ChatGPT lancia Your Year, il recap annuale come Spotify Wrapped (mistergadget.tech)del 2025
ChatGPT introduce Your Year with ChatGPT, recap annuale come Spotify Wrapped. Mostra messaggi inviati, immagine AI delle conversazioni, categorizzazione Produttore/Navigatore. Solo alcuni Paesi
Anche ChatGPT ha finalmente il suo recap annuale, proprio come il celeberrimo Wrapped di Spotify o la classifica di fine anno di Youtube. OpenAI ha infatti pubblicato in questi giorni “Your Year with ChatGPT”, una panoramica dettagliata di tutte le chat, i pensieri e le creazioni raccolte dal chatbot nel corso dell’intero anno 2025. Si tratta di una funzionalità che moltissimi utenti stavano aspettando da tempo, considerando quanto sia diventato popolare il format dei recap annuali introdotto da Spotify qualche anno fa.
Non è tuttavia disponibile per tutti gli utenti del servizio, essendo almeno quest’anno limitata geograficamente agli utenti che risiedono in Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda e Australia. Inoltre è necessario aver attivato esplicitamente le memorie salvate e la cronologia delle chat nelle impostazioni del proprio account. Senza queste opzioni abilitate, OpenAI non ha modo di tracciare e analizzare le conversazioni per creare un riassunto significativo dell’anno trascorso.
Se ti trovi in uno dei Paesi sopra indicati e hai i requisiti necessari, dovresti controllare più volte nel corso della giornata per verificare se “Il tuo anno con ChatGPT” è effettivamente disponibile anche per te. Il rilascio sembra essere graduale e non istantaneo per tutti gli utenti eligible. Puoi anche provare ad aggiungere manualmente l’app “Il tuo anno con ChatGPT” toccando il segno più nell’interfaccia e chiedendo direttamente a ChatGPT: “Mostrami il mio anno con ChatGPT”.
Come accedere al recap di ChatGPT e cosa mostra esattamente
Per accedere al recap personale basta semplicemente selezionare l’opzione dedicata che dovrebbe comparire nella pagina home dell’applicazione mobile o della versione web. In alternativa puoi chiedere direttamente a ChatGPT “mostrami il recap dell’anno” e il chatbot dovrebbe capire cosa intendi e mostrarti il riassunto se disponibile per il tuo account. Il riassunto è tecnicamente disponibile per gli utenti di tutti i piani, incluso quello gratuito, Plus e Pro, purché residenti nei Paesi supportati e con le opzioni di memoria e cronologia attivate.
Un’ulteriore condizione necessaria è l’aver raggiunto una soglia minima di attività di conversazione durante l’anno. OpenAI non ha specificato esattamente quale sia questa soglia, ma presumibilmente serve ad evitare di generare recap per utenti che hanno usato ChatGPT solo una o due volte in tutto l’anno, cosa che non avrebbe molto senso e non fornirebbe dati interessanti da visualizzare.
Una volta dentro il recap, sarà possibile scoprire esattamente quanti messaggi sono stati inviati al chatbot nel corso dei dodici mesi. Questa metrica da sola può essere piuttosto rivelatrice di quanto effettivamente una persona si affidi a ChatGPT nel proprio lavoro quotidiano o nelle attività personali. Alcuni utenti potrebbero rimanere sorpresi nello scoprire di aver inviato migliaia di messaggi senza rendersene veramente conto.
Immagine generata dall’AI che rappresenta le tue conversazioni
Oltre al semplice conteggio dei messaggi, gli utenti potranno anche ottenere un’immagine generata dall’intelligenza artificiale che rappresenta visivamente tutte le richieste fatte nel corso dell’anno “painted in pixels”, come la descrive poeticamente OpenAI. Si tratta di una rappresentazione artistica astratta delle conversazioni, probabilmente generata analizzando i temi ricorrenti e trasformandoli in elementi visivi. È un tocco creativo che ricorda molto lo stile del Wrapped di Spotify, che da anni include elementi visivi personalizzati e condivisibili sui social media.
Sono poi disponibili anche altri tipi di riassunti personalizzati più dettagliati. Puoi scoprire quali sono stati gli argomenti trattati più di frequente nelle tue conversazioni con ChatGPT. Questo potrebbe rivelare pattern interessanti nel tuo utilizzo del servizio. Magari scopri di aver chiesto principalmente aiuto con la programmazione, oppure di aver usato ChatGPT soprattutto per scrivere email professionali, o ancora di averlo utilizzato prevalentemente per generare idee creative.
Il recap mostra anche il giorno specifico in cui hai fatto più richieste in assoluto. Potrebbe essere interessante ricordare cosa stava succedendo in quel particolare giorno che ti ha portato a interagire così tanto con il chatbot. Forse era un giorno di scadenze lavorative pressanti, oppure stavi lavorando a un progetto particolarmente complesso che richiedeva assistenza continua.
Categorizzazione come Produttore o Navigatore con premi virtuali
Ma non finisce qui. Sulla base del tipo di utilizzo specifico che hai fatto del servizio durante l’anno, ChatGPT ti categorizza in una di diverse possibili personalità utente. Le due principali sembrano essere “Produttore” o “Navigatore”, anche se potrebbero esisterne altre non ancora rivelate completamente. Presumibilmente un “Produttore” è qualcuno che usa principalmente ChatGPT per creare contenuti, scrivere codice, generare idee o produrre materiali concreti. Un “Navigatore” invece potrebbe essere qualcuno che usa il servizio principalmente per esplorare argomenti, fare ricerche, porre domande e acquisire conoscenze.
Il sistema ti assegna anche un premio virtuale, ovviamente non qualcosa di tangibile o che ha valore monetario, ma piuttosto un riconoscimento simbolico del tuo stile di utilizzo particolare. Potrebbe essere qualcosa come “Esploratore Curioso” se hai fatto domande su una vastissima gamma di argomenti diversi, oppure “Specialista Focalizzato” se ti sei concentrato principalmente su un singolo dominio di conoscenza. Questi premi sono chiaramente pensati per essere condivisi sui social media, seguendo la stessa strategia virale che ha reso il Wrapped di Spotify un fenomeno culturale ogni dicembre.
L’iniziativa di OpenAI dimostra quanto l’azienda stia cercando di trasformare ChatGPT da semplice strumento utility a un servizio con cui gli utenti sviluppano un rapporto più personale e emotivo. I recap annuali creano un senso di riflessione e nostalgia, permettendo alle persone di guardare indietro al loro percorso con il prodotto. È anche un’ottima mossa di marketing, dato che questi recap tendono a essere condivisi massicciamente sui social media, generando pubblicità gratuita e aumentando la consapevolezza del brand.