Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

Luca Viscardi20 Marzo 2019
Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

Con un po’ di colpevole ritardo, vi presento oggi la recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, lo smartphone che ha una batteria infinita e che è pronto a sfidare anche quelli di voi che hanno una vera compulsione per il telefono.

E’ il successore di Asus Zenfone Max Pro M1, il cui pregio era quello di una batteria potente, con interfaccia quasi stock e processore discreto.

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2

COSA MI PIACE

  • Design discreto
  • Buona perfomance
  • Durata batteria da competizione

COSA NON MI PIACE

  • Le personalizzazioni Asus
  • Connettore Micro USB
  • Non c’è la ricarica veloce
  • La luminosità automatica troppo aggressiva

La scheda tecnica di Asus Zenfone Max Pro M2

  • Display: 6.22 pollici, definizione 2280 x 1080, IPS LCS 19:9, con notch
  • Processore: Snapdragon 660, 4 x kryo 260 gold 2.2 ghz + 4 x Kryo 260 silver 1.8 ghz
  • RAM: 3 / 4 / 6 GB
  • Memoria interna: 32 / 64 GB
  • Espansione memoria: Micro SD fino a 2 tb
  • Fotocamera posteriore: 12 mpx Sony IMX 486, F/1.8 video 4k 30 fps, EIS + 5 mpx sensore profondità
  • Fotocamera anteriore: 13 mpx, F/2.0 video 1080 30 fps
  • Batteria: 5.000 mAh carica 10W
  • Sensore impronte digitali: presente sul retro

Design e Display

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

La nuova versione di Asus ZenFone Max Pro ha un display con notch e per questo motivo offre un’esperienza più immersiva, anche se il bordo inferiore è comunque piuttosto generoso.

Il design è completamente diverso da quello della sua prima versione ed è sicuramente più gradevole. Sul retro si è passati dall’alluminio alla plastica, mentre la struttura rimane in materiale metallico.

Non pensate però ad un prodotto “cheap” perché è stato difficile capire se sul retro ci fosse plastica o vetro.

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2

Lo schermo ha una diagonale da 6.26 pollici, con una buona leggibilità, ma forse soffre di una riduzione troppo aggressiva quando c’è poca luce. La diminuzione così forte rende difficile leggere il pannello e costringe ad intervenire sulla luminosità.

Il vero problema è che l’intervento automatico sulla luminosità non si può disattivare e interviene seguendo anche la luminosità dei contenuti oltre che dell’ambiente, per cui quando guardate un video il livello dell’intensità cambia in continuazione a seconda di ciò che viene mostrato dallo schermo.

La speranza è che questa opzione venga rimossa quanto prima con un aggiornamento, perché è abbastanza difficile da sopportare.

L’intensità massima è di 450 nits, con una ratio 19:9, mentre va sottolineato il fatto che rispetto alla prima versione adesso c’è un notch.

Sul fronte design, ottima la scelta di mantenere il connettore per le cuffie da 3.5 mm.

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

Il software

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

L’esperienza complessiva è discreta, il software è tutto sommato vicino allo stock, con l’uso di alcune applicazioni personalizzate, come la fotocamera, la radio Fm e il registratore vocale.

Nel complesso, comunque, c’è la sensazione di una versione quasi “pura” di android, con i suoi pro e i suoi contro.

Vi segnalo ad esempio che non potete nascondere il notch e che non è possibile trasformare le app che non sono tagliate per la ratio 19:9 in full screen, quindi spesso vi troverete con le bande nere ai due estremi del display.

La cosa più strana è piuttosto il fatto che a prima visto tutto sembri grandissimo, dalle scritte alle icone: quando però modificate il DPI la barra delle notifiche assume una dimensione diversa da quella del notch.

In più segnale del telefono e wifi sono sulla sinistra della “tacca” e per questo motivo quello spazio si riempie quasi subito, impedendovi di vedere le altre notifiche.

Teniamo sempre conto della fascia di prezzo in cui questo telefono è collocato, però è bene che sappiate quali siano i pregi e quali i difetti.

Performance

Il processore Qualcomm Snapdragon 660 è una certezza, ha una regolarità di funzionamento invidiabile ed è una soluzione molto gradita nella fascia media, perché garantisce stabilità e velocità.

Se volete una performance ancora migliore, basta cambiare le regolazioni delle animazioni nel menù del telefono.

Utilizzando alcune applicazioni di benchmark Asus Zenfone Max Pro M2 si classifica sistematicamente a metà della graduatoria.

E’ facile avere la stessa percezione nell’uso “sul campo”. Un prodotto discreto, con una performance che è in linea con il suo prezzo.

Audio

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

C’è un singolo speaker, con un buon volume e un suono in linea con quello che troverete sul 99% dei dispositivi in commercio.

L’audio in conversazione è discreto, anche in questo caso uso l’accezione “nella media”, che mi pare calzi perfettamente.

Fotocamera

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

Buona, direi che non ci si può lamentare. Buon bilanciamento dei colori e buon livello del dettaglio. Anche l’HDR si comporta relativamente bene.

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

Il sensore da 12 mpx è combinato ad un sensore di profondità da 5 mpx per l’effetto bokeh.

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

Discreti i video, ma se volete la stabilizzazione dell’immagine dovete rinunciare ai 4K, perché il sistema funziona con i video a 1080p. Se scegliete questa opzione i video sono di buona qualità, con una buona resa della stabilizzazione e una discreta gestione dei contrasti.

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

La fotocamera frontale da 13 mpx gestisce senza problemi il bokeh con un intervento a livello software, che è forse un po’ aggressivo ma offre comunque un buon risultato.

Recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, la batteria infinita

La batteria

Dobbiamo veramente parlarne? Ci sono 5.000 mAh che possono soddisfare anche coloro che sono malati di telefono e vi anticipo che se riuscite a portare a zero questa batteria in un solo giorno, allora avete un problema grave, è bene che vi facciate aiutare.

Io sono arrivato a due giorni di utilizzo senza problemi, peccato solo che non ci sia la carica rapida e quindi ci vogliano molte ore per andare da 0 a 100%.

Per la precisione ci vogliono circa 3 ore di ricarica, mentre il tempo di “schermo acceso” garantito è di circa 10 ore.

Forse mi sarei aspettato un connettore USB Type-C: per un prodotto arrivato sul mercato a gennaio 2019, la porta microUSB suona un po’ “vecchia”.

Conclusioni

Difficilmente vorrete questo telefono per un motivo diverso dalla sua batteria, ma se cercate autonomia garantita per quasi due giorni, questa è la soluzione per voi.

Soprattutto per il fatto che il prezzo a cui lo trovate su Amazon è di 271 euro. Se vi può interessare, lo trovate a questo indirizzo.


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