Perché Nintendo Switch usa ancora le cartucce (e perché PS5 e Xbox Series X usano i dischi) (mistergadget.tech)
La decisione di Nintendo non è un semplice anacronismo, ma una scelta pragmatica dettata dalla portabilità, dalla velocità e da una storica avversione per l’obsolescenza tecnologica.
Nintendo ha una storia complessa e a tratti conflittuale con i supporti fisici. Il dibattito tra l’utilizzo di cartucce e dischi ottici risale a quasi trent’anni fa, influenzando in modo determinante il destino dell’azienda nel mercato console.
Il punto di svolta fu il Nintendo 64 (N64). Nintendo insistette sul formato cartuccia, rifiutando il CD-ROM (che era più economico e offriva maggiore capacità) perché temeva la pirateria e preferiva i tempi di caricamento più rapidi delle cartucce. Questa scelta fu un disastro per le third-party (le case di sviluppo esterne): la capacità ridotta delle cartucce (massimo 64 MB) spaventò in particolare Squaresoft (oggi Square Enix). Il risultato? L’innovativo e cinematografico Final Fantasy VII divenne un’esclusiva PlayStation, consacrando il successo della console Sony e la definitiva adozione del CD-ROM.
Dopo l’N64, Nintendo sperimentò il mini-DVD con il GameCube e adottò i DVD standard con il Wii e il Wii U. Sembrava che l’era del disco fosse ormai consolidata anche per Kyoto. Poi, con il lancio rivoluzionario del Nintendo Switch e del suo successore, il Nintendo Switch 2, l’azienda è tornata alle origini, adottando nuovamente le cartucce. Perché questo inatteso ritorno al passato?
Indice
1. Il fattore portabilità e design: le dimensioni contano
Il motivo principale e innegabile è strettamente legato all’architettura unica del sistema Switch: l’ibridazione.
Lo Switch è un dispositivo portatile che può essere trasformato in una console casalinga. Un’unità disco ottico (sia essa Blu-ray o DVD) richiede un meccanismo di lettura, motori e spazio fisico che sono semplicemente troppo ingombranti per un form factor compatto come quello di Switch. Non solo, ma le unità disco sono sensibili agli urti e al movimento.
- Resistenza e Velocità: Le cartucce, basate su memoria flash, sono estremamente robuste, non temono i salti o i graffi durante l’uso in movimento, e consentono tempi di caricamento quasi istantanei perché i dati possono essere letti molto più velocemente rispetto a un disco che gira.
- Durata della Batteria: L’assenza di un motorino per far girare il disco riduce drasticamente il consumo energetico, un fattore vitale per un dispositivo pensato per essere usato lontano dalla presa di corrente.
2. La capienza ha raggiunto una soglia accettabile
Il problema storico delle cartucce N64 era la capacità minuscola. Oggi, i progressi nella memoria flash hanno colmato gran parte di questo divario.
- Switch e Switch 2: Mentre l’originale Switch supportava cartucce fino a 32 GB, il nuovo Nintendo Switch 2 arriva a supportare 64 GB di dati (i costi di produzione delle cartucce più capienti rimangono un problema per gli sviluppatori, ma la tecnologia è disponibile).
Certo, 64 GB sono ancora lontani dalla capacità di 100 GB offerta da un disco Blu-ray a doppio strato (usato da PS5 e Xbox Series X), ma per la maggior parte dei titoli Nintendo e per i giochi pensati per l’hardware Switch, questa capienza è più che sufficiente. Per i titoli più esigenti in termini di spazio, Nintendo ha optato per soluzioni ibride: la cartuccia contiene una parte del gioco e il resto deve essere scaricato tramite codice digitale.
3. La filosofia storica: Nintendo non ha mai abbandonato la cartuccia
Microsoft e Sony sono dipese dai dischi fin dall’inizio, e per un motivo strategico. La PlayStation 2 e la prima Xboxerano posizionate sul mercato anche come lettori DVD economici, e oggi la PS5 e la Series X sono efficienti lettori Blu-ray 4K. Il supporto disco era un fattore di vendita multimediale.
Nintendo, al contrario, ha sempre anteposto il gioco e la funzionalità all’aspetto multimediale. L’azienda non ha mai smesso di usare le cartucce per le sue console portatili: dal Game Boy Advance al Nintendo 3DS.
Il know-how tecnico di Nintendo sul formato cartuccia è quindi consolidato. La decisione di adottare le cartucce per lo Switch è stata puramente pragmatica: applicare la tecnologia più adatta al formato ibrido desiderato.
Sebbene i dischi Blu-ray offrano ancora maggiore capienza a un costo per gigabyte inferiore, le cartucce offrono la velocità, la resistenza, la compattezza e il basso consumo energetico che sono fattori irrinunciabili per una console ibrida come Switch. È la dimostrazione che, a volte, l’innovazione non sta nell’adottare l’ultima tecnologia standard, ma nel recuperare un vecchio formato e adattarlo perfettamente a una nuova visione.