Gli hacker ora ti colpiscono anche dalla TV (mistergadget.tech)
Gli hacker possono colpire anche i dispositivi insospettabili, come la TV, quindi bisogna fare attenzione, soprattutto se si hanno bambini.
Quando parliamo di hacker, furti di credenziali e pericoli online, tradizionalmente facciamo riferimento nell’immaginario collettivo sempre agli stessi dispositivi. La questione, purtroppo, è molto più articolata di quanto possiamo immaginare e tocca anche dei punti che sono allarmanti, perché possono riguardare strumentazione alla portata di tutti, anche dei più piccoli.
Sono i dati a parlare, quindi non si tratta soltanto di dicerie o convinzioni, ma ci sono delle questioni che sono state dimostrate dalla raccolta dati effettuata nel corso del tempo, che hanno messo in rilievo come i virus siano in grado di colpire non soltanto i dispositivi cellulari, i tablet o i computer, ma delle strumentazioni che utilizziamo che godono di connessione a Internet e che tradizionalmente sono ai nostri occhi insospettabili.
Hacker colpiscono anche la TV
Parliamo delle televisioni, ma anche di altri strumenti. Lo dimostrano i fatti: attacchi hacker che al riguardo coinvolgono addirittura gli spazzolini da denti o le friggitrici ad aria. Sembra qualcosa di inverosimile e fantascientifico, ma è tutto vero. È una casistica pericolosa dal momento che questi dispositivi sono spesso interconnessi a smartphone e computer e di conseguenza racchiudono tutta una serie di informazioni personali che possono trasformarsi in potenziali pericoli.
La prima cosa da fare è mantenere sempre il dispositivo aggiornato. Questo vale tanto per il telefono quanto per il computer, ma anche per gli altri dispositivi. Qualsiasi strumento goda di connessione a Internet, di fatto, ha una porta verso l’ignoto, verso l’esterno, e una delle poche cose che possiamo fare, quindi su cui abbiamo potere, è quella di utilizzare delle strumentazioni che ci vengono fornite in maniera del tutto gratuita per contrastare il fenomeno.
Questo vuol dire, come elemento primario, andare a porre immediatamente un freno alle potenziali questioni esterne attraverso quello che ci viene praticamente preimpostato come filtro, ovvero la possibilità di aggiornare costantemente l’hardware del sistema, quindi i firmware interni, andando a bloccare di volta in volta anche gli attacchi più nuovi. Tradizionalmente, infatti, pensiamo quasi in maniera fastidiosa a questi messaggi che ci arrivano sui dispositivi (telefoni, computer e televisioni comprese), eppure quel semplice gesto di accettazione, quindi che ci consente di fatto di andare ad aggiornare i dispositivi, è l’unico freno concreto che abbiamo e che ci permette progressivamente di limitare i danni, così da non ritrovarci con i conti svuotati, con i dati privati finiti in rete e con attacchi hacker veri e propri.
La questione sorge ancora di più quando utilizziamo degli strumenti che sono a portata di tutti, quindi non parliamo soltanto di quei prodotti che magari andiamo a impiegare in prima persona. Parliamo di tutti quei prodotti che invece utilizziamo in famiglia, quindi che sono esposti magari anche a quelle fasce generazionali che non hanno la consapevolezza del problema e che di conseguenza tendono a sottostimarlo in maniera impegnativa.