Arrivano oggi iPhone XS e XS Max in Italia, certamente disponibili negli Apple Store, quasi sicuramente anche nelle grandi catene di tecnologia.
Apple è di solito una delle poche aziende in grado di far rispettare le scadenze di consegna e quindi oggi troverete sugli scaffali i due nuovi modelli che si presentano in Italia a 1.189 e 1.289 euro.
Non voglio disquisire qui del prezzo, perché potremmo passare qualche settimana litigando sulla follia di uno, la convenienza dell’anno e non arriveremmo comunque ad una posizione di sintesi.
Apple è così: la ami o la odi, spesso per quello he rappresenta più che per quello che è nella realtà. Ma le ragioni del posizionamento di prezzo vanno cercate nel modo in cui i telefoni vengono venduti in quasi tutto il mondo, con la sola eccezione dell’Italia, dove la percentuale dell’open market è ancora altissima.
Tim Cook, in un’intervista, alla domanda sui prezzi degli iPhone ha spiegato che nella stragrande maggioranza dei casi i prodotti di Apple vengono venduti attraverso piani tariffari degli operatori, per un prezzo di circa 30 dollari mese.
Sono piani che di solito hanno durata di 30 o 36 mesi, che corrispondono al prezzo di 1 dollaro al giorno. Il pensiero del capo di Apple è semplice: il centro della nostra vita digitale vale un dollaro al giorno? Sono “piuttosto persuaso” che la risposta possa essere sì per chiunque, o quasi.
Si aggiunga poi che Apple garantisce almeno uno o due anni ulteriori di ciclo vitale per il telefono: quest’anno abbiamo aggiornato iPhone 6 al nuovo sistema operativo, a quattro anni dalla sua uscita, ma teoricamente iOS 12 è compatibile anche con iPhone 5s, anche se alcuni temono che il singolo giga di RAM possa essere un problema per gestire il nuovo software.
Le prime recensioni che leggo dagli Stati Uniti ci raccontano di prodotti già ottimi che sono ulteriormente migliorati, sempre nel solco della tradizione che Apple, che non piacerà ai fan di Android e c’è poco da fare.
Una fotocamera che pur rimanendo fedele ai 12 mpx sembra sia molto migliorata nelle foto con poca luce e una reattività dello smartphone che ha stupito i più.
Domani vi dico. Ma in attesa di toccare con mano, diamo il via alle polemiche del giorno, sotto a chi tocca!
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