OnePlus Watch Lite unisce compattezza e batteria prolungata (MisterGadget.tech)
C’è un paradosso nell’industria degli smartwatch: per durare di più, devi essere più grande. Batterie capienti richiedono spazio, e lo spazio si traduce in millimetri che si accumulano al polso. È la fisica, stupido. Eppure qualcuno da OnePlus ha deciso che questo compromesso non era scritto nella pietra, e che forse si poteva provare a fare le cose diversamente.
Il risultato si chiama OnePlus Watch Lite, ed è uno degli smartwatch rotondi più sottili che potete comprare oggi: 8,9mm di spessore per soli 35 grammi di peso, con la promessa di arrivare fino a 10 giorni con una singola carica.
Piccolo è bello, dicevamo. Ma la vera domanda è: funziona davvero? Perché di smartwatch compatti che muoiono dopo due giorni ne abbiamo visti a bizzeffe, così come di mostri capienti che al polso sembrano orologi da sub degli anni ’80.
Trovare il punto di equilibrio perfetto tra dimensioni contenute e autonomia decente è sempre stata la sfida più difficile in questo mercato. OnePlus sostiene di averla risolta, e dopo diverse settimane al polso possiamo dire che ci è andata vicina. Molto vicina.
Ma il Watch Lite non è solo una questione di millimetri e milliampere. È il primo smartwatch dell’azienda a supportare la connettività dual-phone cross-OS, il che significa che potete collegarlo contemporaneamente a due dispositivi, anche se uno è un iPhone. Una novità assoluta nel panorama OnePlus, e una di quelle funzioni che sulla carta sembrano un vezzo, ma che nell’uso quotidiano cambiano davvero le carte in tavola per chi vive con due telefoni tra le mani.
Al prezzo ufficiale di 179 euro, il OnePlus Watch Lite si posiziona nella fascia entry-mid dello smartwatch market. E qui emerge subito una verità scomoda: a questa cifra, la concorrenza è spietata, con prodotti affermati che hanno anni di ottimizzazioni software alle spalle. Non c’è lo spazio per l’hype marketing o per le promesse vaghe. O funziona bene, o è solo l’ennesimo orologio smart dimenticabile.
+ Autonomia reale di 7 giorni
+ Peso di soli 35 grammi
+ Dual phone cross OS
– App OHealth meno rifinita
– GPS Dual band
Indice
Design e costruzione, piccolo ma non troppo
se aspettavate una rivoluzione estetica, il Watch Lite non la porta. È un orologio rotondo classico, con due colorazioni (Silver Steel e Black Steel), materiali tradizionali e un’estetica che strizza l’occhio al mondo dell’orologeria analogica. Ma è esattamente quello il punto: OnePlus ha capito che meglio puntare su linee pulite e senza tempo piuttosto che su sperimentazioni che invecchiano male.
La vera notizia sta nei numeri: 8,9mm di spessore e 35 grammi di peso senza cinturino. Per dare un contesto, un Apple Watch Series 10 misura 9,7mm e pesa 42 grammi, mentre il Galaxy Watch 7 arriva a 10,7mm. Il Watch Lite è più sottile di entrambi, pur costando meno della metà. Non è magia, è semplicemente una questione di scelte progettuali mirate: niente eSIM, niente speaker ad alta fedeltà. Solo l’essenziale, fatto bene.
La cassa è in acciaio inossidabile 316L, lo stesso materiale che trovate su smartwatch che costano tre volte tanto. La parte posteriore è in plastica rinforzata con fibra di vetro, ma la finitura è curata e non dà quella sensazione cheap tipica degli entry-level. Il vetro dello schermo è cristallo zaffiro 2.5D, difficile da graffiare.
Il cinturino è in fluoroelastomero, termine tecnico per dire gomma di buona qualità. È morbido, flessibile, resistente al sudore e all’acqua (certificazione 5ATM e IP68, quindi nuotate pure senza paranoie). La fibbia è in acciaio con sistema a sgancio rapido. I cinturini standard da 20mm funzionano senza problemi.
Dopo diverse settimane al polso, possiamo dire che il Watch Lite mantiene la promessa di comfort: lo dimentichi. Durante il sonno non dà fastidio, durante l’allenamento non scivola, durante il lavoro d’ufficio non urta continuamente contro la scrivania.
Quello che invece ci lascia perplessi è la ghiera da 2,8mm intorno allo schermo, più larga di quella dei competitor recenti. Fa sembrare l’area attiva leggermente più piccola di quello che potrebbe essere.
