Recensione AirPods Pro: the Apple Way

Luca Viscardi31 Ottobre 2019
Recensione AirPods Pro: the Apple Way

La recensione AirPods Pro potrebbe essere brevissima ed essere concentrata in poche parole, “molto belle”; in realtà è giusto approfondire il modo in cui Apple ha realizzato la nuova variante di uno dei suoi prodotti di maggior successo, gli AirPods.

La proposta, in sé, non è una novità rivoluzionaria: parliamo di auricolari bluetooth true wireless, a cui è stata aggiunta la soppressione del rumore e che rispetto ad AirPods 2 ora hanno anche un sensore di pressione, che può essere sfruttato in diversi modi.

Il punto però non è tanto “cosa” ha fatto Apple realizzando AirPods Pro, ma “come” lo ha fatto.

Recensione AirPods Pro: the Apple Way

La sintesi di quello che io chiamo “Il modo di Apple”, the Apple Way, sta nel meccanismo con cui si cambiano i cuscini in silicone; non è un’azione che si fa tutti i giorni, ma può essere necessaria perché gli auricolari abbiano una perfetta aderenza con il nostro orecchio.

Di solito viene usata una soluzione con una specie di terminale a “T” sul dispositivo; sulle “sporgenze” di quella protuberanza viene abitualmente inserito il cuscinetto in silicone e per farlo bisogna faticare un po’ e gestire un’operazione non semplicissima.

Con AirPods Pro il cuscinetto si rimuove in un secondo e mezzo e si rimette con un semplice clic, in un tempo ancora inferiore. Bisogna provarlo per capire la differenza.

Recensione AirPods Pro: the Apple Way

Recensione AirPods Pro: sono così diverse?

L’esperienza con AirPods Pro è positiva, ma non stravolgente rispetto ad AirPods 2. L’audio ha basso più definito, la corposità del suono è più evidente, ma il volume complessivo è simile, così come la durata sia della singola carica degli auricolari, che quella offerta dalla custodia ricaricabile.

Mentre con AirPods 2 potete scegliere se comprare o meno il case con alimentazione senza fili, di AirPods Pro c’è una sola versione con ricarica wireless, che garantisce quasi 25 ore totali di utilizzo.

Gli auricolari da soli funzionano per 4.5 ore con riduzione del rumore e per 5 ore senza ANC.

La dimensione dei singoli auricolari è più ridotta in AirPods Pro, che hanno un “bastoncino” più corto mentre la custodia ha proporzioni diverse; il volume complessivo è simile, ma quello nuovo è leggermente più grande.

Immaginate la custodia di Apple AirPods usata di traverso e un po’ “gonfiata”.

Recensione AirPods Pro: the Apple Way

La qualità del suono è buona, ma non è la migliore sul mercato degli auricolari true wireless con riduzione del rumore. Per intenderci, il modello di Sony WF1000-XM3 ha una definizione superiore, ma per contro il prodotto giapponese si indossa con meno facilità, ha autonomia minore e qualche problemino di stabilità della connessione.

Anche Jabra Elite 65T sono superiori nella cura dell’audio, ma meno comodi da indossare e generano quel tipico effetto “tappo” che dopo un po’ per molte persone può risultare poco gradevole.

Pur non avendo il miglior audio in assoluto, AirPods Pro hanno il vantaggio della profonda integrazione con i dispositivi Apple e la facilità estrema di configurazione ed utilizzo.

Dal centro di controllo di iPhone si accede al controllo del volume, ma anche alla gestione delle modalità di utilizzo.

Sull’auricolare, invece, si può premere sul “bastoncino” per avviare o interrompere la riproduzione, oppure premendo più forte è possibile passare da una modalità di utilizzo all’altra, cioè da cancellazione rumore, a funzionamento standard, fino alla modalità “ambiente”.

Quello su cui invece voglio approfondire l’esperienza d’uso è la stabilità nelle orecchie: non sono sono così convinto che sia migliore di quelle di AirPods.

Ho forzato un po’ i movimenti, scuotendo la testa e saltando da fermo, ma non ho ancora affrontato la palestra con AirPods Pro. Vi aggiorno a breve su questo tema.

Il test audio per trovare la misura giusta

Questa è una cosa super comoda. Una volta inserite AirPods Pro nelle orecchie potete fare un check per capire se la misura dei terminali in silicone sia giusta: basta andare nel menù del bluetooth per avviare il test e verificare se l’aderenza sia corretta.

Recensione AirPods Pro: the Apple Way

Da questo stesso menù potete scegliere se usare il microfono con una selezione automatica, oppure selezionare l’auricolare che preferite per la conversazione.

Ma c’è un difettuccio…

Purtroppo c’è un aspetto negativo anche su Apple AirPods Pro, ovvero la capacità di attirare sporcizia data dai potenti magneti del suo case.

Sono passate solo alcune ore da quando ho cominciato ad usarle, ma il profilo della custodia ha già cominciato a “catalizzare” il pulviscolo metallico e a tracciare una riga nera sui suoi bordi.

Recensione AirPods Pro: the Apple Way

Curiosiamente, in questo caso anche gli auricolari hanno lo stesso effetto, che si vede bene in foto. Vede quelle righine nere sull’auricolare? Sono pulviscolo attratto dagli auricolari come una calamita, non capisco perché. Tenerli puliti è un’impresa quasi impossibile.

Recensione AirPods Pro: the Apple Way

Ho “lucidato” a più riprese l’auricolare, ma dopo poco secondi è tornato lo stesso fenomeno. L’unica pecca che trovo in un prodotto davvero ottimo.

Sia chiaro, la polvere sull’auricolare non cambia l’eccellente esperienza di hardware e software di AirPods Pro, ma per i malati maniaci come me è come quando su un muro bianchissimo vi fissate sull’unica macchiolina nera e vi sembra di vedere solo quella.

Non credo abbiamo già trovato farmaci adatti. Per quelli come me, non per la polvere.

Prezzi e disponibilità

Apple AirPods Pro si trovano nei negozi Apple già dal 30 ottobre a 279 euro e mi pare che la disponibilità sia più che buona; se siete colti da pigrizia e preferite acquistare su Amazon, basta cliccare qui.


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