DJI Osmo Mobile 8 vs Insta360 Flow 2 Pro: la sfida per il miglior gimbal per smartphone (mistergadget.tech)
DJI torna alla carica a soli 8 mesi dal deludente OM7P, cercando di riconquistare la corona. Ma l’Insta360 Flow 2 Pro, attuale re della categoria, non starà a guardare. Scopriamo chi vince.
A soli otto mesi dal lancio dell’Osmo Mobile 7P, DJI ha sorpreso tutti rilasciando il nuovo DJI Osmo Mobile 8 (OM8). Una mossa frettolosa? Probabilmente no. Era una mossa necessaria. L’OM7P, pur portando il nome del leader di mercato, non era semplicemente più il miglior gimbal per smartphone disponibile.
Con l’OM8, DJI cerca chiaramente di colmare il divario con quello che è, attualmente, il punto di riferimento della categoria: l’Insta360 Flow 2 Pro. Ci saranno riusciti? Abbiamo analizzato lo scontro in 10 categorie chiave per aiutarvi a decidere.
Indice
Design ed estetica
L’Osmo Mobile 8 è esteticamente identico al suo predecessore, l’OM7P. È quasi impossibile distinguerli. Al confronto, l’Insta360 Flow 2 Pro ha un aspetto decisamente più moderno. I suoi elementi di controllo sono più minimalisti ed eleganti, con alcuni tocchi di design che lo rendono più interessante e meno “classico” rispetto alla proposta di DJI.
L’opinione è soggettiva, ma il Flow 2 Pro vince il premio di bellezza.
Ergonomia e usabilità
Entrambi i gimbal si impugnano comodamente e chiunque abbia mai usato uno stabilizzatore si troverà subito a casa. I pulsanti svolgono funzioni simili, come il grilletto posteriore.
Se da un lato i controlli del Flow 2 Pro sono più puliti, il joystick dell’OM8 risulta leggermente migliore e più definito. Un piccolo difetto che DJI continua a portarsi dietro è la ghiera dello zoom, posizionata dove è facile urtarla accidentalmente con le dita, cambiando l’inquadratura senza volerlo.
Design tecnico e stabilità
Qui le somiglianze sono molte. Entrambi si aprono e attivano semplicemente sollevando il braccio, un sistema rapido e collaudato. Entrambi hanno un treppiede integrato che si estrae dall’impugnatura ed entrambi integrano un’asta di estensione (selfie stick) che può essere angolata a 90 gradi.
Ma c’è una differenza cruciale: la stabilità. Il treppiede dell’OM8, sebbene rapido da estrarre, ha gambe corte e, proprio come l’OM7P, rende il gimbal tutt’altro che stabile. È un difetto che DJI si ostina a non correggere. L’Insta360 Flow 2 Pro, al contrario, poggia su gambe più solide e ha una stabilità decisamente superiore, riducendo il rischio di cadute.
Modalità di scatto
Entrambi i dispositivi offrono le modalità standard:
- Follow: Segue i movimenti di inclinazione (tilt) e rotazione (pan).
- Pan Follow: Segue solo i movimenti laterali.
- FPV: Segue tutti i movimenti, incluso il rollio (rotazione laterale).
L’OM8 gestisce l’FPV con due modalità (una automatica, l’altra controllata dal joystick), mentre il Flow 2 Pro ne usa una sola (la rotazione si controlla con la ghiera zoom). Il Flow 2 Pro ha però due assi nella manica: una modalità Automaticache sceglie l’impostazione migliore in base al movimento e la modalità Active Plus, un “turbo” per movimenti particolarmente rapidi e scattanti.
Range di movimento
Questa è una delle categorie più interessanti. Finalmente DJI ha ascoltato. L’Osmo Mobile 8 ora supporta la rotazione orizzontale (asse Pan) completa di 360 gradi, proprio come il Flow 2 Pro. Questo è un aggiornamento fondamentale che mancava nell’OM7P e permette di posizionare il gimbal al centro di una stanza per farsi seguire senza che raggiunga mai un fine corsa.
Nonostante questo grande passo avanti, il Flow 2 Pro mantiene un vantaggio netto sugli altri assi. Può ruotare molto di più sull’asse di rollio. Ma la sua arma segreta è il “Free Tilt Mode”: estraendo l’asta e ruotandola, il Flow 2 Pro ottiene un movimento illimitato sull’asse di inclinazione (tilt). Questo permette di realizzare crane shot (movimenti dalla testa ai piedi) perfettamente fluidi e verticali, impossibili per l’OM8.
Stabilizzazione
Sulla funzione principale di un gimbal, c’è poco da dire: la stabilizzazione è eccellente su entrambi i modelli. I produttori hanno raggiunto un livello di maturità tale che le differenze sono minime. Entrambi fanno un lavoro superbo nel rendere le riprese fluide e cinematografiche.
(Nota: nessun gimbal può compensare il movimento verticale del “camminare”. Per quello, serve ancora la vostra abilità nel muovervi fluidamente!)
Tracking (In-App)
Per sfruttare al massimo il tracking, entrambi i gimbal richiedono l’uso delle loro app proprietarie (DJI Mimo e Insta360). In questa modalità, entrambi sono reattivi e capaci di “riagganciare” il soggetto anche dopo averlo perso.
Tuttavia, l’app di Insta360 offre una suite di funzioni di tracking superiore:
- Framing Grid: Permette di impostare in anticipo la composizione (es. soggetto in alto a destra) e il gimbal la manterrà.
- Tracking Plus: Una modalità specifica per treppiede che aumenta l’efficienza del tracking.
- Active Zoom Tracking: Regola dinamicamente lo zoom in base alla distanza del soggetto.
- Group Tracking: Tiene traccia di un intero gruppo, assicurandosi che nessuno esca dall’inquadratura.
Inoltre, il Flow 2 Pro ha un anello luminoso verde che conferma visivamente quando il tracking è attivo, una comodità assente sull’OM8. Nel tracking via app, il Flow 2 Pro vince a mani basse.
Tracking (Hardware e App Native)
E se si vuole usare la fotocamera nativa dell’iPhone, TikTok o Instagram? Qui entrano in gioco due soluzioni.
La prima è Apple DockKit, la tecnologia di tracking integrata di Apple. Grande notizia: l’Osmo Mobile 8 ora supporta ufficialmente DockKit, pareggiando i conti con il Flow 2 Pro. Con uno smartphone compatibile (es. iPhone 17 Pro), entrambi i gimbal possono seguire un soggetto in app terze senza hardware aggiuntivo.
La seconda soluzione è il tracker hardware. E qui DJI piazza un colpo importante:
- DJI OM8: Include il Modulo Multifunzione (con AI tracker) nella confezione standard.
- Insta360 Flow 2 Pro: L’AI Tracker è un accessorio opzionale, da acquistare separatamente o in un bundle più costoso.
Il modulo DJI è incluso, ma ha un difetto: si attacca alla pinza dello smartphone, rendendolo incompatibile con i comodissimi supporti magnetici. L’AI Tracker di Insta360, invece, si collega alla testa del gimbal ed è perfettamente compatibile con i supporti magnetici.
Funzioni esclusive
È qui che la scelta si fa difficile. Entrambi i gimbal hanno un’arma segreta.
La killer feature del DJI Osmo Mobile 8: Il Modulo Multifunzione (quello incluso) integra un ricevitore audio per i microfoni DJI Mic (come Mic 2, