Due settimane con iPhone XR: un mostro di regolarità

Luca Viscardi8 Novembre 2018
Due settimane con iPhone XR: un mostro di regolarità

Ho passato le ultime due settimane con iPhone XR e devo scrivere una lode per questo “mostro di regolarità”.

Ok, ok, le cornici sono un po’ spesse, ma fanno davvero la differenza quando usate un telefono?

Lo chiedo perché sembra l’unico dettaglio che la rete ha colto di uno smartphone che in realtà rappresenta uno dei dispositivi più “granitici” che mi sia capitato di usare.

Due settimane con iPhone XR: un mostro di regolarità

Cosa mi piace di iPhone XR

Tutto quello che mi ha fatto amare iPhone X, con l’aggiunta di uno schermo più grande, particolare che per me oggi fa la differenza nella scelta di un dispositivo.

Il vetro di iPhone XR è molto resistente, perché costruito con una miscela che viene presentata come la più resistente sul mercato.

Due settimane con iPhone XR: un mostro di regolarità

Nel dettaglio, però, ci sono diversi aspetti che mi fanno apprezzare iPhone XR:

  • Lo sblocco con FaceID non sbaglia mai.
  • La fotocamera ha una qualità eccellente
  • La batteria mi porta finalmente a sera senza patemi
  • Il processore ha una potenza di gran lunga superiore alle mie necessità
  • L’audio Stereo
  • Il Wireless Charging

FaceID: quando Apple decise di abbandonare il “pulsantone” centrale per abbracciare le gestures e lo sblocco con il volto ho avuto una serie crisi di identità. Il mio pollice cercava con insistenza quel cerchiolino alla  base del display, che era un po’ come l’uscita di sicurezza al cinema. 

Non la apri mai, ma se serve sai dov’è. Eppure nel giro di poco mi sono abituato al FaceID, al fatto che non sbaglia praticamente mai e che mi ha fatto dimenticare cosa voglia dire digitare una password.

C’è un aspetto in più: da quando lo uso, lascia che iPhone suggerisca le password e ho smesso di usare le combinazioni più prevedibili del mondo.

Fotocamera: manca il doppio sensore, ma questo si traduce nel fatto che non ci siano un paio di opzioni di illuminazioni nella modalità di scatto chiamata “ritratto”, quella che fa sfuocare lo sfondo e mette in primo piano il volto di chi viene fotografato. Posso sopravvivere con questa mancanza.

In compenso la qualità delle immagini di iPhone XR è comunque superlativa e competitiva a tutti  i livelli, compresi gli scatti con poca luce. Certo, Mate 20 Pro di Huawei fa meglio, ma costa anche 200 euro in più.

Due settimane con iPhone XR: un mostro di regolarità

La batteria è sempre difficile da valutare: se prendiamo per buoni i test che fanno comparazione del tempo in cui lo schermo del telefono rimane acceso, il nuovo iPhone XR  diventa il modello dei sogni tra quelli proposti da Apple perché raggiunge 333 minuti di funzionamento continuativo.

Ci sarà sempre qualcuno che riesce a scaricarlo e avrà bisogno di un battery pack, ma in quel caso servirà anche un programma intensivo di disintossicazione dallo smartphone.

Il processore  è tra i più potenti oggi disponibili sul mercato e nei benchmark realizzati sulle diverse piattaforme che offrono confronti avanzati ha sbaragliato la concorrenza.  

Basta impugnarlo e si capisce il perché: tutte le operazioni sono rapidissime, comprese quelle più impegnative come il render dei video. La certezza è che un processore così potente garantirà una vita lunga al prodotto e di questo torniamo a parlare tra poco.

Due settimane con iPhone XR: un mostro di regolarità

C’è anche il cosiddetto Neural Engine che contribuisce alle attività del processore quando si scattano foto e si usa la realtà aumentata. 

Questo nuovo processore consuma il 50% in meno ed è il 15% più veloce in tutte le operazioni. La GPU è il 50% più veloce rispetto ai modelli precedenti.

L’audio stereo è di certo un bene superfluo, non è di sicuro una funzionalità essenziale, ma volete mettere che spavento vi fanno alcuni passaggi di Stranger Things su Netflix quando gli effetti sono in stereo?!? Per altro, iPhone XR oltre a riprodurlo, l’audio stereo lo registra anche.

Il Wireless Charging non è di sicuro un’esclusiva, ma ne sottolineo comunque l’importanza perché è incredibilmente comoda e difficilmente oggi riuscirei a rinunciarci.

iOS 12 è la vera killer feature

A questi aspetti squisitamente tecnici legati alla dotazione hardware, devo aggiungere un ulteriore dettaglio: iOS 12, il sistema operativo che fa la differenza ed è impressionante per la qualità e la velocità di tutte le sue soluzioni.

