L’annuncio di iPhone Pocket, frutto della collaborazione tra Apple e il leggendario Studio ISSEY MIYAKE, è la notizia di oggi del panorama tech e fashion. Ma cosa si nasconde dietro questo costoso pezzo di stoffa elastica e perché è destinato a diventare un oggetto di culto?
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Quando la tecnologia tende a nascondere i propri componenti in gusci rigidi e monolitici, iPhone Pocket propone una controtendenza sensoriale. Rendendo l’atto di portare con sé lo smartphone un’esperienza più soft, più vicina al mondo del tessile e della moda che non a quello della plastica e del metallo.
Molly Anderson, Vice President of Industrial Design di Apple, ha sottolineato come la collaborazione si basi su una ‘condivisione di approccio progettuale che celebra artigianalità, semplicità e piacere d’uso,’. E iPhone Pocket ne è la quintessenza. Non è solo un oggetto tecnologico, ma un’estensione tattile e visiva del proprio dispositivo.
A piece of cloth: dalle passerelle di Tokyo al design di Cupertino
La collaborazione tra il colosso di Cupertino e la storica casa di moda giapponese non nasce per caso. Il pensiero comune riconduce subito la figura di Issey Miyake a Steve Jobs il quale, notoriamente, indossava i celebri dolcevita neri firmati dallo stilista come una sorta di divisa personale. Un’uniforme della semplicità e del genio. La vera connessione risiede in una profonda e condivisa filosofia del design: la semplicità essenziale, l’attenzione maniacale all’artigianalità e l’esplorazione della funzionalità versatile.
iPhone Pocket si ispira dichiaratamente al concetto cardine di Miyake, l’iconico progetto A-POC (A Piece of Cloth, ovvero un pezzo di stoffa), lanciato originariamente nel 1998. Questa linea rivoluzionaria produce capi d’abbigliamento completi. Vestiti, gonne, o, nel caso di iPhone Pocket, una tasca, da un unico filo di tessuto, lavorato a maglia tridimensionale. L’idea è che l’utente stesso possa finire il capo tagliandolo lungo le linee preimpostate, trasformando un semplice tubo di stoffa in un oggetto funzionale, quasi vivo, che si adatta a chi lo indossa.
Per iPhone Pocket, lo Studio Miyake, sotto la direzione di Yoshiyuki Miyamae, ha applicato questa filosofia al mondo tech. La tasca non è una rigida armatura, ma una morbida e avvolgente struttura a coste aperte che, grazie alla sua elasticità e alla speciale lavorazione 3D realizzata interamente in Giappone, è in grado di adattarsi a qualsiasi modello di iPhone, dall’iPhone Air al più voluminoso iPhone 17 Pro Max.
La tasca, con la sua trama che richiama le storiche pieghe del brand giapponese, non si limita a contenere lo smartphone. La sua natura elastica e semi-trasparente permette di intravedere lo schermo del telefono quando il tessuto è teso. È un dettaglio di design geniale: una custodia che, in sostanza, ti permette di sbirciare una notifica o l’ora senza dover estrarre completamente il dispositivo.
Il lusso tascabile di Apple in Edizione Limitata
Il prezzo è il primo elemento che ci fa capire che iPhone Pocket non è un accessorio per tutti. Con un costo che parte da €159,95 per la versione a tracolla corta e arriva a €249,95 per quella a tracolla lunga, questo accessorio si posiziona saldamente nel segmento del lusso tecnologico, ben al di sopra delle custodie standard di Apple o dei brand di terze parti. Ma cosa giustifica un costo così elevato per una “tasca” in maglia?
Nostalgia degli iPod Socks?
Molti hanno ironicamente definito iPhone Pocket come la reincarnazione lussuosa degli iPod Socks lanciati da Apple nel lontano 2004. Erano semplici custodie in cotone lavorato a maglia, colorate e decisamente più economiche, che fungevano da protezione giocosa per gli iPod dell’epoca. Certo, la forma è simile: un calzino, o meglio, una pochette morbida. Tuttavia, l’analogia si ferma qui.
