social media crollano in Italia: i nuovi dati ufficiali (mistergadget.tech)
Il mercato italiano dei social è in calo: X perde 4,4 milioni di utenti, Instagram rallenta e TikTok resiste. L’intelligenza artificiale sarà la prossima rivoluzione.
l panorama dei social media in Italia attraversa una fase di stagnazione. Dopo anni di crescita ininterrotta, la curva si è appiattita e, in alcuni casi, ha iniziato a scendere. È quanto emerge dal nuovo studio di Vincenzo Cosenza, esperto di digitale, basato sui dati Audicom-Audiweb e diffuso in anteprima all’ANSA. I numeri raccontano un fenomeno inedito: una contrazione generalizzata nell’utilizzo dei social network, iniziata nel 2024 e proseguita nei primi mesi del 2025, con una perdita complessiva dello 0,16% di utenti attivi e una ridistribuzione dei flussi tra piattaforme.
Il caso più emblematico riguarda X, l’ex Twitter di Elon Musk, che precipita al settimo posto tra i social più usati in Italia, registrando un calo del 27,6% negli ultimi mesi del 2025, pari a 4,4 milioni di utenti in meno. Il tempo medio trascorso sulla piattaforma si è ridotto del 30%, segno di un disimpegno profondo. La causa? Il rebranding radicale, la fuga di inserzionisti e una percezione pubblica sempre più polarizzata.
Instagram e Facebook rallentano, ma YouTube resta leader
La contrazione non riguarda solo X. Anche Instagram mostra segni di affaticamento, con 32,9 milioni di utenti e un calo di quasi due punti percentuali rispetto al 2024. Resta però una delle piattaforme più “frequentate” dagli italiani, con quasi nove ore di utilizzo mensile pro capite.
Sul podio troviamo YouTube, ancora il social più usato in Italia con 37,1 milioni di utenti (+0,5% rispetto al 2023), anche se in leggera flessione (-1%) nel confronto tra i primi nove mesi del 2024 e del 2025. A poca distanza segue Facebook, che resiste con 35,8 milioni di utilizzatori, ma perde un milione di utenti e mostra un calo del 2,9%. Nonostante ciò, è ancora la piattaforma dove gli italiani trascorrono più tempo, con una media di 13 ore e 29 minuti al mese per persona.
TikTok e Telegram reggono l’urto
Nel mezzo della contrazione generale, TikTok resta sorprendentemente stabile. Con 22,4 milioni di utenti e un incremento del 27% nel tempo di utilizzo, la piattaforma di ByteDance mantiene il suo appeal, soprattutto tra le fasce più giovani. Piccoli movimenti anche per Telegram, che si posiziona al quinto posto con 16,5 milioni di utenti e un andamento misto: +1,2% rispetto al 2023, ma un calo dell’1,5% nei mesi più recenti.
Più in difficoltà invece LinkedIn, che conta circa 15 milioni di utenti mensili ma registra un calo del 7,7% e un problema di “coinvolgimento” sempre più evidente: gli utenti trascorrono appena 15 minuti al mese sulla piattaforma.
I nuovi outsider: Threads e Reddit crescono
Nel panorama in evoluzione spiccano due outsider: Threads, il social di Meta nato in risposta a X, che nel settembre 2025 contava sei milioni di utenti attivi in Italia (+31,6% rispetto ai primi nove mesi del 2024), e Reddit, che si conferma la piattaforma con la crescita più rapida: +46% nel 2024 e un impressionante +81% nel 2025.
Queste due realtà, più di altre, rappresentano la voglia di una parte del pubblico di sperimentare nuovi formati e nuovi linguaggi, lontani dalle dinamiche sempre più sature dei social tradizionali.
L’intelligenza artificiale come nuova variabile del mercato
Secondo Cosenza, il vero punto di svolta arriverà nei prossimi mesi, quando l’intelligenza artificiale farà il suo ingresso massiccio nelle piattaforme social. Meta ha già iniziato a integrare chatbot personalizzati nei propri servizi, permettendo agli utenti di creare assistenti digitali con personalità diverse, mentre X sta implementando Grok, l’assistente AI integrato nell’abbonamento Premium+.
“Questi esperimenti — spiega Cosenza — sono destinati a essere potenziati. Mi aspetto mosse più decise anche da TikTok, soprattutto considerando che ByteDance sta investendo massicciamente nello sviluppo di modelli generativi.” L’intelligenza artificiale potrebbe dunque ridefinire l’interazione stessa con i social, trasformandoli da spazi di condivisione passiva a ecosistemi di dialogo e creazione aumentata.
Uno scenario in cerca di equilibrio
Il quadro generale resta comunque complesso: il mercato italiano è saturo, la crescita organica sembra esaurita e la sfida si sposta sull’engagement e sulla qualità dell’esperienza. L’IA rappresenta la prossima frontiera, ma non basterà introdurre chatbot o contenuti generativi per invertire la tendenza.
Le piattaforme dovranno ripensare il proprio ruolo, muovendosi tra la personalizzazione estrema e la tutela del benessere digitale. In un contesto in cui l’attenzione degli utenti è la risorsa più scarsa, il futuro dei social non dipenderà solo dai numeri, ma dalla capacità di costruire relazioni più significative — anche se mediate da un algoritmo.