Galaxy Note 7 ha avuto un impatto fortissimo sulla reputazione Samsung

Luca Viscardi21 Febbraio 2017
Galaxy Note 7 ha avuto un impatto fortissimo sulla reputazione Samsung

Galaxy Note 7 ha avuto un impatto fortissimo sulla reputazione Samsung, con buona pace di coloro che sostenevano che nessuno se ne sarebbe ricordato nel giro di pochissimo.

Quella che vi riporto non è una sensazione astratta, ma una certezza data dalle informazioni che oggi arrivano dalla ricerca annuale sulla reputazione dei brand, calcolata dalla società Harris Poll.

Lo scorso anno Samsung era in settimana posizione, dietro ad Apple, Google e Amazon tra i marchi tecnologici; a solo un anno di distanza la società coreana è crollata alla posizione n.49 della stessa classifica.

Cliccando sulla foto sarà più facile leggere la classifica di quest’anno, che secondo me rende in modo molto chiaro come in realtà abbia impattato l’affaire di Note 7 sulla considerazione degli utenti nei confronti dell’azienda.

Ho la sensazione che coloro che erano comunque “fans” di Samsung non abbiano più di tanto elaborato il tema, che ha però colpito coloro che sono stati spettatori disinteressati e forse anche più lucidi nella valutazione di quanto accaduto.

Di certo, questi dati smentiscono categoricamente coloro che erano convinti che non ci fosse stato alcun impatto dopo tutta la tormentata vicenda che ha coinvolto il miglior smartphone Android di sempre.

A distanza di mesi, continuo a pensare che forse ci sia stato un eccesso di zelo e anche un eccesso di panico, che ha portato al ritiro di tutti gli smartphone a livello globale, una decisione probabilmente eccessiva rispetto al numero di casi che si sono verificati nel mondo.

Non ricordo un solo caso di “combustione” in Europa, forse non era necessario precipitarsi al ritiro di tutti gli smartphone, ma immagino fosse davvero complicato fare la cosa giusta in quel momento.

A distanza di qualche mese rimane il ricordo di uno smartphone meraviglioso, che ancora oggi io trovo rimanga inarrivabile da tutta la concorrenza; se mi venisse proposto adesso con le stesse caratteristiche di allora e con la certezza che è un prodotto sicuro, lo riprenderei ad occhi chiusi e diventerebbe il mio telefono principale.

Cosa può fare Samsung per controvertire questa tendenza e riguadagnare posizioni? Direi che la risposta sta tutta nel Galaxy S8 e nel Buzz che saprà generare. Non credo serve tanto la comunicazione tradizionale quanto il passaparola, la comunicazione dal basso, per riportare in auge il marchio anche tra coloro che ormai hanno costruito un assioma tra Samsung e telefoni poco sicuri, per altro sbagliato.

Il problema c’è, non si può ignorare, ma Samsung ha i mezzi per spostare la percezione del pubblico in modo sensibile; lo ha già fatto una volta dopo il flop del Galaxy S5, riuscirà anche questa volta. Ma che fatica…


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