Il tuo dispositivo ha una data di scadenza (mistergadget.tech)
I dispositivi hanno a tutti gli effetti quella che viene classificata come una sorta di data di scadenza, ma nessuno sa dove si trova.
Non tutti sanno che ogni dispositivo ha una sorta di data di scadenza che può essere più o meno eloquente, ma che sicuramente bisogna studiare con attenzione perché ci dice tantissimo del prodotto che stiamo utilizzando, sia che si tratti di uno smartphone, di un computer o di un altro oggetto tech, e ci fa capire anche che cosa possiamo aspettarci nel breve termine e a lungo termine.
Chiaramente, si tratta di dettagli che sono legati alla funzionalità. Sicuramente parliamo di prodotti che molto spesso vengono sostituiti ancor prima di finire il loro ciclo vitale, per il semplice fatto che, pur essendo ancora funzionanti, non sono più prestanti come all’inizio o magari nel contempo sono emersi sul mercato tantissimi altri prodotti nuovi che ci fanno semplicemente più gola. Di conseguenza, al netto di situazioni in cui un prodotto cade, si rompe o subisce un danno, possiamo dire che uno smartphone viene sostituito in media ogni due-tre anni e un computer in media ogni quattro anni. Questa non è una tempistica così lunga, anche se noi immaginiamo che lo sia, e di fatto ce lo dicono oggi soprattutto le stime.
Data di scadenza dei dispositivi: cosa vuol dire
Guardando i dispositivi che sono emersi nel corso degli ultimi anni, possiamo veramente rintracciare qualcosa di completamente innovativo che ha trasformato il mercato? In media, avviene veramente raramente. Sicuramente negli ultimi anni ciò che ha fatto la differenza è stato l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale, ma per il resto parliamo di cose comunque marginali: una fotocamera che cambia leggermente, l’espansione della memoria che ha comunque una durata limitata perché tendiamo ad avere applicazioni che poi hanno un peso sempre maggiore. Quindi, è più una scelta personale che una scadenza effettiva del prodotto stesso.
Però, è pur vero che i prodotti non sono fatti per durare per sempre. Di conseguenza, dobbiamo capire quanto possono oggettivamente durare. È chiaro che se acquistiamo un prodotto nuovo, sicuramente avrà una durata lunga, al netto di un malfunzionamento o di altro tipo, ma se acquistiamo un prodotto usato oppure se ci rivolgiamo magari a un’azienda che vende dei ricondizionati, dobbiamo sapere che chiaramente c’è una data di scadenza e dobbiamo farci una stima sommaria in base a ciò che stiamo pagando. Se acquistiamo un prodotto molto usato e quindi di conseguenza già datato, non possiamo aspettarci che questo duri quattro-cinque anni, perché magari diventerà obsoleto molto prima.
Allo stesso modo, è chiaro che se acquistiamo un top di gamma oggi, probabilmente, rispetto a un prodotto limitato nelle funzionalità (quindi non parliamo di costo e di prezzo, ma di caratteristiche), probabilmente riuscirà ad avere comunque una durata maggiore anche nel corso del tempo.
La durata, però, è determinata per ogni prodotto, ma è anche dal nostro comportamento in relazione all’utilizzo di questo. Quindi, se di fatto andiamo ad impiegare in maniera impropria lo smartphone o il computer, ignoriamo gli aggiornamenti e ignoriamo tutte le questioni tecniche che vanno svolte, in questo caso l’azienda produttrice non può farci nulla, perché purtroppo ancora oggi in molti casi gli utenti non seguono quelle che sono le indicazioni date proprio dalle aziende che hanno venduto il prodotto. Di conseguenza, non sono responsabili per degli errori di utilizzo o semplicemente perché gli utenti ignorano determinate caratteristiche o limiti del dispositivo stesso.
Quindi, se da un lato ovviamente ogni prodotto ha una data di scadenza perché non è creato per durare all’infinito, dall’altra la nostra azione su di esso e anche ciò che non facciamo rispetto a quanto dovremmo, purtroppo, ha una conseguenza determinante.