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Immuni vs FaceApp, te la do io la privacy!

Se dovessimo fare una confronto Immuni Vs FaceApp, capiremmo quanto il mondo funzioni in modo davvero strano.

Per settimane, forse mesi, abbiamo sentito lamentele di ogni genere sull’applicazione italiana per tracciamento dei contatti, quella creata per contribuire a combattere il coronavirus.

Non è sufficiente la sola app come strumento di contenimento del virus, ma sicuramente se abbinata ad altre misure come il distanziamento, la mascherina e l’igiene, la diffusione (in caso di recrudescenza) dovrebbe essere gestita più facilmente.

Prima abbiamo letto le lamentele sulla proprietà, perché ci sarebbero figli di personaggi illustri tra coloro che hanno versato il capitale per finanziare l’impresa: il punto è che questo tipo di società, quelle cioè dell’era tecnologica, vivono di venture capital, ovvero finanziatori che mettono denaro in decine di imprese, nella speranza che alcune di queste funzionino e facciano fruttare l’investimento.

Chi altri in Italia potrebbe farlo, se non chi è già ricco? Quindi è normale che scavando in società come Bending Spoons si trovino i soliti noti, che però non hanno ruolo attivo, finanziano un fondo e probabilmente non sanno nemmeno quali sono le società in cui mettono i soldi.

Poi è arrivata la seconda critica: ma chi sono questi? Non li conosce nessuno. Peccato che sia una delle dieci aziende al mondo con il più alto fatturato dentro l’appstore. Da questo si deduce che il loro mestiere, inventare cose da usare con lo smartphone, lo fanno discretamente bene.

Infine il tema privacy. Ci rubano i dati, vengono a sapere se ho l’amante, voglio controllarci come nel grande fratello, ci deporteranno tutti usando la app e via discorrendo.

Peccato che poi abbiamo scoperto che in realtà la app è completamente anonima, non traccia le posizioni GPS e non fa alcun collegamento tra codice personale segreto e dati anagrafici.

Però poi arriva il giorno del download: poiché su Android Bluetooth e GPS devono essere accesi contemporaneamente, per usare il primo bisogna autorizzare l’accensione del secondo. Ecco lo scandalo!!! Lo sapevamo, ci stanno dicendo bugie. Ci tracciano anche se non ce lo dicono.

Poi però leggi il codice della app e noti che in realtà non c’è traccia di interrogazione al GPS per conoscere le posizioni. Un altro caso di spionaggio planetario che non esiste.

Immuni vs Facebook: il mondo è strano…

Poi, una sera, distrattamente, guardi la classifica delle app più scaricate su AppStore e noti che al primo posto tra quelle gratuite c’è FaceApp.

Ne abbiamo parlato più volte: è la app che ti mostrava come saresti stato da vecchio e che adesso invece ti trasforma in donna o il contrario.

Prima in classifica. Milioni di download. Certo, è solo la app che diventa proprietaria di tutte le foto che carichi per sempre. Se cancelli la app, le foto rimangono comunque di chi l’ha creata e hanno la libertà di farci quello che vogliono, perché si dà l’ok quando la si scarica.

E’ la app che per mostrarvi come sareste da uomo, o il contrario, chiede la cronologia delle posizioni GPS, quella di navigazione e giusto per gradire dalle foto di partenza saprà di che sesso siamo e grazie all’account come ci chiamiamo.

Poichè tutto questo non basta, un algoritmo stupido basato sulla nostra posizione in determinati orari sarà in grado di stabilire dove viviamo e dove lavoriamo, ma anche chi incontriamo (poiché traccia la posizione) se dovessimo mai stazionare per un certo numero di minuti accanto ad un altro utente FaceApp.

Ma tutto questo va bene, perché… Non lo so il perché, ma è abbastanza frustrante pensare che siamo disposti a regalare tutti i nostri segreti agli sconosciuti di Wireless Lab ma non al nostro governo che tenta di tutelare la nostra salute.

Lo comparazione Immuni vs FaceApp conferma la teoria, c’è un virus in circolazione più pericoloso del covid e non basterebbe nemmeno Immuni per contenerlo.

Adesso che ci avete fatto un pensierino, scaricate Immuni e aiutate voi stessi e gli altri. La trovate QUI.

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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Luca Viscardi

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