Recensione Bowers & Wilkins T7: that’s what I call love

Luca Viscardi2 Dicembre 2015
Recensione Bowers & Wilkins T7: that's what I call love

Sto provando la cassa bluetooth Bowers & Wilkins T7 e posso solo dirvi che that’s what I call love. Amore a prima vista. Forse ha ragione chi mi dice che mi piacciono tutte (le casse) ma io vi sfido a rimanere indifferente davanti a cotanta bellezza.



Questa è la Scarlett Johansson degli altoparlanti, forse anche di più, se bisogna essere gender neutal è il Matthew McConaughey degli speaker bluetooth.

Mi sfugge un attimo come siamo riusciti a passare da un sistema audio a quello lì con quel nome strano, per cui tento di tornare sui  binari e di concentrarmi sull’oggetto in questione.

Recensione Bowers & Wilkins T7: that's what I call love
Bowers & Wilkins T7

Cosa è Bowers & Wilkins T7

E’ un altoparlante bluetooth con definizione del suono elevatissima, grazie ad un sub-woofer posteriore che esalta i bassi.

Recensione Bowers & Wilkins T7: that's what I call love
Bowers & Wilkins T7 Subwoofer

Quando usate le T7 con il volume alto e vi mettete di fronte agli speaker, è impressionante come si avverta la pressione sonora emessa.

Come suona Bowers & Wilkins T7

Per testarne la qualità ho usato quella meraviglia sonora che è il nuovo disco di Adele. Può non piacervi quello che canta, ma il nuovo “25” è una sorta di manuale della masterizzazione, grazie a suoni “possenti”, ma incredibilmente cristallini, evitando l’effetto marmellata iper-compressa tipica delle produzioni americane del momento.

La qualità della costruzione è da manuale, basta guardare la zona a “nido d’ape” che circonda i diffusori sonori.

Recensione Bowers & Wilkins T7: that's what I call love
Bowers & Wilkins T7 dettagli

La parte esterna delle T7 è realizzata in materiale gommoso, credo che l’ingegnere che l’ha pensato abbia sognato me di notte, nel momento in cui mi faccio cadere qualcosa dalle mani, o ancora peggio, quando mi faccio cadere una cassa bluetooth in testa, perché tengo il volume così alto da farle camminare sulle mensole.

La gomma dà un’ottima presa e funge anche da “freno”, ma una delle magie di T7 è che le vibrazioni generate sono molto contenute. La gomma, nella parte superiore, nasconde anche i bottoni che servono per attivare riproduzione, connessione bluetooth e controllo del volume.

Recensione Bowers & Wilkins T7: that's what I call love
Bowers & Wilkins T7 – comandi superiori

Come funziona Bowers & Wilkins T7

Una piccola chicca del design è l’indicatore di carica laterale, posto sul fianco della struttura, perché le T7 funzionano sia collegate ad una sorgente elettrica che con batteria incorporata.

Recensione Bowers & Wilkins T7: that's what I call love
Bowers & Wilkins T7 indicatore di carica

Oltre alla connessione via bluetooth è possibile usare quella con cavo, usando la presa AUX posta sul retro della struttura.

Recensione Bowers & Wilkins T7: that's what I call love
Bowers & Wilkins T7 presa aux

Ok, tutto bello, bellissimo. Ma quanto costa? Il prezzo ufficiale è di 349 euro, secondo il principio a me molto caro: la qualità si paga, questo è un prodotto di qualità superiore rispetto a molti dei competitors ed è in grado di sostituire anche un impianto di amplificazione in un luogo di dimensioni contenute.

Per me è uno dei migliori provati quest’anno.


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