Display: luminoso come il sole
Il pannello AMOLED da 1,46 pollici con risoluzione 464×464 pixel è uno degli elementi più riusciti del Watch Lite. OnePlus ha fatto una scelta precisa: invece di risparmiare sullo schermo, ha investito su un componente che fa davvero la differenza.
La luminosità di picco dichiarata è di 3000 nit, ma attenzione: questo valore si attiva solo nelle modalità sportive professionali e sotto luce solare diretta. In condizioni normali, il massimo è 600 nit, con una modalità ad alta luminosità che arriva a 1500 nit. Abbiamo testato il Watch Lite sotto il sole di mezzogiorno, e lo schermo rimane perfettamente leggibile senza dover fare la conchiglia con la mano.
La tecnologia “Aqua Touch” promette reattività anche con le mani bagnate. Nella pratica, funziona. L’abbiamo testato sotto la doccia, dopo una corsa sudatissima: lo schermo risponde correttamente senza ghost touch. Non è scontato in questa fascia di prezzo.
La fluidità è buona, non eccezionale. Si rimane sui 60Hz fissi (niente LTPO variabile). Per un’interfaccia basata su widget e notifiche va più che bene.
Connettività dual-phone: la vera novità
Qui arriviamo al vero elemento distintivo del Watch Lite: la connettività dual-phone cross-OS. Potete collegare contemporaneamente due telefoni, e le combinazioni supportate sono: Android + Android o Android + iPhone. Sì, avete letto bene: potete usare questo smartwatch con un iPhone come dispositivo secondario, ricevendo notifiche, chiamate e promemoria da entrambi i telefoni.
La configurazione è semplice: collegate il primo telefono normalmente tramite OHealth, poi dall’app aggiungete il secondo dispositivo. Le notifiche arrivano da entrambi i telefoni, con badge che indicano quale dispositivo ha generato l’alert. Le chiamate Bluetooth funzionano, e potete rispondere indipendentemente da quale telefono stia squillando.
Nella pratica, è una funzione che cambia le carte in tavola per chi vive con telefono aziendale e personale. Non serve più tenere entrambi i dispositivi sempre a portata di mano. Tutto arriva al polso, sempre.
C’è un però: l’integrazione iOS è più limitata di quella Android. Potete ricevere chiamate e notifiche, ma non rispondere ai messaggi direttamente dallo smartwatch. Con due telefoni Android, invece, il controllo è completo.
Altro elemento importante: il Watch Lite non ha eSIM. Non potete fare chiamate indipendenti senza il telefono nelle vicinanze. È uno smartwatch companion puro, non standalone.
Fitness e sport: più di un tracker
Il Watch Lite offre 12 modalità sportive professionali e oltre 100 attività tracciate. Sei attività vengono riconosciute automaticamente: se iniziate a correre, camminare veloce, pedalare o nuotare, lo smartwatch parte in automatico.
La vera chicca per i runner è il rilevamento automatico della soglia lattacida. Normalmente, per calcolare la Lactate Threshold Heart Rate (LTHR) servono test complessi in laboratorio. Il Watch Lite lo fa in automatico dopo una corsa di intensità medio-alta. È una funzione che trovate normalmente su sportwatch da 300-400 euro, e averla qui a 179 euro è una sorpresa gradita.
Oltre alla soglia lattacida, il Watch Lite traccia metriche avanzate come cadenza, lunghezza del passo, tempo di contatto al suolo. Il virtual pacer e gli alert di frequenza cardiaca personalizzabili completano un pacchetto che non ci aspettavamo su un prodotto entry-mid.
Il GPS dual-band (L1+L5) si collega rapidamente e la precisione è buona anche in ambienti difficili. Abbiamo confrontato i tracciati con un Garmin Forerunner, e le differenze sono minime. Il problema è il consumo batteria: una corsa di un’ora con GPS attivo brucia circa il 10-12% della carica.
L’impermeabilità 5ATM + IP68 è stata testata in piscina per una ventina di sessioni: zero problemi. I dati di nuoto sono accurati (bracciate, lunghezza vasca, SWOLF).
Sensori e salute: 8+16 canali
Il Watch Lite monta un sensore di frequenza cardiaca a 8 canali e un sensore SpO2 a 16 canali. Sono numeri da sportwatch seri, non da fitness tracker economici.
