Arriva la stangata per chi compra online (mistergadget.tech)
C’è un cambiamento molto importante in arrivo che riguarda tutta l’Europa e, in particolar modo, i consumatori che effettuano acquisti su determinati siti esteri.
I ministri europei hanno raggiunto un accordo cruciale che mira a introdurre dazi doganali e IVA sui pacchi importati di basso valore, una mossa che prende di mira colossi dell’e-commerce come Shein e Temu che spediscono enormi volumi di prodotti a basso costo direttamente dalla Cina.
L’accordo prevede l’eliminazione dell’esenzione dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) per gli acquisti online di valore inferiore a 150 euro, che fino ad oggi potevano beneficiare di un regime agevolato. Questa esenzione aveva permesso alle piattaforme e-commerce extra-UE di operare senza grandi oneri, rendendo l’acquisto anche dall’altra parte del mondo facile ed economico, soprattutto dato il basso valore unitario dei prodotti.
Arriva il blocco per lo shopping online
L’entrata in vigore di questa stretta è stata anticipata e ora è prevista a partire dal 2026 (rispetto a una previsione iniziale del 2028). Il volume di queste spedizioni ha raggiunto livelli stratosferici: si parla di 4,6 miliardi di pacchi e si stima che circa il 90% di queste spedizioni provenga proprio dalla Cina. Questa decisione, senza precedenti, avrà ripercussioni sul mercato, in quanto andrà a chiudere in modo netto il vantaggio competitivo di cui godevano finora questi e-commerce esteri.
È evidente che i negozi europei hanno esercitato una forte pressione per questa accelerazione, al fine di proteggere il proprio volume di vendite, messo in difficoltà dall’avanzata dei concorrenti asiatici a basso costo. Basti pensare che perfino Amazon ha lanciato sul mercato un e-commerce basato su un modello simile a quello di Shein, chiamato Aum, per tentare di competere con questi colossi.
L’Italia stava già lavorando autonomamente a una tassa nazionale da proporre entro la fine dell’anno, principalmente per tutelare l’industria della moda. Tuttavia, l’intervento a livello europeo stabilisce un “muro comune” e omogeneo per tutti i Paesi membri, determinando una variazione significativa e uniforme in tutto il sistema.
Non è ancora chiaro come questa tassazione si tradurrà in termini economici precisi per l’utente finale, ovvero quanto sarà l’aumento effettivo e se dipenderà dalla tipologia di prodotto, dalle tempistiche o dal luogo di origine del pacco. Quello che è certo è che la stretta è in atto e le ripercussioni sul costo finale degli acquisti a basso valore saranno visibili a breve termine.