Google lancia tre nuovi strimenti AI per lo studio (mistergadget.tech)
Google lancia Learn Everything, World Toon Video e Art Chat: tre esperimenti di intelligenza artificiale per rendere lo studio più creativo e interattivo.
Google torna a parlare di intelligenza artificiale in chiave educativa e questa volta lo fa con tre progetti pensati per rendere lo studio più creativo e immersivo. Nati nei laboratori di sperimentazione di Mountain View, i nuovi strumenti Learn Everything, World Toon Video e Art Chat trasformano oggetti, immagini e opere d’arte in esperienze didattiche interattive. L’obiettivo? Fare in modo che imparare diventi finalmente qualcosa di divertente, personale e persino visivo.
Indice
Learn Everything: quando il mondo intorno diventa un libro di testo
Il primo esperimento, Learn Everything, trasforma qualunque cosa ci circondi in un punto di partenza per capire il mondo. Scatti una foto — a una tazza, a una pianta o al tuo cane — e l’intelligenza artificiale la utilizza come metafora visiva per spiegare concetti di fisica, chimica o filosofia.
Così un hamburger diventa la chiave per capire la meccanica quantistica, un cappuccino si trasforma in una lezione di biochimica, e il tuo gatto in un assistente per apprendere la termodinamica. Il sistema adatta anche il linguaggio e la profondità dei contenuti in base al livello di competenza selezionato — principiante, intermedio o avanzato — creando un percorso personalizzato di apprendimento visivo.
World Toon Video: tu diventi il protagonista delle lezioni
Il secondo progetto, World Toon Video, porta l’AI generativa nel campo del racconto didattico. Dopo aver caricato un selfie e scelto uno stile grafico o uno scenario storico, l’intelligenza artificiale ti inserisce all’interno di un breve video animato dove sei tu stesso a spiegare o vivere la lezione.
L’idea è quella di unire gamification e storytelling per creare contenuti educativi coinvolgenti, in cui lo studente diventa protagonista e non semplice spettatore. Il tono resta leggero, ironico, ma l’obiettivo è serio: far sì che l’informazione resti impressa attraverso la partecipazione attiva e visiva.
Art Chat: conversazioni con le opere d’arte
Infine, Art Chat è il progetto pensato per gli amanti dei musei e delle gallerie. Basta inquadrare un quadro o una scultura per poter parlare direttamente con l’opera grazie a un chatbot multimodale basato su Gemini.
Il sistema riconosce l’artista, il periodo storico e lo stile, rispondendo a domande complesse come “Perché Van Gogh ha dipinto un cielo così vorticoso nella Notte stellata?” o “Cosa voleva trasmettere Hopper con i suoi Nottambuli?”. L’interazione non è solo informativa ma anche interpretativa: Art Chat incoraggia il dialogo e aiuta l’utente a formare una propria opinione critica sull’arte.
Una nuova idea di studio interattivo
Con questi tre esperimenti, Google tenta di ridefinire il modo in cui apprendiamo. L’obiettivo è spostare il focus dal semplice assorbire nozioni al vivere la conoscenza in prima persona, sfruttando l’AI come ponte tra curiosità e scoperta.
Per ora i progetti restano in fase sperimentale, ma è facile immaginare che alcune di queste funzioni finiranno presto nei futuri strumenti di apprendimento targati Google, magari integrati in Gemini o in YouTube Learning.