Vendite Smartphone: Samsung prima in Europa, vola Xiaomi

Luca Viscardi30 Luglio 2020
vendite di smartphone in Italia

Sono arrivati ieri i dati relativi alle vendite smartphone in Europa, secondo cui Samsung primeggia, inseguita a distanza da Apple, mentre Huawei scende.

I dati sono relativi al cosiddetto Q2, il secondo trimestre dell’anno, quello che va da aprile a giugno e che ha mostrato un calo devastante delle vendite del 24%.

Una quota facilmente giustificabile perché in quel periodo c’è stata una parte del lockdown europeo, anche se il mercato ha dato segni di decisa ripresa tra fine maggio e giugno.

Sul fronte delle aziende, Samsung ha perso l’1%, ma ha mantenuto il primato con il 35% delle quote, mentre Apple, che ha guadagnato il 13,3% rispetto ai suoi dati dell’anno precedente, posizionandosi al secondo posto con un 17%.

Vendite Smartphone: Samsung prima in Europa, vola Xiaomi

Huawei invece ha subito il primo forte contraccolpo “post Google” con una discesa del 27% che ha portata la quota in Europa al 16%. Ma Huawei si può consolare con il dato globale, che le assegna il primo a livello mondiale, superando proprio Samsung, anche se di pochissimo.

Vola invece Xiaomi, che ha raddoppiato la sua quota in Europa e oggi ha raggiunto il 13%, mentre alle sue spalle c’è OPPO, ma è lontanissima con il 3%, ma è comunque il triplo rispetto ad un anno fa.

Vendite Smartphone

Attenzione a OnePlus, nonostante la percezione di alcuni di perdita di appeal, è cresciuta del 128% rispetto all’anno precedente ed è in ottima salute in diversi mercati.

I produttori cinesi hanno occupato circa il 35% delle vendite, con trend molto diversi. Huawei ha perso in un anno il 46%, Xiaomi hanno guadagnato il 64% e il 52% rispettivamente.

Apple ha perso il 14% delle quote in un anno, Samsung è cresciuta del 2%.

Vendite Smartphone: Samsung prima in Europa, vola Xiaomi

A livello locale, Apple è al primo posto in UK, Samsung in sei diversi paesi, compresa l’Italia, Huawei è al primo posto in Russia, dove lo scontro con gli USA è probabilmente un pregio.

Dati interessanti, ma con mesi da incubo, che hanno segnato il 45% in meno rispetto ad un anno fa.

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