Abbiamo fatto il test classico: corsa intervallata con picchi oltre 170 bpm, confronto con fascia Polar H10. Il Watch Lite rimane entro 2-3 bpm di scostamento per il 90% del tempo. Non è perfetto (nessun sensore ottico al polso lo è), ma è dannatamente vicino. Per contesto: smartwatch da 200-300 euro spesso fanno peggio.
La funzione “60s Wellness Overview” è un check-up rapido che misura in un minuto: frequenza cardiaca, SpO2, temperatura al polso, variabilità cardiaca. È più un gimmick che uno strumento medico, ma può dare indicazioni interessanti su livelli di stress.
Il monitoraggio del sonno è dettagliato: distingue tra sonno leggero, profondo, REM e momenti di veglia. Traccia SpO2, frequenza cardiaca e frequenza respiratoria durante la notte.
Manca il sensore ECG per rilevamento fibrillazione atriale, che è una feature medica seria disponibile solo su smartwatch flagship.
Autonomia: i numeri reali
OnePlus dichiara fino a 10 giorni di autonomia in condizioni ideali. Nel mondo reale, con uso intenso (AOD sempre attivo, notifiche frequenti, due allenamenti GPS a settimana), siamo arrivati a 4 giorni pieni. Con uso medio, siamo stabilmente sopra i 7 giorni. Con uso leggero, i 10 giorni dichiarati sono raggiungibili.
Per dare un contesto: un Apple Watch Series 10 vi chiede la presa ogni sera, un Galaxy Watch 7 arriva a 2-3 giorni con uso intenso. Il Watch Lite gioca in un’altra categoria. E lo fa pesando 35 grammi.
La ricarica è relativamente rapida: 10 minuti vi danno circa 24 ore di utilizzo, ricarica completa in circa 90 minuti. Il cavo è proprietario (magnetico integrato), quindi perderlo in viaggio significa smartwatch fermo.
Notifiche e funzioni smart
Le notifiche arrivano puntuali da Android. Su iOS, Apple limita le notifiche di terze parti. Potete leggere messaggi, vedere chi chiama, controllare calendario. Non potete rispondere ai messaggi, nemmeno con risposte predefinite.
Le chiamate Bluetooth funzionano tramite microfono e speaker integrati. La qualità audio è sufficiente per conversazioni brevi in ambienti tranquilli, ma dimenticate di usarlo in strada trafficata.
Manca NFC per pagamenti contactless. Niente Google Pay, niente Apple Pay. È una mancanza che si sente, perché ormai anche smartwatch da 80-100 euro hanno pagamenti contactless.
Over 350 watch face disponibili al lancio, scaricabili da store interno. Qualità variabile, dai professionali ai tristemente amatoriali.
Verdetto: per chi è (e per chi no)
Al prezzo ufficiale di 179 euro, il OnePlus Watch Lite rappresenta uno smartwatch interessante nella fascia entry-mid del 2025. È un prodotto che sa cosa vuole essere: uno smartwatch compatto, con autonomia seria, per utenti che cercano fitness tracking avanzato senza spendere cifre da flagship.
Il design sottile e leggero (8,9mm, 35g) fa davvero la differenza nell’uso quotidiano. Lo dimentichi al polso, durante il sonno non dà fastidio. È il tipo di comfort che smartwatch più grandi non possono replicare.
L’autonomia di 7 giorni con uso reale è un risultato notevole considerando display AMOLED da 3000 nit e GPS dual-band. Provate a fare lo stesso con Apple Watch o Galaxy Watch.
La connettività dual-phone cross-OS, incluso iPhone, è la feature killer che distingue questo prodotto dalla massa. Se avete telefono aziendale e personale, la comodità di ricevere tutto al polso è impagabile.
I sensori sono da smartwatch seri: 8 canali per frequenza cardiaca, 16 per SpO2, GPS dual-band preciso, soglia lattacida automatica. Sono feature che trovate normalmente su prodotti da 300-400 euro.
Ma non è per tutti. Chi cerca uno smartwatch completo, con app di terze parti, pagamenti contactless, integrazione profonda con ecosistemi Google/Apple, deve guardare altrove. L’app OHealth è funzionale ma spartana, mancano feature ormai standard come NFC per pagamenti.
Per chi cerca il primo smartwatch, o per chi vuole sostituire un fitness tracker Xiaomi o Amazfit con qualcosa di più raffinato senza spendere oltre 300 euro, il Watch Lite centra il bersaglio. È piccolo, è leggero, dura una settimana, costa 179 euro. Per molti, sarà più che sufficiente.