Smartphone esplodono quando può veramente accadere (mistergadget.tech)
C’è un pericolo che tutti sottovalutiamo e che riguarda la possibilità di esplosione per i dispositivi che utilizziamo ogni giorno.
In passato si è già parlato diverse volte, soprattutto in alcuni periodi, degli smartphone a rischio esplosione, ed è giusto tornare sull’argomento per fare chiarezza. Non parliamo di smartphone che esplodono da soli senza alcun motivo; c’è una ragione ed è per questo che va compresa.
Utilizziamo ogni giorno dispositivi elettronici che sono sempre più complessi al fine di essere chiaramente performanti, e per avere capacità maggiori sono dotati anche di sistemi tecnologici che lo rendono di fatto possibile. Questa premessa è necessaria perché è chiaro che pericoli che prima non esistevano nel corso del tempo sono diventati realtà. Quindi, oggi è più plausibile che accada, ma in realtà non parliamo soltanto di un dispositivo smartphone, ma parliamo in generale di tutti quei dispositivi che sono dotati di batteria al litio.
Perché le batterie al litio sono così pericolose da far esplodere gli smartphone
Queste sono straordinarie perché, pur essendo di piccola entità, riescono a garantire una carica e quindi una potenza senza paragoni. Tuttavia, se una piccola cella di batteria al litio si surriscalda, l’elettrolita presente al suo interno si infiamma. Dà vita, quindi, a una reazione che può essere un principio di incendio oppure un’esplosione. Per questo motivo, il pericolo non riguarda solo gli smartphone, perché di fatto oggi questi strumenti vengono utilizzati dappertutto: le batterie al litio sono sostanzialmente ovunque e alcune loro caratteristiche purtroppo le rendono pericolose.
Questo non vuol dire che siamo assolutamente a rischio esplosione o che il telefono da solo potrebbe surriscaldarsi, ma dobbiamo sapere che potrebbe accadere e anche come comportarci. Nel momento in cui il telefono (o qualunque altro oggetto, quindi anche un caricatore portatile o un dispositivo tech dotato di batteria al litio, soprattutto quando non è rimovibile) inizia a presentare delle anomalie, il primo sintomo preoccupante è il surriscaldamento costante. È ovviamente la caratteristica che ci dice in prima istanza che sta accadendo qualcosa. Successivamente, il prodotto potrebbe presentare delle anomalie nel funzionamento, dei problemi quindi, proprio dei deficit visibili. Successivamente, potrebbe iniziare a gonfiarsi. Tutte queste caratteristiche tradizionalmente precedono il surriscaldamento eccessivo e, di conseguenza, il principio di incendio e l’esplosione.
Ovviamente, nella maggior parte delle situazioni gli utenti le ignorano, pensando che si tratti di una questione transitoria. Il problema è che soprattutto in condizioni particolari, ad esempio quando il telefono viene lasciato sotto carica per tante ore, quando teniamo il telefono sotto il cuscino o in situazioni in cui di fatto non “respira”, o quando lo esponiamo a temperature molto elevate, la questione diventa ancor più complessa da gestire e di conseguenza può portare a dei rischi seri. Un telefono che esplode chiaramente diventa un ordigno e un pericolo anche per la salute. Per questo, in generale non andrebbe mai tenuto nei pressi del proprio corpo, soprattutto mentre dormiamo, perché di fatto non siamo attivi, non siamo in uno stato di veglia e quindi non ci rendiamo conto di quello che sta accadendo intorno. Adottare delle precauzioni e soprattutto fare attenzione a ogni segnale è indispensabile per prevenire il problema.
Nel momento in cui ci si rende conto che c’è qualcosa che non va, la cosa da fare è non manomettere, non toccare assolutamente il dispositivo, ma chiedere aiuto. Se possibile, contattare un tecnico o portare il prodotto in un negozio specializzato e, soprattutto, non toccarlo. Non provare a manometterlo per la paura di perdere il prodotto (perché magari è costoso) o per raggiungere una risoluzione in tempi brevi, perché si rischia solo di fare peggio.