Recensione Sony Xperia X Compact

Luca Viscardi29 Dicembre 2016
Recensione Sony Xperia X Compact

Dopo due settimane d’uso, ecco una breve recensione del  Sony Xperia X Compact, uno smartphone che ho faticato a valutare, ma che nel complesso non mi dispiace.

Ogni volta è la stessa storia: dovremmo riuscire a metterci d’accordo su quale sia il “metodo di misurazione” di una recensione, perché ogni telefono ha una storia e una serie di caratteristiche diverse tra loro, per cui è difficile mantenere lo stesso “metro”.

Recensione Sony Xperia X Compact

Sony X compact

Perché vi scrivo questo? Perché sulla carta il nuovo Sony Xperia X Compact è peggiore delle versioni precedenti, perché non rinnova l’idea di inserire in misure più piccole le stesse dotazioni tecniche del top di gamma del momento, eppure nell’uso di tutti i giorni è gradevole e anche molto performante.

Ecco perché nella valutazione di questo smartphone mi baserò esclusivamente sul suo comportamento, facendo finta di  non sapere cosa c’è sotto il cofano e mascherando la delusione per il fatto che al posto di uno Snapdragon 821 ci sia uno Snapdragon 650, Hexa-Core con clock massimo di 1.8 ghz.

Recensione Sony Xperia X Compact

In effetti, non sarà difficile far finta di niente, perché Sony X Compact si comporta comunque bene, è veloce, reattivo e non ha mai segnali di difficoltà o rallentamenti dovuti al processore.

Tutto sommato, ne guadagna pure per il fatto che non si surriscaldi nell’uso di tutti i giorni, a parte quando si girano video per lungo periodo.

Cerco però di andare per ordine con alcune considerazioni sullo smartphone.

Design

A me piace. Ho detestato la versione bianca, che aveva un impatto molto “plasticoso”, mentre appaga molto di più l’occhio la versione nera, con l’unico dettaglio della plastica che si riga solo a guardarla. Dal mio punto di vista, questo è il difetto principale dell’intero telefono. Nei giorni di prova si è rigato sul retro solo con l’inserimento in tasca nell’uso di tutti i giorni.

Per il resto, mi piace invece l’impatto minimal dell’X Compact, che è una riduzione in scala del modello XZ.

In più, nella versione più piccola, ha una maneggevolezza semplicemente straordinaria.

Recensione Sony Xperia X Compact

 Hardware

Parto dall’elemento distintivo: il display da 4.6 pollici, che è da sempre ciò che caratterizza i modelli Compact di Sony, la definizione è HD, forse un po’ fuori tempo massimo sul piano teorico, ma su quello pratico lo schermo è bello, definito e molto luminoso.

Ci sono 32 giga di  memoria interna, che potete espandere fino a 256 gb con la micro SD, mentre la RAM è da 3 gb.

Come anticipato, il processore è lo Snapdragon 650, Hexa-Core da 1.8 ghz di clock massimo, la GPU è Adreno 510.

La fotocamera posteriore è davvero ottima sulla carta, da 23 mpx, con qualità di ripresa però secondo me poco più che buona, ma diventa ottima con soggetti in movimento, situazione in cui i modelli precedenti faticavano un po’.

Il sensore anteriore, invece, è da 5 mpx: si comporta bene, ma forse in un prodotto Sony ci saremmo aspettativi una fotocamera anteriore più potente.

Ci sono però diversi elementi da sottolineare: la fotocamera ha un puntatore con autofocus laser, così come una stabilizzazione delle immagini (software) su 5 assi.

Attenzione però: la stabilizzazione funziona con le foto solo se scattate macro, mentre è sempre presente per i video, sia con la fotocamera frontale che posteriore.

Un dettaglio hardware da sottolineare è la disponibilità di doppio speaker frontale, che in questa dimensione così ridotta è soluzione bella da vedere; l’audio non è il massimo, ma si difende. Ottima invece l’uscita in cuffia, dato che Sony X Compact supporta Hi Res Audio.

Sempre sul fronte hardware, è presente il ricevitore Radio Fm, che è sempre apprezzato, mentre la batteria offre 2.700 mah di capacità, più che sufficienti per una giornata piena di utilizzo senza stress.

Il telefono è dotato del quick charge 3.0 di Qualcomm per una ricarica super veloce, ma non c’è un caricatore compatibile nella scatola. Per godere dell’opzione, ve ne dovete comprare uno a parte.

Recensione Sony Xperia X Compact

Non manca il sensore di impronte digitali, che è “annegato” nel tasto di accensione. Non è una posizione comodissima, ma in effetti quel tasto è da premere ogni volta che si vuole accendere il telefono.

SOFTWARE

Sony ha reso un po’ più gradevole l’interfaccia, che rimane però un punto dolente rispetto ad alcuni concorrenti. Dalla società che è icona di design si ci aspetta qualcosa di più, soprattutto in termini di velocità di “refresh”: sono anni che cambia poco o nulla, in nome di una “legacy”, che ormai è nella testa solo di chi fa i telefoni e non di chi li usa.

Sony ha venduto pochi telefoni,  non deve difendere ma conquistare: perché insistere con un design dell’interfaccia che non ha riscosso grandi consensi negli anni? Sarebbe ora di fare scelte coraggiose in questo senso e insisto sul fatto che Sony abbia già un’interfaccia da usare, quella di Playstation.

Però bisogna riconoscere un merito alla società nipponica: il telefono si è già aggiornato ad Android 7.0, segno di attenzione nello sviluppo e anche di buona confidenza con il Software di Google. Il processo di upgrade è durato mezzora, per qualche secondo ho temuto il peggio!

CONCLUSIONI

Se dovessi valutare Sony Xperia X Compact solo dalla scheda tecnica, forse avrei qualche riserva per alcuni dettagli, ma nell’uso di tutti i giorni mi sono trovato bene, per tutti gli aspetti per cui si sceglie uno smartphone. Ovviamente, la discriminante principale è quella della dimensione del display: se per voi uno smartphone deve essere  maneggevole e compatto, questa è una scelta quasi obbligata, anche se i miglioramenti rispetto al modello precedente non sono così evidenti. Non è un telefono che mi verrebbe in mente se mi chiedessero di raccomandare uno smartphone, ma se per qualche ragione le sue caratteristiche combaciano con le vostre esigenze, vi troverete bene.


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