Dopo Apple vs Facebook un nuovo capitolo: Apple vs Google

Luca Viscardi1 Febbraio 2019
Dopo Apple vs Facebook un nuovo capitolo: Apple vs Google

Dopo la vicenda di ieri legata alla violazione di Facebook delle regole per gli sviluppatori, ecco un nuovo scenario, Apple vs Google.

Lo avreste mai immaginato? Per una vicenda simile a quella che ha messo sue due fronti contrapposti la società di Tim Cook e quella di Mark Zuckerberg, ieri Apple ha revocato i certificati sviluppatore di Google, bloccando di fatto tutte le applicazioni per uso interno dell’azienda su dispositivi iOS.

Sono software che possono essere installati al di fuori dell’appstore, con una licenza speciale che viene concessa in fase di sviluppo e solo ed esclusivamente per l’uso “esplorativo” delle app da parte dei dipendenti di un’azienda.

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Il motivo è più o meno lo stesso che ha accesso la baruffa con Facebook: Google avrebbe infatti distribuito app a scopo di ricerca ai propri utenti attraverso il programma “enterprise” dell’appstore, pratica vietata dalle sue regole.

Tra le app bloccate ci sono anche Gbus e l’applicazione usata per gli ordini alla mensa interna, dettaglio che ha creato non poca confusione nella giornata di ieri a Mountain View.

C’è però una differenza fondamentale nel modo in cui le due aziende si contrappongono: se nel caso di Facebook si sono alternati comunicati di fuoco sulla situazione, la vicenda di Google sembra essere molto più amichevole.

Ieri da entrambi le parti sono arrivati segnali di una collaborazione fattiva in corso per risolvere il problema.

we are working together with Google to help them reinstate their enterprise certificates very quickly

Apple

A questa dichiarazione è stata accompagnata quella di Google.

working with Apple to fix a temporary disruption to some of our corporate iOS apps, which we expect will be resolved soon

Portavoce Google

Tutto sommato, segnali distensivi che ci fanno pensare che il clima tra i due giganti sia molto più disteso di quello che si respira invece nei confronti di Zuckie & Co.

La domanda a questo punto è: chi sarà la prossima vittima dei tagli?!?


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