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Come cessare SIM TIM Mobile (e sentirsi preso in giro)

Nel corso del fine settimane mi sono reso conto di avere un po’ troppe SIM in giro e ho cercato su internet come cessare SIM Tim Mobile.

Incredibilmente, quasi con sorpresa, ho scoperto che oltre al fax e al metodo canonico della raccomandata oggi è finalmente possibile inviare il modulo di disdetta direttamente on line.

Alla pagina MODULI di TIM trovate tutti i documenti necessari per le diverse comunicazioni e ora accanto alla voce Scarica trovate finalmente anche Compila.

Se siete utenti della app My TIM a quel punto basta inserire le credenziali del proprio account per procedere alla disdetta.

Come sempre, TIM ci mette del suo per rendere le cose meno semplici e ad un certo punto vi chiede il CCID della SIM, informazione di cui dispone insieme alle vostre generalità.

Può essere che questo sia un modo per esercitare una verifica dei dati ed evitare frodi con l’uso del modulo online, ma è anche un rischio di errore elevatissimo anche per chi è un buona fede perché le cifre di cui è composto il CCID sono tantissime.

Quando è stato compilato il campo del numero della SIM bisogna dare un paio di autorizzazioni al trattamento dei dati e scegliere cosa fare del credito residuo di TIM.

E’ possibile passarlo ad una proprio SIM, a quella di un altro utente, oppure chiedere il rimborso via bonifico o assegno, ma questo procedura costa 5 euro.

La (sgradevole) sorpresa via SMS

Per completare l’operazione di disdetta e poter procedere alla fase conclusiva con cui si allegano il proprio documento di identità ed eventualmente quello di chi riceve il nostro credito, bisogna ricevere un codice di autenticazione via SMS.

Cliccando su “invia codice” viene spedito un SMS al numero che si vuole disdire, per essere sicuri che il modulo sia compilato da chi dispone davvero della SIM.

E qui arriva la sorpresa, il testo del messaggio che mi è arrivato è BARB BOON. L’ho letto due volte, con la mia deformazione linguistica l’ho letto in forma inglese.

“BARBUN!”, il modo con cui i “padani” danno del pezzente ad un componente del genere umano.

Non fa ridere. Per niente.

E ovviamente chiunque vorrà rispondere alla mia osservazione (se mai qualcuno lo farà) dirà che è un caso e che la combinazione è generata automaticamente da qualche computer ignaro dei principi del politically correct.

Sarà ma a me un po’ fa girare le SIM.

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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Luca Viscardi
Tags tim

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