Samsung Galaxy S26 avrà il supporto per gli accessori esterni (mistergadget.tech)
Scoperti riferimenti al supporto nativo per accessori TILTA nell’app Camera Assistant di One UI 8.5 in vista del Samsung Galaxy S26.
Samsung potrebbe stare gettando le basi per un supporto molto più profondo degli accessori professionali destinati alle riprese video sui futuri telefoni della famiglia Galaxy. Secondo quanto riportato da Android Authority, sono stati scoperti dei riferimenti piuttosto espliciti all’hardware prodotto da TILTA mentre alcuni sviluppatori stavano analizzando l’ultima versione dell’applicazione Camera Assistant, quella legata alla nuova interfaccia One UI 8.5.
Samsung: cosa aspettarci per il futuro flagship?
Per chi non avesse familiarità con questo nome, TILTA è un marchio estremamente noto e rispettato nel mondo del filmmaking professionale, dove viene utilizzato per produrre gabbie fotografiche robuste, sistemi sofisticati di follow-focus, supporti di ogni tipo e attrezzature specializzate per il controllo preciso degli obiettivi cinematografici. Si tratta di accessori che normalmente vengono associati a videocamere professionali da migliaia di euro o fotocamere mirrorless di fascia alta, non certo agli smartphone che teniamo in tasca tutti i giorni.
Il codice scoperto nell’applicazione suggerisce che Samsung potrebbe essere sul punto di aggiungere il supporto nativo per questo tipo di accessori professionali. Questo permetterebbe agli utenti di controllare il focus e molte altre impostazioni critiche della fotocamera direttamente attraverso l’hardware esterno, senza dover passare attraverso l’interfaccia touchscreen del telefono. Se questa funzionalità venisse effettivamente implementata in modo completo e ben integrato, renderebbe i telefoni Galaxy molto più facili da integrare in setup di ripresa decisamente più avanzati e professionali.
Va detto che al momento questa funzione non è ancora attiva nella beta pubblica di One UI 8.5, ma potrebbe benissimo arrivare con la versione stabile dell’aggiornamento che dovrebbe essere distribuita insieme alla serie Galaxy S26. La scoperta nel codice è però abbastanza esplicita da far pensare che si tratti di un progetto concreto su cui Samsung sta effettivamente lavorando, non solo di un’idea abbandonata a metà strada.
Una mossa che arriva in un momento particolarmente delicato
La tempistica di questa potenziale mossa da parte di Samsung è davvero significativa e probabilmente non può essere considerata casuale. Bisogna infatti considerare che non ci sono stati aggiornamenti veramente importanti nel comparto fotografico dei flagship Galaxy nelle ultime generazioni. L’azienda coreana ha sostanzialmente riciclato lo stesso setup fotografico attraverso diversi modelli, apportando soltanto miglioramenti incrementali al software di elaborazione delle immagini.
Allo stesso tempo, i confronti fotografici che evidenziano un divario sempre più ampio nella qualità finale delle immagini tra i telefoni Galaxy e i loro competitor cinesi sono diventati sempre più comuni. Marchi come Xiaomi, Oppo, Vivo e altri stanno letteralmente spingendo i confini di quello che è possibile fare con la fotografia mobile, introducendo sensori sempre più grandi, sistemi di zoom ottico continuo estremamente sofisticati e stringendo partnership importanti con brand fotografici storici e prestigiosi come Leica, Zeiss e Hasselblad.
Una delle ragioni principali per cui Samsung sembra essersi attenuta all’utilizzo di sensori fotografici più vecchi e relativamente più piccoli rispetto alla concorrenza sembrerebbe essere legata all’estetica complessiva del design dei telefoni Galaxy. Come si può facilmente vedere guardando i modelli dei rivali cinesi, un hardware ottico più grande e più avanzato porta quasi inevitabilmente a moduli fotografici molto più ingombranti e decisamente più sporgenti rispetto al corpo del telefono.
Questi design entrerebbero in diretto conflitto con la chiara preferenza di Samsung per linee più pulite, profili più sottili e cutout individuali e ordinati per ogni singola fotocamera. L’azienda coreana ha sempre dato una grandissima importanza all’aspetto visivo dei suoi dispositivi premium, e questo si riflette chiaramente nella scelta consapevole di mantenere i bump fotografici relativamente contenuti e discreti.
