
"Multa non pagata", attenzione prima di procedere (mistergadget.tech)
Purtroppo l’ennesima truffa ha fatto il suo arrivo in Italia e i problemi, ovviamente, non mancano, anche perché molti utenti stanno cadendo nella trappola.
Come spiegato in diversi articoli, il problema principale oggigiorno non è dato solo e unicamente dalle truffe a cui siamo più o meno abituati, o meglio, siamo consapevoli che ci sono dei raggiri a cui fare attenzione. Il problema degli ultimi anni è sicuramente dato dall’avanzamento tecnologico che, nelle mani sbagliate, può essere utilizzato proprio per determinare delle truffe così articolate da essere praticamente non distinguibili.
Negli ultimi mesi una mail sta circolando con particolare insistenza ed è arrivata anche in Italia: stiamo parlando della multa non pagata. Un messaggio così ben strutturato, addirittura con elementi che possono richiamare effettivamente la persona in questione, parla di un “Sistema Nazionale delle Infrazioni Stradali” e di una multa da saldare di 120 euro, con una tempistica di 48 ore, pena il triplicare del valore della stessa.
La mail trappola della finta multa
Tutto sembra affidabile: la mail ha i loghi di Pago PA, un linguaggio amministrativo senza errori, dettagli sul contenuto, un’ammenda generica (quindi per un’infrazione che potrebbe sicuramente capitare a chiunque) e un link trappola dove, sostanzialmente, l’utente deve cliccare per effettuare il pagamento. Attenzione anche a questo elemento, che non è di poco conto: il pagamento corrisponde a una cifra comunque non particolarmente elevata. È chiaro che se un utente riceve un pagamento da effettuare di 500 euro, sicuramente fa più attenzione rispetto a una cifra tutto sommato plausibile per una multa: 120 euro.Ovviamente, tutto questo è inconsistente: è una truffa.

Le multe vengono corrisposte ai cittadini tramite PEC o tramite raccomandata. Per difendersi da questo tipo di truffa, ovviamente bisogna essere sempre all’erta, perché purtroppo tutte le informazioni possono cambiare. Oggi è la multa magari da parte del servizio stradale, domani è la multa da parte dell’Agenzia delle Entrate, o la richiesta di informazioni dell’INPS, o l’offerta su Amazon. Quindi ce ne sono così tante che è veramente difficile riuscire a tenere il conto o comunque a diramare informazioni perennemente aggiornate per sollecitare gli utenti.
Quello che si deve fare, in generale, è essere sempre sospettosi di qualunque email si riceva, soprattutto se vengono richiesti dati personali, ma anche semplicemente se viene richiesto di cliccare su un link, perché anche quello che ci sembra un gesto veramente banale e semplice può rivelarsi particolarmente complesso e determinare una serie di problemi molto gravi.