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Amazon Fire phone: prime impressioni

Dopo aver visto la sintesi della presentazione di questa sera del nuovo prodotto di Amazon, avrei una domanda: a voi piace? Ma soprattutto trovate qualche elemento che ve lo faccia preferire a ciò che è già in circolazione?

Lo chiedo perché non ho ancora approfondito tutti gli aspetti di questo oggetto, ma da un’osservazione abbastanza distratta e senza approfondimenti particolari, non vi nascondo che sono un po’ perplesso.

Come sempre, nel mondo della comunicazione c’è una domanda fondamentale quando si trasmette un messaggio: a chi vuoi parlare?
Senza prima scegliere quali sono le persone a cui si vuole spedire il proprio verbo, è molto difficile riuscire a formularlo con le parole giuste, scegliendo le giuste argomentazioni e scegliendo toni che sappiano creare la naturale diffidenza di chi ascolta.

Sì poi le parole che noi pronunciamo sono diffuse in un mondo in cui tutti parlano, la precisione di quel messaggio, la puntualità, la certezza che abbia qualcuno disposto ad ascoltarlo è fondamentale.

Dico questo perché dopo la presentazione di ieri sera di Amazon la mia prima domanda naturale è stata: per chi è questo telefono?

Me lo chiedo perché sicuramente non è un prodotto che è rivolto ad un pubblico distratto o di basso profilo, il costo di vendita non permette di rivolgersi a queste persone.

Il problema, secondo me, é che però non è possibile nemmeno collocare questo oggetto nella schiera di quelli per cui impazziranno i malati di tecnologia; le specifiche tecniche sono interessanti ma non hanno niente di outstanding come dicono gli inglesi, cioè che riesce a sollevarsi nettamente oltre la concorrenza.

Ricordate quando si diceva sarà un telefono in 3D, avrà delle novità tecnologiche clamorose, riuscirà a introdurre nuovi aspetti della tecnologia fino ad oggi ignorati? In realtà pare che questo telefono abbia sì qualcosa di innovativo ma tutto sommato è un particolare che non credo possa guidare la vendita nel confronto con altri colossi.

Certo, alcuni spunti interessanti ci sono; il tasto firefly, quel sistema di accesso ad un motore di ricerca in grado di operare a 360 gradi cercando musica, oggetti, addirittura quotazioni economiche di ciò che abbiamo dentro casa, è sicuramente stimolante.

Ma potrà essere utilizzato solo ed esclusivamente negli Stati Uniti, almeno per ora, perché esistono pochi posti al mondo già strutturati con dati organizzati che rendano possibile ciò per cui quel tasto è stato immaginato.

Le caratteristiche tecniche immagino che le abbiate già lette: display da 4,7 pollici, una processore snapdragon 800,2 GB di RAM, tagli di memoria da 32 e 64 GB. Fotocamera con 13 mpx con stabilizzatore ottico: Jeff Bezos in persona, il capo di Amazon, dice che spazza via la concorrenza. Se non gli dispiace, vorrei che fossimo noi a dirlo, dopo averlo provato. perché ogni scarrafone, etc etc..

La caratteristica particolare a cui accennavo prima è il sensore di prospettiva, che a seconda di come si piega il telefono e secondo i movimenti che si fanno con il telefono risponde a determinati comandi una sorta di gestures dei movimenti!

In più, come accennato sul lato del telefono il tasto fire fly che farà accedere ad un immenso database è per ricercare le canzoni che si sta ascoltando, per intercettare i programmi televisivi che si stanno guardando, per scoprire quanto costano determinati oggetti che abbiamo davanti a noi, ma per ora questa sarà esclusivamente prerogativa americana.

A dire il vero non solo quel tasto é prerogativa americana, perché per il momento tutto il progetto è riservato agli soli Stati Uniti, con una generica indicazione ai clienti inglesi di rimanere sintonizzati per avere ulteriori informazioni.

Di fatto, almeno per ora, non c’è alcuna indicazione sulle possibilità che questo prodotto arrivi anche da noi; arriverà quasi sicuramente, ma per ora non abbiamo alcuna idea di quando capiterà.

Insomma, dopo la presentazione e dopo aver lasciato passare qualche ora prima di parlarne, onestamente ho qualche seria perplessità che questo prodotto possa essere il killer del mercato che qualcuno aveva immaginato potesse essere.

Luca Viscardi

Giornalista e conduttore radiofonico, Luca Viscardi è il fondatore e la voce principale di MisterGadget.Tech. Con uno stile smart, diretto e a volte ironico, racconta la tecnologia per quello che è: uno strumento che può semplificare la vita, ma anche confondere se raccontato male. Le sue recensioni approfondite, i confronti tra prodotti e le opinioni personali sono pensati per un pubblico curioso, che cerca di capire cosa valga davvero la pena acquistare. La sua lunga esperienza nel settore hi-tech si traduce in una capacità rara: spiegare anche i prodotti più complessi con parole semplici.

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Luca Viscardi

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