Il Galaxy S26 Ultra rischia di rimanere indietro tecnologicamente
Secondo le previsioni più accreditate che stanno circolando in questi giorni, il Galaxy S26 Ultra dovrebbe mantenere sostanzialmente la stessa configurazione hardware fotografica del S25 Ultra. Questo significa che il divario nella qualità complessiva delle immagini potrebbe allargarsi ulteriormente proprio mentre i produttori cinesi di smartphone continuano ad aggiornare e migliorare costantemente le loro ottiche.
Prendiamo come esempio concreto lo Xiaomi 17 Ultra, che include un sistema di zoom ottico continuo che va da 3x fino a 4.3x, molto simile a quello che troviamo sui flagship Sony Xperia che sono specificamente focalizzati sulla fotografia seria. Il brand cinese ha recentemente condiviso alcuni scatti di confronto diretto con due flagship non specificati ma facilmente identificabili, e il divario nella qualità finale è davvero impressionante e difficile da ignorare.
Le fotografie mostrano livelli di dettaglio, range dinamico e gestione della luce che i Galaxy attuali sembrano proprio faticare a eguagliare in molte situazioni di scatto. Non si tratta più di differenze minime visibili soltanto ingrandendo al massimo le immagini, ma di gap evidenti anche guardando le foto sui social media o stampandole in formati medi.
Ed è esattamente qui che l’hardware esterno professionale diventa particolarmente rilevante e interessante per Samsung. Questi accessori permetterebbero agli appassionati di fotografia e video che sono comunque fan affezionati dei telefoni Galaxy di rimanere fedeli al brand che amano e apprezzano, pur ottenendo un upgrade molto notevole nelle capacità fotografiche e soprattutto video del loro dispositivo.
Naturalmente questo arriverebbe probabilmente a fronte di un costo aggiuntivo non indifferente, considerando che gli accessori TILTA professionali possono facilmente costare diverse centinaia di euro per un setup completo. Ma per molti enthusiast e creatori di contenuti questo potrebbe essere un compromesso più che accettabile, specialmente se l’alternativa è passare a un brand completamente diverso abbandonando l’ecosistema Samsung a cui sono abituati.
Gli accessori esterni come elegante soluzione a un compromesso difficile
L’approccio basato su accessori esterni opzionali rappresenterebbe davvero una via di mezzo molto interessante che potrebbe potenzialmente soddisfare entrambe le fazioni di utenti con esigenze completamente diverse. Da un lato Samsung riuscirebbe a mantenere il design elegante, pulito e relativamente sottile che ha sempre caratterizzato i suoi dispositivi flagship, evitando così i bump fotografici davvero enormi e vistosi che caratterizzano molti competitor.
Dall’altro lato della medaglia, quegli utenti che vogliono davvero spremere fino all’ultima goccia le capacità fotografiche e video del loro Galaxy potrebbero semplicemente acquistare separatamente gabbie professionali, sistemi di grip ergonomici, follow-focus motorizzati e altri accessori prodotti da TILTA per trasformare sostanzialmente il loro telefono in una vera e propria piattaforma di ripresa di livello professionale o semi-professionale.
Questo modello di business basato sugli accessori non è completamente nuovo o rivoluzionario nel mondo della fotografia mobile. Aziende specializzate come Moment e ShiftCam hanno già costruito business piuttosto di successo vendendo lenti esterne di qualità e accessori vari per iPhone, e brand come Sony hanno tentato approcci simili con gli smartphone della serie Xperia in passato.
La differenza fondamentale qui sarebbe però l’integrazione nativa a livello di software del sistema operativo, che permetterebbe un controllo molto più granulare, preciso e professionale rispetto alle soluzioni third-party che tipicamente comunicano con l’applicazione fotocamera in modo piuttosto limitato e spesso poco affidabile. Le app di terze parti devono lavorare entro i limiti imposti dalle API pubbliche di Android, mentre un’integrazione nativa avrebbe accesso completo a tutte le funzionalità hardware della fotocamera.
Se Samsung riuscisse davvero a implementare questa funzionalità in modo fluido, intuitivo e completamente integrato nell’esperienza utente, potrebbe effettivamente aprire le porte a un intero ecosistema di accessori professionali specificamente progettati per i dispositivi Galaxy. Questo giustificherebbe ulteriormente il premium price piuttosto elevato dei modelli Ultra della gamma, posizionandoli non solo come smartphone di fascia alta ma come veri e propri strumenti creativi per professionisti e appassionati seri.