Come sempre, le domande più impensabili trovano risposta qui e se la vostra urgenza è sapere quale è il computer più potente del mondo, sappiate che si chiama Fugaku.
E’ entrato in funzione proprio in queste ore, l’ha costruito Fujitsu e ci sono voluti 7 anni per costruirlo e metterlo all’opera.
Il nuovo computer più potente del mondo è stato messo a punto a scopo di ricerca, ad uso dell’istituto Riken ed è cento volte più potente del computer K, che in passato era uno dei più grandi al mondo.
Nel 2011, il super computer K, che fu creato per lo stesso istituto Riken, venne classificato come il più potente al mondo.
Fugaku ha una potenza di calcolo pari a 442 petaflop, se doveste mettere tutti gli zeri necessari per scrivere la cifra che lo rappresenta, forse ci vorrebbero due o tre giorni.
Fugaku, il computer più potente al mondo, è addirittura tre volte più potente di Summit, il suo avversario costruito da IBM.
Ma a cosa serve una potenza di questo tipo? Come viene usato il computer più potente al mondo? Sarà sfruttato per calcoli complessi, simulazioni di disastri naturali e diagnosi precoci delle malattie.
E’ stato costruito, come già anticipato, nell’arco di 7 anni ed è costituito da ben 432 armadi, ognuno dei quali contiene decine di server, costruiti con tecnologia Fujitsu.
L’istituto Riken considera Fugaku una risorsa nazionale, che va usata per migliorare la società giapponese e per accrescere la qualità della vita dei suoi abitanti.
Non è che ci può dare qualche sequenza vincente del lotto?
Un'interessante novità riguarda Google Wallet, ma è importante capire a cosa serve e soprattutto come…
Purtroppo le truffe sono sempre più complesse e soprattutto problematiche, ed è per questo che…
Creative eleva la sua popolare serie di speaker desktop con un modello premium dal suono…
Nel mondo sempre più affollato dei robot aspirapolvere, distinguersi è diventato un esercizio di stile,…
C'è un dettaglio molto interessante delle porte USB che molto spesso gli utenti non hanno…
WhatsApp cambia ancora: è chiaro a tutti ormai che questa è una costante, ma bisogna…