Lo stato del 4G nell’Italia del 5G
In questi giorni non riesco proprio ad allinearmi al 5G, leggo l’entusiasmo per il lancio in pochissime città e nessuno si concentra sullo stato del 4G, che ci vede nelle retrovie.
Sapete come siamo messi nel mondo con la nostra rete 4G?
Se riuscite a sfidare il font piccolissimo, potete leggere che nella classifica della diffusione nel 2018 siamo dietro a paesi come il Libano (dove c’è la guerra) e l’Albania, ci superano la Slovacchia e pure la Grecia, sotto tutela da parte della commissione europea.
Ma nella lunga lista di coloro che ci battono per la diffusione in proporzione al territorio ci sono anche il Perù con le sue montagne, il Messico e anche la Macedonia.
Ma questo è il fronte della diffusione, diamo un occhio anche alla velocità.
Siamo la sesta (settima o giù di lì) potenza economica del mondo, ci si aspetta che i servizi siano più o meno allo stesso livello e che la nostra posizione in classifica sia più o meno quella.
Nella velocità della rete siamo davanti all’Inghilterra, ma anche dietro alla Slovenia e alla Romania, per non contare la Macedonia.
Ne abbiamo parlato più volte e torneremo a farlo: abbiamo lasciato un 3G deficitario con la promessa che il 4G sarebbe stato tutta un’altra storia.
Credo sia il caso di non abbassare la guardia, perché alla promessa che il 5G sarà meglio non ci credo: finiremo con la solita condizione che in piazza della scala a Milano si andrà a velocità massima, ma a Vimercate ci saranno le torri a vapore.
Guardate il quadro di insieme della rete. Siamo comunque in una fascia di mezzo. Una specie di metà classifica della serie A che non porta mai una gioia.
Sarà diverso con il 5G?!?