Gli iPod Socks erano un divertissement, un accessorio funzionale-ironico. iPhone Pocket è invece un pezzo di design di alto livello. Il valore è intrinseco alla sua manifattura:
- Tecnologia tessile avanzata: La maglia 3D senza cuciture, ispirata al concetto A-POC, richiede macchinari specializzati e un processo di ricerca e sviluppo approfondito. Non è una semplice maglia; è ingegneria tessile applicata alla forma.
- Manifattura giapponese: L’intera produzione avviene in Giappone, in linea con l’artigianalità e la qualità per cui lo Studio Miyake è rinomato globalmente, elevando il valore percepito del prodotto.
- Collaborazione esclusiva e Edizione Limitata: Come per molte partnership tra tech e moda (ad esempio Apple Watch Hermès), l’esclusività e il branding congiunto giustificano il prezzo premium. È un oggetto da collezione.
L’iPhone Pocket non è solo una protezione, è un’affermazione di stile. Come ha suggerito Molly Anderson, la gamma cromatica è stata studiata per abbinarsi a tutte le tonalità di iPhone. La versione corta, disponibile nelle tonalità vivaci Lemon, Mandarin, Purple e Peacock, è pensata per essere portata a mano o agganciata a una borsa. La versione lunga, disponibile nei toni più classici Sapphire, Cinnamon e Black, offre la possibilità di indossarla a tracolla, quasi come una micro-bag a sé stante.
A che serve l’iPhone Pocket?
Al di là del prezzo e del blasone stilistico, l’iPhone Pocket è stato progettato per risolvere un problema contemporaneo. Come portare con sé in modo pratico, sicuro e alla moda non solo lo smartphone, ma anche tutti i piccoli oggetti che quotidianamente lo accompagnano (AirPods, chiavi, carte, ecc.). La sua natura versatile è l’elemento chiave che lo distingue da una classica custodia. iPhone Pocket non protegge solo l’iPhone dagli urti (per il quale non è ottimizzato come una custodia anti-shock). Ha la capacità di fungere da tasca modulare.
La maglia 3D elastica è specificamente pensata per espandersi. Mentre si adatta perfettamente alla forma del telefono, lasciando intravedere lo schermo quando è tesa, è anche in grado di accogliere altri everyday items. L’intera estetica di iPhone Pocket è un inno alla tattilità e al senso di protezione.
Questo focus sulla dimensione sensoriale e sulla gioia di indossare è un punto di rottura significativo per Apple, che tradizionalmente ha preferito design minimalisti e materiali industriali. La collaborazione con Miyake non solo aggiunge un marchio di lusso, ma introduce un vocabolario di design più caldo e umano. Suggerendo una possibile evoluzione futura degli accessori di Cupertino verso materiali più sostenibili e tattili, in linea con le crescenti richieste di consapevolezza ambientale e artigianalità del mercato.
Oltre la moda, un simbolo di evoluzione estetica
L’iPhone, già di per sé uno status symbol, diventa il fulcro di un ecosistema di accessori che ne amplificano il valore estetico e sociale. Apple, quindi, non vende solo un accessorio funzionale, ma un pezzo di storia del design, rendendolo un must-have non solo per i fan di Cupertino, ma anche per gli appassionati di moda d’avanguardia. La sua disponibilità, limitata a una selezione di Apple Store (in Italia, ad esempio, solo quello di Piazza Liberty a Milano) e al sito ufficiale, ne alimenta ulteriormente l’aura di oggetto di culto.
iPhone Pocket esplora il concetto di ‘la gioia di indossare l’iPhone a modo proprio’. La semplicità del suo design riflette ciò che pratichiamo in ISSEY MIYAKE: l’idea di lasciare le cose meno definite per permettere possibilità e interpretazioni personali.
Yoshiyuki Miyamae