E’ davvero difficile descrivere la foga produttiva di Xiaomi, che ieri ha presentato altri due modelli per la Cina, Xiaomi Mi Mix Alpha e Xiaomi MI 9 Pro 5G.
Cominciamo ormai a conoscere abbastanza bene Xiaomi, che fa della sua scheda tecnica la principale risorsa di marketing e del passaparola tra i suoi utenti la campagna pubblicitaria preferita.
In questa ottica si inquadra facilmente la proposta di ieri, quella di Xiaomi Mi Mix Alpha, che ha uno schermo quasi a 360 gradi, che va oltre il principio di “pieghevole” per avvolgere il telefono quasi completamente e lasciando solo una piccola striscia alla “scocca” tradizionale.
A questo schermo molto curioso, oltre che bello, viene affiancato un modulo fotografico con un roboante sensore da 108 mpx.
Sulla bellezza di Xiaomi Mi Mix Alpha non credo esista alcun dubbio. Le immagini ritraggono un dispositivo davvero unico e accattivante.
Devo però condividere con voi la domanda del giorno e lo faccio perché non ho una risposta: a cosa serve lo schermo intorno a tutto il telefono? Faccio questa domanda perché dal mio punto di vista indebolisce la struttura, ma non ha l’utilità di uno smartphone pieghevole, la cui superficie cresce quando lo schermo viene aperto.
Sarà curioso scoprire quale sia l’interpretazione di Xiaomi di questo dettaglio. La fotocamera, invece, è tutta da scoprire: pur non essendo un fan degli ultra megapixel, qualche vantaggio ci deve pur essere nell’usare un sensore così “grosso”.
Bisogna poi capire come lavorano ottiche e software.
Il nuovo Xiaomi Mi Mix Alpha ha una dotazione di tutto rispetto con processore snapdragon 855+, 512 gb di memoria interna, 12 gb di ram, batteria da oltre 4.000 mAh con ricarica veloce a 40W.
Ci sono titanio, vetro zaffiro e ceramica tra i materiali usati, ma come siamo messi quando si parla di protezione dello schermo a graffi e sollecitazioni, come l’entrata e l’uscita dalle tasche?
Per ora parliamo di un concept, ma il prezzo è di 2.560 euro. Non male, vero?
Non sappiamo più contare le varianti di Mi 9 e Mi 9T, che ormai sono probabilmente oltre la decina.
L’innovazione più significativa è l’adozione del processore Snapdragon 855+, a cui si affiancano da 8 a 12 gb di RAM, ma anche memoria interna da 128 a 512 gb, ma anche un sistema di raffreddamento in grado di abbassare la temperatura di addirittura 10 gradi.
C’è la connettività 5G anche se non in versione Stand Alone, mentre la batteria è da 4.000 mAh con ricarica wireless a 30 Watt e via cavo addirittura a 40 watt.
Ma siamo sicuri che tutta questa energia dentro una batteria così velocemente sia salutare nel medio periodo?
Non ho ancora parlato di display, perché ho lo stesso di sempre, con diagonale da 6.39 pollici. A prima vista i diversi Mi 9 sono molto simili tra loro, anche per il comparto fotocamera simile, ma ora rinnovato con un sensore principale da ben 48 mpx, un grandangolo da 16 mpx e il teleobiettivo da 12.
Vedremo Mi 9 Pro (verosimilmente) tra qualche settimana, al cambio attuale il prezzo va da 470 a 550 euro, ma probabilmente da noi il prezzo sarà un po’ più alto.
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