Addio truffe su WhatsApp (mistergadget.tech)
WhatsApp ha deciso di mettere un freno definitivo a quelle che sono le truffe online veicolate proprio attraverso la piattaforma.
Se un tempo le classiche truffe e raggiri venivano veicolate tramite le telefonate o tramite gli SMS e le email, si è passati poi a uno strumento avanzato: le app di messaggistica. Queste sono anche quelle più veloci, su cui circola il numero maggiore di messaggi e, di conseguenza, quelle che possono facilmente attecchire sull’utente che rapidamente tende ad aprire o a cliccare senza fare troppo caso a quelli che sono i dettagli relativi.
Negli ultimi anni è stato un crescendo. Sicuramente siamo di fronte a un fenomeno purtroppo diventato pericoloso non soltanto per WhatsApp, chiaramente, ma anche per Instagram, Facebook, per Telegram: qualunque tipo di applicazione può diventare principio di problema.
Come bloccare velocemente le truffe su WhatsApp
Per questo motivo, WhatsApp ha finalmente lanciato un sistema che serve a proteggere gli utenti, soprattutto nel momento in cui rischiano di diventare preda facile. Per contrastare quindi l’ondata che si è generata, l’idea è molto facile ma è altrettanto fondamentale, perché talvolta bisogna incontrare quelle che sono le esigenze degli utenti.
WhatsApp è un’applicazione che viene utilizzata da tutti, a ogni età, per ogni cosa, dal lavoro alla vita privata, ed è per questo che bisogna anche saper trasferire le informazioni in maniera corretta. Nel momento in cui un utente prova a condividere lo schermo, adesso appare un messaggio: “Condividi il tuo schermo? Solo con le persone di cui ti fidi potranno vedere tutto ciò che appare sul tuo dispositivo, incluse informazioni riservate come i tuoi dati bancari.” Si tratta quindi di una sorta di freno che è stato preimpostato semplicemente per suscitare attenzione nell’utente: magari in chi sta cliccando per sperimentare e capire di cosa si tratta, magari per qualcuno che lo sta facendo inavvertitamente, o per chi lo vuole fare volontariamente ma non sa bene cosa comporta. È giusto capire come ci sia adesso l’esigenza di porre un ulteriore livello di sicurezza.
Soltanto nel 2025 le problematiche sono state tantissime: parliamo di 8 milioni di account bloccati a causa delle truffe online. Sono numeri veramente spaventosi, quindi è giusto condividere informazioni ma anche dare un blocco che sia fisico e che sia comprensibile da tutti, indipendentemente dall’età e dall’uso che si sta facendo del sistema. Adesso purtroppo i raggiri che vengono veicolati in questo modo possono essere di vario tipo: video preregistrati, tecniche di tipo fake, presunti codici OTP, credenziali.
Ma talvolta sono così semplici e banali che nessuno, nemmeno persone esperte del settore, riuscirebbe a immaginare che si tratti effettivamente di una truffa. Nella maggior parte dei casi, infatti, verrebbe da pensare a una semplice richiesta, a una banale informazione, quando in realtà dietro quell’opzione si nasconde molto di più. Per questo, come sempre, la soglia di attenzione va tenuta molto alta, ma sicuramente con queste nuove impostazioni si può fare la differenza.