Xiaomi lavora ad un assistente AI proprietario (mistergadget.tech)
Xiaomi lancia Mi Chat, assistente AI basato su modello MiMo-7B-RL. Supera OpenAI nei benchmark nonostante 7 miliardi parametri. Presentazione 17 dicembre a Pechino
Xiaomi non vuole restare indietro nel settore dell’intelligenza artificiale generativa e, secondo le ultime indiscrezioni, avrebbe dato il via allo sviluppo di Mi Chat, il suo nuovo assistente intelligente. Secondo quanto trapelato dall’account pubblico di WeChat Du Jia, la prima versione di questo prodotto consumer sarebbe già stata completata. Al centro di questa nuova applicazione non c’è una tecnologia generica ma il modello linguistico proprietario MiMo-7B-RL, lanciato all’inizio dell’anno come pilastro della strategia di espansione dell’IA del brand. La presentazione ufficiale è attesa per il 17 dicembre a Pechino.
Efficienza sorprendente nonostante parametri limitati
Ciò che rende interessante questa operazione è l’efficienza tecnologica dimostrata dal modello. Nonostante disponga di soli 7 miliardi di parametri, un numero relativamente contenuto rispetto ai modelli più prestanti, il MiMo ha registrato risultati sorprendenti. Nei benchmark chiave come AIME 24/25 e LiveCodeBench v5, il modello di Xiaomi ha superato concorrenti ben più blasonati e pesanti, tra cui l’o1-mini di OpenAI e il QwQ-32B-Preview di Alibaba.
Il vantaggio di un modello più piccolo risiede nell’efficienza computazionale e nei costi operativi ridotti. Modelli con meno parametri richiedono meno potenza di calcolo per l’inferenza, permettendo di eseguirli su hardware meno costoso o persino direttamente sui dispositivi degli utenti. Questo si traduce in tempi di risposta più rapidi e minori costi di gestione per l’azienda, elementi cruciali per un prodotto consumer di massa.
Mi Chat dovrebbe fungere da interfaccia utente per questa tecnologia, portando capacità di ragionamento avanzato direttamente nelle mani dei consumatori. L’applicazione permetterà agli utenti di interagire con il modello attraverso conversazioni naturali, richiedendo assistenza per compiti complessi, analisi di dati o generazione di contenuti creativi.
Integrazione ecosistema Human x Car x Home
L’iniziativa non è un progetto isolato ma si inserisce all’interno della triade Human x Car x Home che Xiaomi sta promuovendo con forza. L’obiettivo non è solo avere un chatbot su smartphone e web, ma creare un cervello digitale capace di unificare l’esperienza tra lo smartphone, la domotica e le auto elettriche del marchio. Questa visione integrata rappresenta la strategia a lungo termine di Xiaomi per differenziarsi dai competitor.
L’intelligenza artificiale fungerebbe da collante intelligente tra i diversi dispositivi dell’ecosistema. Gli utenti potrebbero ad esempio chiedere al Mi Chat di regolare la temperatura di casa prima del rientro, programmare la ricarica dell’auto elettrica durante le ore a tariffa ridotta o sincronizzare notifiche importanti tra tutti i dispositivi. La capacità di contestualizzare richieste attraverso dati provenienti da multiple fonti renderebbe l’assistente più utile e pertinente.
Lo stesso Lu Weibing, Presidente di Xiaomi, ha confermato che l’azienda sta investendo massicciamente in questo settore da diversi trimestri, sottolineando come i progressi nello sviluppo dei modelli abbiano superato le aspettative interne. La prossima frontiera, secondo il dirigente, sarà la profonda integrazione dell’IA con il mondo fisico, andando oltre le interazioni puramente digitali per influenzare direttamente dispositivi hardware e ambienti reali.
Investimenti significativi e acquisizione talenti
A riprova della serietà dell’impegno, il fondatore Lei Jun ha assunto un ruolo diretto nel potenziamento del team dedicato all’IA. Tra i nuovi acquisti di peso spicca Luo Fuli, proveniente da DeepSeek, che si è unito alla divisione MiMo quest’anno e figura già come autore corrispondente in recenti pubblicazioni accademiche in collaborazione con l’Università di Pechino.
L’assunzione di talenti da aziende specializzate in AI come DeepSeek segnala la volontà di Xiaomi di costruire competenze interne di livello mondiale piuttosto che affidarsi esclusivamente a soluzioni di terze parti. Le collaborazioni accademiche con istituzioni prestigiose come l’Università di Pechino rafforzano ulteriormente la credibilità scientificadel progetto e garantiscono accesso a ricerca all’avanguardia.
Presentazione ufficiale a dicembre
Per avere conferme ufficiali e dettagli più precisi su Mi Chat non bisognerà attendere molto: la presentazione è attesa per il prossimo 17 dicembre a Pechino, durante la Xiaomi Human Car Home Ecosystem Partner Conference 2025. L’evento rappresenterà un momento importante per Xiaomi per delineare la propria visione dell’intelligenza artificiale integrata e dimostrare concretamente le capacità del nuovo assistente.
La conferenza coinvolgerà probabilmente partner dell’ecosistema che integreranno Mi Chat nei loro prodotti e servizi, espandendo la portata dell’assistente oltre i dispositivi proprietari Xiaomi. Questo approccio di ecosistema apertopotrebbe accelerare l’adozione e creare effetti di rete che rafforzano il valore della piattaforma