Bonus elettrodomestici, come avere lo stesso importo (mistergadget.tech)
Il lancio del bonus elettrodomestici ha determinato una partecipazione senza precedenti, mandando esaurito rapidamente l’importo finanziato.
Molti utenti che volevano effettivamente acquistare un prodotto con l’agevolazione prevista dallo Stato si sono ritrovati in poche ore senza poter accedere al beneficio e quindi con l’impossibilità di procedere. Il bonus, infatti, è stato esaurito molto velocemente: c’è stata una sorta di click day, come è avvenuto anche per altri tipi di benefici, e l’agevolazione ha dimostrato non soltanto la voglia, chiaramente, della popolazione di rinnovare il parco di prodotti presenti all’interno delle abitazioni, magari datate, ma anche la necessità di avere un incentivo di tipo economico per dei prodotti che comunque sono abbastanza dispendiosi ancora oggi.
Il contributo di tipo statale è stato erogato per la sostituzione di un elettrodomestico ritenuto ormai obsoleto, secondo chiaramente quelli che sono i dettagli condivisi all’interno della misura che è stata approvata e pubblicata nella Legge di Bilancio 2025. Con il decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’obiettivo era quello di favorire il ricambio generazionale di quegli apparecchi ormai datati e di conseguenza gravosi non soltanto dal punto di vista del funzionamento e magari delle problematiche che potevano o meno rivelare nel corso del tempo, ma anche da un punto di vista strettamente economico sulla bolletta.
Bonus elettrodomestici: perché si può ancora accedere
Per poter accedere al nuovo elettrodomestico, gli utenti dovevano dimostrare di rientrare nelle disposizioni, ovvero 200 euro al massimo per chi ha un ISEE inferiore ai 25.000 euro, oppure 100 euro al nucleo familiare. La dotazione complessiva era di 48,1 milioni di euro per l’anno in corso, con uno stanziamento che comunque era già stato approvato anche per i prossimi anni.
L’elettrodomestico, per poter essere adeguato, deve rientrare all’interno delle categorie che sono ammesse dal decreto: quindi lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie, forni, piani cottura e simili. Non sono ammessi piccoli elettrodomestici e, cosa fondamentale che potrebbe essere sfuggita a molti utenti, è obbligatoria la rottamazione del vecchio apparecchio: quindi l’utente deve necessariamente procedere alla sostituzione di un prodotto in casa per poter beneficiare della stessa. Chiaramente, il tutto rientra in una meccanica green su cui si sta cercando di fare leva per migliorare l’impatto ambientale.
Il meccanismo è molto facile: le domande sono state accettate in ordine cronologico a partire dalle 7 del mattino del 18 novembre e in poche ore sono arrivate 550.000 domande che hanno determinato la fine dei fondi. Un dettaglio importante è che il beneficio copre il massimo del 30% del costo del prodotto. Per fare domanda, l’accesso viene eseguito tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica sul portale IO e, cosa fondamentale, l’utente ha 15 giorni di tempo dall’emissione del voucher per poterlo spendere. La misura di conseguenza è stata chiusa, ma ci sono una serie di questioni su cui bisogna porre attenzione che potrebbero comunque portare alla riapertura delle erogazioni.
In primo luogo, il termine di due settimane a partire dalla data di rilascio del voucher: tutti coloro che sostanzialmente non lo utilizzeranno entro il termine determinato vedranno decadere la domanda e di conseguenza quei buoni verranno rimessi nuovamente a disposizione di altri cittadini. Coloro che pensano di acquistare magari un piccolo elettrodomestico e si ritrovano col buono inutilizzabile per i loro scopi, probabilmente non compreranno un grande elettrodomestico, che chiaramente implica comunque una spesa impegnativa, e di conseguenza anche questi buoni potranno essere rimessi sul mercato. Altra cosa importante da considerare è che magari qualcuno non troverà il prodotto desiderato e rinuncerà all’acquisto; altri ancora probabilmente non seguiranno con attenzione le indicazioni.
Quindi, c’è tutta una serie di questioni, come i prodotti che devono necessariamente rientrare all’interno del beneficio o il costo dato per coprire materialmente di persona, che potrebbero portare a un’ondata secondaria di buoni che saranno progressivamente resi nuovamente disponibili per tutta la cittadinanza. Come fare quindi per aggiudicarsi lo stesso? La cosa importante è monitorare sempre i siti ufficiali del Ministero e le piattaforme dedicate, e ovviamente, per chi non l’avesse già fatto, rinnovare l’ISEE, cosa fondamentale per accedere al beneficio, soprattutto per coloro che hanno bisogno del surplus di 200 euro. È importante, prima di lanciarsi anche nella richiesta, fare le verifiche del caso: quindi capire più o meno due o tre prodotti che si vogliono acquistare in sostituzione di quello vecchio, dove è possibile farlo, e quindi utilizzare il beneficio, vedere che il venditore sia convenzionato ed essere chiaramente pronti con tutti gli elementi utili a presentare domanda nel momento in cui venga riaperta la possibilità.