Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore

Luca Viscardi29 Marzo 2018
Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore

Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore sono sintetizzate nelle prossime righe, in cui cerco di andare oltre le specifiche tecniche, che spesso lasciano il tempo che trovano, per trasferire le mie impressioni d’uso.



Per valutare questo smartphone dovete fare prima tutto pace con un dettaglio: questo smartphone assomiglia pericolosamente ad iPhone X e questo è un fatto indiscutibile. Io apprezzo le linee del flagship di Apple e per questo motivo non mi disturba che altri smartphone si avvicinino a quello stile, ma vorrei insistere su un concetto già espresso in passato: nella valutazione complessiva di uno smartphone ci sono molti altri dettagli di cui tenere conto.

Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore

Come funziona Huawei P20 Pro: la batteria fa impressione

Ho caricato per la prima volta il P20 Pro nella notte tra martedì e mercoledì: ieri alle 7 ho scollegato il caricabatterie e sono poi partito da Parigi verso Milano, dove ho lavorato per tutta la giornata. Ho navigato, fatto un po’ di foto, pasticciato con il telefono ed un certo punto ho anche cambiato la configurazione del display perché rimanesse accesso 10 minuti prima dello standby.  Mi serviva per girare la recensione.

Come funziona Huawei P20 Pro: la fotocamera è davvero top

Al termine della mia giornata la batteria era al 63%. Semplicemente straordinario per la prima carica. Ho la sensazione che questo sarà il tocco distintivo principale di questo smartphone, al di là della fotocamera.

Abbiamo toccato tema importante: la fotocamera e il suo funzionamento: facciamo prima di tutto luca sul sensore da 40 mpx, perché su questo argomento le informazioni diffuse sono un po’ pasticciate. Huawei non permette di usare la piena risoluzione, ma elabora i dati di 4 pixel “adiacenti” per poi emettere foto da 10 mpx con dettagli super precisi, con l’obiettivo principale di migliorare gli scatti notturni.

Il risultato delle elaborazioni degli scatti non piacerà a tutti, perché gli scatti notturni, in particolare, sono molto artefatti e hanno colori un po’ alterati: ma bisogna ammettere che in condizioni impossibili il telefono riesce a catturare una quantità impressionante di sfumature.

Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore
scatto con modalità night shot

Cliccando sulla foto potete accedere al file e guardare meglio i dettagli dell’immagine. Non è difficile vedere come si comporta il telefono osservando il pavimento in porfido, che è più chiaro di quanto percepirebbero i vostri occhi “dal vivo”. Vengono scattate molte immagini che vengono poi miscelate dal software. Vi allego un altro paio di esempi.

Il primo scatto è fatto senza la modalità notturna.

Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore
scatto SENZA modalità notte

Se invece applicate la modalità “notte”, cambia il modo in cui viene elaborata la scena.  Guardate in particolare il cielo.

Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore
scatto CON modalità notte

Anche il pavimento vi dice in modo chiaro come venga gestito il bilanciamento dell’esposizione. Ad alcuni potrebbe sembrare una soluzione po’ troppo spinta, ma è innegabile che il risultato sia eccellente. In questo caso non avevo un cavalletto, ma ho appoggiato il telefono ad una transenna.

Vi allego un paio di altri scatti fatti in notturna, vi daranno un’idea di come funziona la tripla fotocamera di Huawei P20 Pro.

Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore
scatto in modalità automatica

Quello che vedete qui sopra è uno scatto realizzato CON la modalità notturna, mentre quello che vedete sotto è stato fatto in automatico.

Come funziona Huawei P20 Pro? Le mie prime 24 ore
Scatto in modalità automatica

Come funziona Huawei P20 Pro: interfaccia rinnovata

Il nuovo Huawei P20 Pro ha a bordo il sistema operativo Android 8.1, personalizzato con la versione 8.1 di EMUI, l’interfaccia utente creata dalla società cinese, che introduce anche una novità nella gestione dei comandi base di android, i famosi “tasti comando”, che possono essere sostituiti da una piccola barra orizzontale, oppure dalla pressione sul sensore delle impronte digitali.

Un altro dettaglio importante: lo sblocco del telefono con il riconoscimento del volto è molto veloce ed immediato, può essere utilizzato in alternativa a quello dell’impronta. Si solleva il telefono e dopo un attimo appare la home page senza bisogno di toccare il dispositivo.

Tra le opzioni del telefono c’è anche una singolare scelta per nascondere la “tacca”: gli utenti possono scegliere di annegare il notch in una stiscia nera, che rende il nuovo P20 pro simile agli altri telefoni 18:9.

L’audio (in riproduzione, nell’altoparlante) è stereo ma non è un dato particolarmente rilevante perché la qualità del suono è nella media, niente di eccezionale. Ottimo invece l’audio in conversazione e anche la ricezione mi pare più che buona.

Come funziona Huawei P20 Pro: le prime conclusioni

Il nuovo Huawei P20 Pro è un passo avanti enorme rispetto a P10 Plus per qualità della fotocamera, ma soprattutto per immagine complessiva del prodotto, sempre che riusciate a superare lo scoglio iniziale, la somiglianza con iPhone X.

Per valutare questo prodotto dovete provare ad usarlo. Huawei di anno in anno fa passi da gigante e questo telefono non ha niente da temere nei confronti della concorrenza.

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