A cosa fare attenzione prima di cambiare gestore telefonico (mistergadget.tech)
Oggi le offerte telefoniche sono sempre più interessanti e capita di cambiare gestore telefonico con una certa rapidità.
In passato, se un utente aveva un buon profilo con un determinato operatore, sia di linea fissa che di telefonia mobile, era difficile che tendesse a cambiare, mantenendo un comportamento più stazionario nel corso del tempo. Poi chiaramente le vicende e le esigenze sono mutate, sono nati molti più operatori, e le offerte si sono fatte sempre più concorrenziali.
Sicuramente è un dettaglio interessante, ma bisogna fare i conti anche con una questione che spesso viene sottovalutata: il recesso. Quando è consentito? Se bisogna pagare o meno? E quali sono i termini?
A cosa fare attenzione prima di cambiare gestore telefonico
Talvolta ci lasciamo chiaramente entusiasmare dalle cifre convenienti, dal numero di giga offerti o dalle possibilità aggiuntive, e non leggiamo correttamente quelle che sono poi le diciture, magari riportate in basso o contrassegnate con gli asterischi, che costituiscono le specifiche per quel tipo di contratto.
Clicchiamo su “avanti”, sottoscriviamo le procedure e non sappiamo effettivamente per cosa stiamo firmando e cosa comporta la nostra scelta. Ad esempio, molti contratti sono vincolanti per uno, due o tre anni. Di conseguenza, vuol dire che l’utente sarà costretto a continuare a pagare quella cifra anche se decide di passare a un altro operatore, o dovrà versare quei soldi in un’unica soluzione o comunque mensilmente, come stabilito. Anche se parliamo di telefonia mobile, si tratta pur sempre di un contratto: nel momento in cui lo sottoscriviamo e accettiamo di impegnarci in quel senso, dobbiamo rispettarlo.
Il problema dell’obbligo contrattuale sorge perché di fatto l’utente non può venir meno a quell’accordo. Solitamente, il vincolo si basa sulle tempistiche: più è lungo il periodo di sottoscrizione, maggiore sarà anche il vantaggio economico. La questione è semplice: più dura il contratto, più l’azienda si assicura di avervi tra i clienti e più riesce a farvi risparmiare.
Prezzi particolarmente vantaggiosi vengono offerti proprio per questo motivo. Tuttavia, sia per la telefonia mobile che per quella di linea fissa, esistono delle specifiche condizioni. Talvolta, anche se non c’è un vincolo contrattuale, bisogna comunque pagare nel caso in cui, ad esempio, si dia la disdetta. In ogni caso, in qualunque momento si decida di recedere quel contratto, anche solo per non avere più la linea fissa a casa, bisognerà pagare una determinata tassa.
Questi sono vincoli obbligatori che vanno rispettati e pagati. In sostanza, nel momento in cui si decide di cambiare operatore, oltre a farsi affascinare dalla convenienza e dall’offerta che può risultare particolarmente vantaggiosa, è bene leggere sempre tra le righe: quali sono i dettagli dell’offerta, quali sono i vincoli contrattuali, dopo quanto tempo si può rescindere il contratto, se ci sono degli obblighi particolari in termini di mesi e, soprattutto, se ci sono dei pagamenti da effettuare a prescindere dalla durata del contratto.