da 8 mpx, da 118° di angolazione, con apertura F/2.2, a cui si affiancano quello da 5 mpx per le macro, apertura F/2.2 e quello di profondità da 2 mpx, con la stessa apertura.

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico
Modalità ritratto
Recensione Moto G 5G Plus, il democratico
scatto 1X
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Grandangolo

Il blocco delle fotocamere posteriori può girare video 4K con 30 frame al secondo.

Sul fronte, invece, la selfie cam principale da 16 mpx, F/2.0, con un grandangolo da 8 mpx, F/2.2.

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Le foto posteriori sono di buona qualità, con risultati accettabili in tutte le condizioni, ma con qualche riserva quando la luminosità scarseggia. C’è una modalità notturna, che cattura immagini discrete, con qualche alterazione dei colori.

La selfie cam, invece, è eccellente. Fa degli scatti vivi, contrastati, con un senso di profondità davvero ottimo. Una delle migliori selfie cam tra i prodotti della categoria provati in questi mesi.

Quando si girano video, bisogna purtroppo accettare qualche compromesso: se si attiva la stabilizzazione, infatti, la qualità scende un po’. Se si rinuncia però a stabilizzare, ovviamente il risultato è un po’ “ballerino”. L’ideale è usare i video con un accessorio come la Osmo Mobile, se per voi ha un senso farlo.

La batteria

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

Per la prova della batteria, purtroppo ho l’handicap di non poter usare il telefono sotto rete 5G, quindi di non poter spremere a fondo i consumi, che con il nuovo standard di trasmissione sono superiori.

Fatta questa premessa, bisogna dire che questa batteria da 5.000 mAh sembra non finire mai, sfruttando anche il sistema di ricarica veloce, che si chiama Turbo Power e offre un risultato discreto senza consumi assurdi del caricatore, che è di soli 20W.

Per la carica da 0 a 100% ci vogliono circa 2 ore e 15 minuti.

Recensione Moto G 5G Plus, le conclusioni

Recensione Moto G 5G Plus, il democratico

La recensione Moto G 5G Plus non ha comportato molta fatica, perché questo è un dispositivo “facile”, ma completo allo stesso tempo.

Ha una buona qualità complessiva di costruzione, pur con i materiali plastici e funziona in modo preciso e puntuale in tutte le condizioni.

L’autonomia è ottima e le sue fotocamere sono in linea con la concorrenza, ma bisogna sottolineare la bontà dei selfie.

Ci sono molti dispositivi con questo prezzo che offrono il supporto alle reti 5G, tocca a chi compra sceglierne uno, io posso solo dare la certezza che questa opzione sia assolutamente molto valida.


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