
Gmail, duro colpo per gli utenti: l'addio è ufficiale (mistergadget.tech)
Gmail torna nuovamente al centro dell’attenzione, questa volta per una questione che riguarda praticamente tutti gli utenti.
Nell’ultimo periodo, si è spesso parlato di Gmail per delle variazioni importanti che ci sono state all’interno della posta elettronica di Google, ma anche per tantissimi altri elementi di valore. Dopotutto, stiamo parlando di un prodotto altamente utilizzato: ormai praticamente tutti gli utenti hanno almeno un account con Gmail, che gli permette non soltanto di gestire la posta elettronica ma anche di avere, in senso lato, l’utilizzo di Google per accedere ormai a ogni cosa.
Sicuramente ci sono state anche delle problematiche di recente con gli account, ma la novità più interessante al momento è che ci apprestiamo a dire addio a una delle funzioni più importanti degli ultimi tempi.
Gmail cambia ancora: le novità più importanti
Gmail è cambiata, continua a cambiare e sicuramente lo farà anche in futuro. È chiaro che tutti dobbiamo predisporci al fatto che non c’è più quella staticità di un tempo, anche per i grandi prodotti o servizi come Google o Gmail, perché vengono introdotte delle novità come l’intelligenza artificiale, ma è anche chiaro che strumenti che non sono più in uso, o quantomeno che la maggior parte non utilizzava, vengono eliminati per lasciare il posto proprio agli aggiornamenti.

C’è un servizio molto utile che ha sempre fatto parte di Gmail e che adesso sta per cambiare, una notizia che ovviamente per alcuni potrebbe essere triste. A partire da gennaio 2026, sono due le funzionalità a cui dobbiamo dire addio: tra l’altro, c’è il servizio Gmailify, che si tratta praticamente di una decisione storica in questo senso, e dall’altra il supporto POP.
Gmailify, lanciato nel 2016, andrà ufficialmente in pensione dal momento che non si rende più necessario. Con questo strumento, era possibile collegare degli account di posta elettronica esterni a Gmail; era molto utile perché bastava praticamente un solo strumento per gestire tutto, ma in questo senso Google ha deciso di operare un taglio e quindi gli unici account a cui si potrà accedere sono quelli di Gmail. In questo senso, è bene controllare e fare attenzione, soprattutto salvare le password.
Da gennaio 2026, però, si potranno utilizzare alternative come ad esempio Mailbird, che permette di accedere a una serie di account di posta elettronica da un’unica piattaforma. Ce ne sono comunque tanti altri anche in forma gratuita.
Un’altra funzionalità che tutti ricorderanno è il protocollo POP, che ormai ha lasciato il posto a IMAP, più attuale. IMAP è il protocollo che viene attualmente utilizzato in sostanza quando si vuole caricare un determinato account sul proprio dispositivo e non legge l’accesso classico; si può provare inserendo questi dati per settarlo correttamente.
Questi due elementi non erano più utilizzati come un tempo; quindi, è chiaro che la decisione di Google è più che comprensibile.