Le luci solari hanno davvero bisogno del sole diretto per funzionare? (mistergadget.tech)
Molti pensano che basti la luce del giorno, ma l’efficienza di ricarica dipende da fattori ben precisi: dall’intensità del sole a quella di una lampadina a LED in casa.
Le luci solari sono una soluzione comoda ed ecologica per illuminare giardini, vialetti e balconi. La loro promessa è semplice: nessun cavo, nessuna bolletta, basta piantarle nel terreno e lasciare che il sole faccia il suo lavoro. Ma cosa succede quando il sole non c’è? Le luci solari hanno bisogno di una giornata di sole pieno e splendente, o è sufficiente la luce diffusa di un giorno nuvoloso, o magari… la luce del nostro salotto?
La risposta breve è che le luci solari funzionano meglio con la luce diretta del sole, ma possono caricarsi (molto più lentamente) con quasi ogni tipo di luce.
Per capire il perché, dobbiamo prima capire come funzionano.
Indice
Come funziona una luce solare
Ogni luce solare, dal piccolo segnapasso alla potente luce di sicurezza, è un sistema autonomo composto da quattro parti fondamentali:
- Il pannello fotovoltaico: È il “motore”. Utilizza la stessa tecnologia dei grandi pannelli solari. È composto da celle (di solito in silicio) che, quando colpite dai fotoni (le particelle di luce), generano una piccola corrente elettrica.
- La batteria ricaricabile: Questa corrente viene immagazzinata in una batteria interna (spesso NiMH o Ioni di Litio).
- Il sensore (fotocellula): Un sensore crepuscolare rileva quando la luce ambientale scende sotto una certa soglia (cioè, quando fa buio).
- La luce (LED): Quando il sensore dà l’OK, l’energia accumulata nella batteria viene rilasciata per accendere il LED.
Il punto cruciale è il primo: la quantità di elettricità generata è direttamente proporzionale all’intensità e alla qualità della luce che colpisce il pannello.
La differenza tra sole, nuvole e inverno
Non tutta la luce è uguale. La differenza di energia tra il sole diretto e altre fonti è abissale. Per misurare l’intensità luminosa si usa il “lux”:
- Sole diretto a mezzogiorno: Fino a 100.000+ lux
- Luce diurna (giorno nuvoloso): Tra 10.000 e 25.000 lux
- Ufficio ben illuminato: Circa 300 – 500 lux
- Luce domestica (salotto): Circa 100 – 150 lux
Come si può vedere, un giorno nuvoloso fornisce comunque una quantità di energia migliaia di volte superiore a quella di una stanza interna.
Questo significa che sì, le luci solari si caricano anche nei giorni nuvolosi o durante i mesi invernali, ma la loro efficienza crolla. Studi sui pannelli solari posizionati orizzontalmente (come la maggior parte delle luci da giardino) suggeriscono che in inverno si può produrre fino al 20-25% in meno di elettricità rispetto all’estate, a causa dell’angolo di incidenza del sole più basso e delle minori ore di luce.
Si possono caricare le luci solari con luce artificiale?
Tecnicamente sì. La ricerca conferma che le celle fotovoltaiche convenzionali possono convertire anche la luce interna in elettricità. È possibile utilizzare lampade a incandescenza, fluorescenti o (meglio ancora) a LED per caricare una luce solare.
Ma c’è un enorme “ma”: l’efficienza.
Caricare una luce solare con una lampadina è come cercare di riempire una piscina con un contagocce.
Il sole è una sorgente potentissima a spettro completo. Le luci artificiali sono incredibilmente deboli in confronto. Anche un faretto alogeno o un LED molto potente puntato direttamente sul pannello da vicino può raggiungere a malapena 1.000 o 2.000 lux.
- Luci a incandescenza: Sono le peggiori. Producono molta luce, ma la stragrande maggioranza della loro energia viene sprecata sotto forma di calore (raggi infrarossi), che il pannello solare non può convertire efficacemente.
- Luci fluorescenti e LED: Sono migliori, poiché producono più luce nello spettro visibile con meno calore, ma la loro intensità totale rimane bassissima.
Per ottenere la stessa carica di un’ora di sole nuvoloso (20.000 lux), potresti dover lasciare la luce sotto una potente lampada da ufficio (500 lux) per 40 ore.
Questo metodo può funzionare solo per luci solari molto piccole, come le catene luminose decorative (“fairy lights”), che hanno batterie minuscole e un fabbisogno energetico irrisorio (da 2 a 10 Wh).
Per i lampioni o le luci di sicurezza, che hanno batterie più grandi e LED più potenti, la ricarica con luce artificiale è completamente impraticabile.
Come massimizzare la carica delle tue luci solari
Se le tue luci solari non durano tutta la notte, specialmente in inverno, non è colpa della luce artificiale. È un problema di carica solare. Ecco come risolverlo:
- Posizionamento: È il fattore più importante. Assicurati che il pannello sia esposto a sud (nel nostro emisfero) e, soprattutto, che non sia coperto da ombre di alberi, edifici o cornicioni per la maggior parte della giornata.
- Pulizia: Questo è il consiglio più sottovalutato. Un pannello solare coperto di polvere, terra, polline o escrementi di uccelli può perdere dal 30% al 50% della sua efficienza. Puliscilo regolarmente con un panno umido.
- Controlla la batteria: Le batterie ricaricabili non sono eterne. Dopo 1-3 anni (a seconda della qualità), la loro capacità di immagazzinare energia si riduce drasticamente. Se la luce si accende solo per un’ora anche dopo una giornata di sole pieno, il pannello funziona, ma è ora di sostituire la batteria.
- L’hack del riflettore: In aree molto ombreggiate o in pieno inverno, posizionare strategicamente superfici riflettenti (come un pannello di alluminio o persino uno specchio) può aiutare a convogliare più luce solare sul pannello.
- Ricarica esterna: Se la batteria è estraibile, in casi “disperati” (ad esempio, se hai bisogno della luce per un evento serale e piove da giorni), puoi rimuoverla e caricarla con un caricabatterie universale.