Samsung Galaxy S26 Edge non si farà? Il mercato non risponde bene (mistergadget.tech)
Samsung interrompe sviluppo Galaxy S26 Edge per vendite deludenti. Batteria 3.900mAh inadeguata, manca teleobiettivo. Anche Apple taglia produzione iPhone Air.
Samsung potrebbe fare un passo indietro rispetto al trend degli smartphone ultra-sottili molto prima del previsto. Secondo rapporti recenti, l’azienda coreana avrebbe interrotto lo sviluppo di un successore del Galaxy S25 Edge. La ragione sarebbe da ricercarsi nelle vendite deludenti e nel limitato interesse dei consumatori verso il design ultra-sottile, una tendenza che sembrava promettente sulla carta ma che nella pratica si è rivelata poco attraente per il pubblico di massa.
I primi rumors suggerivano che Samsung stesse considerando di sostituire il Galaxy S26+ con un modello Edge rinnovato nel 2026. Quei piani si erano successivamente trasformati in un approccio più cauto del tipo “aspettiamo e vediamo come va”. Adesso però le fonti indicano che il progetto sarebbe stato completamente cancellato, segnando quella che potrebbe essere la fine prematura di una categoria di prodotto che molti analisti ritenevano destinata a diventare il futuro degli smartphone flagship.
Design ultra-sottile del S25 Edge: compromessi troppo pesanti per gli utenti
Il Galaxy S25 Edge si era concentrato pesantemente sul raggiungimento di un profilo estremamente sottile e leggero. Quella scelta di design però era arrivata con compromessi davvero importanti che gli utenti evidentemente non erano disposti ad accettare. La durata della batteria offerta dall’unità da 3.900 milliampere aveva attirato critiche significative per non essere all’altezza di un utilizzo quotidiano normale. Per molti acquirenti, la prospettiva di dover ricaricare il telefono a metà giornata era semplicemente inaccettabile, indipendentemente da quanto fosse sottile ed elegante il dispositivo.
Un altro compromesso derivante dal design slim riguardava la versatilità fotografica. Il S25 Edge mancava completamente di un obiettivo teleobiettivo, mentre l’iPhone Air della Apple è riuscito a inserire soltanto un singolo sensore posteriore. Messi insieme, questi elementi suggeriscono che per gli acquirenti contano molto di più la presenza di obiettivi aggiuntivi, un’autonomia che copra l’intera giornata e una migliore dissipazione del calore, piuttosto che un design ultra-sottile e leggero che sacrifica funzionalità essenziali.
Anche Apple riduce la produzione di iPhone Air: il mercato non risponde
Secondo un rapporto risalente a ottobre, anche Apple aveva ridimensionato la produzione dell’iPhone Air di un milione di unità. Con il principale rivale che non sta spingendo forte su questa categoria di prodotto, Samsung probabilmente vede poche ragioni per continuare a investire in un segmento di nicchia caratterizzato da una domanda limitata. La decisione di Apple di tagliare la produzione è particolarmente significativa perché l’azienda di Cupertino tende ad essere molto cauta con le proprie previsioni di vendita, quindi un taglio così consistente suggerisce che le vendite iniziali dell’iPhone Air siano state davvero sotto le aspettative.
Mentre una batteria più capiente era apparentemente sotto considerazione per un modello Edge di prossima generazione, resta poco chiaro se questo sarebbe stato sufficiente per garantire un’autonomia che coprisse l’intera giornata e per cambiare il sentiment degli acquirenti. Per ora Samsung dovrebbe concentrarsi su design flagship più bilanciati, che non sacrifichino funzionalità essenziali sull’altare della sottigliezza estrema. La lezione sembra essere che i consumatori preferiscono telefoni leggermente più spessi ma completamente funzionali, piuttosto che dispositivi ultra-sottili ma compromessi.
Cambio di paradigma nell’industria: funzionalità batte estetica
La situazione indica un cambiamento più ampio nell’industria degli smartphone. Mentre i telefoni ultra-sottili attraggono sicuramente attenzione durante i lanci e generano titoli sui media specializzati, i consumatori continuano a dare priorità alla durata della batteria, alle prestazioni generali e all’usabilità complessiva del dispositivo nel lungo termine. Se le tendenze attuali si manterranno, il 2026 potrebbe segnare una pausa, o addirittura la fine definitiva, dell’esperimento dei flagship ultra-sottili sia per Samsung che per Apple.
Questo rappresenta un interessante contrasto con altri settori dell’elettronica di consumo, dove la miniaturizzazione continua ad essere vista come un obiettivo desiderabile. Nel caso degli smartphone però, sembra che il mercato abbia raggiunto un punto di equilibrio oltre il quale ulteriori riduzioni dello spessore non vengono percepite come un miglioramento ma come un peggioramento dell’esperienza utente complessiva. I produttori potrebbero quindi tornare a concentrarsi sull’ottimizzazione di altri aspetti come la qualità fotografica, le prestazioni dell’intelligenza artificiale on-device e l’integrazione software, lasciando che lo spessore dei dispositivi si stabilizzi su valori che permettano di non fare compromessi sulle funzionalità fondamentali.