Puoi fermare qualsiasi truffa: ti salvi al 100% (mistergadget.tech)
Fermare le truffe telefoniche oggi più che mai sembra difficile, eppure c’è un codice che potrebbe essere un vero e proprio salvavita.
Si parla sempre più spesso delle truffe telefoniche, non perché siano di fatto qualcosa di nuovo rispetto al passato: sono sempre esistite, anche quando la tecnologia era molto più semplice di quella odierna. Eppure, oggi rappresentano un grave pericolo non soltanto per la scia che riescono a lasciare, perché sostanzialmente siamo di fronte a strumentazioni che colpiscono duramente gli utenti, ma anche perché ci sono delle questioni che prima di fatto non c’erano.
Ad esempio, con l’Intelligenza Artificiale gli utenti sono esposti a un pericolo maggiore: si possono clonare i video, si possono generare delle immagini inesistenti. Tutto questo rende difficile capire cosa è reale da cosa non lo è ed è chiaro anche che riesce a fare attecchire molto più facilmente queste truffe sugli utenti finali, che di fatto credono di avere di fronte qualcosa di reale e invece hanno semplicemente l’ennesima truffa.
Il codice segreto che può bloccare la truffa
Per difendersi, il consiglio degli esperti del Wall Street Journal è molto semplice, eppure assolutamente funzionale: stiamo parlando di determinare un codice da avere con amici e familiari, molto semplice, una sorta di parola d’ordine che permette di smascherare in pochi secondi eventuali truffe.
Poiché le chiamate arrivano da parte di presunti operatori bancari, funzionari pubblici, associazioni, enti e quant’altro, ma possono arrivare anche nella versione in cui si spacciano per figli che hanno avuto incidenti oppure per familiari che hanno bisogno di un prestito immediato o che si trovano in una situazione di necessità, adesso si può ovviare alla questione in maniera molto semplice. Il principio dietro questa strategia è quello di avere un vantaggio diretto nell’avere praticamente una chiave di sicurezza univoca, semplice, ma che ovviamente solo le persone conoscono.
Nel momento in cui, ad esempio, la persona si rende conto che c’è qualcosa di strano, può chiedere al soggetto con cui sta interloquendo, sia telefonicamente che per messaggio, di condividere la parola chiave. Se questo non è in grado di farlo, chiaramente siamo di fronte a una frode o a un tentativo informatico. Se invece la persona, chiaramente, riesce a identificare e a condividere la parola chiave, probabilmente si tratterà di un familiare in situazione di necessità.
È un sistema semplice, che non costa nulla e che di fatto si aggiunge in maniera importante a tutti quelli tecnologici che abbiamo e che ovviamente vanno sfruttati, perché oggi viene fatto un grande lavoro dai tecnici. Però è importante capire come agire per la sicurezza di tutti e soprattutto cercare di utilizzare nel migliore dei modi quelle che sono le strumentazioni che ci vengono fornite, talvolta direttamente sui nostri dispositivi, in maniera gratuita. Se infatti, nonostante tutte le possibilità, continuiamo a non sfruttare adeguatamente le condizioni offerte, è un vero peccato perché non massimizziamo la resa finale.