Insisto su due argomenti, che per me rappresentano chicche ancora oggi ineguagliate da Android:

  • HomeKit
  • Wallet

Non sono “esclusive” di iPhone XR, ma sono comunque due soluzioni che con un processore così potente funzionano con precisione, velocità e senza mai dare errori.

Perché HomeKit non ha rivali

Forse sto andando leggermente fuori tema, perché non stiamo parlando di una funzione esclusiva di iPhone XR, ma voglio comunque soffermarmi per qualche secondo su questa applicazione di iOS. 

Homekit o se volete “casa” di Apple è un software con cui governate tutti i dispositivi connessi che usate dentro la vostra casa, ovviamente se compatibili con questo standard. La genialità sta nel fatto di governare prodotti di marche diverse con un unico pulsante.

L’ultima versione di Google Home si avvicina al funzionamento di Casa di Apple, ma non è ancora riuscita a colmare questo gap. 

Nella mia casa con termostato Nest, lampade smart di PhilipsIkeaXiaomi, con camere di sicurezza di Nest e di Arlo, questo tipo di soluzione è indispensabile per governare i servizi senza rimbalzare tra dodici applicazioni diverse.

La cosa fantastica sta nel fatto che ciò che ho usato per un anno su iPhone X è diventato immediatamente disponibile su iPhone XR senza che io dovessi fare assolutamente nulla, grazie al tool di migrazione che Apple offre per passare dal vecchio iPhone al nuovo.

Wallet, da solo è un buon motivo per avere iPhone

Un biglietto del treno, l’accesso al museo, la carta di imbarco per un volo aereo, ma anche la carta di credito per un acquisto al bar della stazione senza mettere mano al portafogli. 

Dentro Wallet ormai metto tutto quello che mi serve in particolare quando viaggio. Un po’ come entrare dentro Mission Impossible ma senza bisogno di essere Tom Cruise.

Perché considero iPhone XR un super acquisto

Perdonate se per qualche secondo ho sconfinato verso il mondo di iOS 12, adesso torno con diligenza verso il vero protagonista di questo spazio, iPhone XR.

Potremmo disquisire mille anni su cosa sia cambiato di fondamentale tra iPhone X e iPhone XR, partendo dall’idea (sbagliata) che tutti gli utenti cambino il proprio smartphone ogni 12 mesi.

La realtà però è ben diversa, perché il ciclo di vita media di uno smartphone, o forse ancora meglio la sua cadenza media di ricambio, è di circa 22 mesi in Europa, di circa 27 in USA e di un periodo vicino ai 30 in Giappone.

In pratica, cambiamo il nostro smartphone ogni due anni, questo vuol dire che chi oggi passa ad iPhone XR arriva da iPhone 7 o da un modello precedente.

Due settimane con iPhone XR: un mostro di regolarità

Avete presente la differenza?

  • Display 6.1 pollici vs Display 4.7
  • Retro in vetro con wireless charge vs  metallo senza wireless
  • Processore A12 Bionic vs A10 Fusion
  • Video 4K 60 fps vs 4k 30 fps
  • Fotocamera con Smart HDR vs Fotocamera senza Smart HDR
  • 3 GB RAM vs 2 GB RAM
  • 64 gb memoria minima vs 32 gb 

Certo, ci sono anche svantaggi: niente 3D Touch e un peso sensibilmente più alto, perché siamo a quasi 200 grammi contro i 134 del modello 7.

Tutto questo confronto è per dire che il salto in avanti è notevole e la differenza nell’utilizzo del prodotto è evidente, soprattutto se volete qualcosa di più rispetto alla navigazione internet e la spedizione di messaggi su whatsapp.

Due settimane con iPhone XR: le conclusioni

Se siete super appassionati di Android, probabilmente, rimarrete fedeli al vostro sistema operativo preferito. Se invece siete semplicemente alla ricerca di un telefono con cui fare tutto quello che uno smartphone può fare e magari volete aggiungere un po’ di colore alla vostra vita, avete trovato il compagno fedele da mettere in tasca.

Dovrei parlarvi di certificazione IP67, display con soluzione true tone, spendere un po’ di tempo sulle gestures, entrare nei dettagli dell’apertura del sensore fotografico con apertura F/1.8, carpire un po’ del vostro tempo per raccontarvi cosa sono le Animoji e i Memoji, descrivere con cura tutto ciò che si può fare nella vita reale grazie alla realtà aumentata, ma non voglio esagerare con le informazioni, ve ne ho già date molte.

Provate questo iPhone XR, se potete. Dentro un Apple Store, rubatelo ad un amico se glielo vedete in mano, fate un giro in una delle catene di tecnologia dove lo trovate esposto.

Capirete perché sta per diventare un prodotto di enorme successo. Perché è più di un telefono, molto più di uno smartphone, è un mondo di servizi, di opzioni, un vero ecosistema, forse l’unico davvero completo al mondo, che vi offre tutte le dimensioni della tecnologia in un dispositivo che fa cose difficilissime in modo facilissimo.


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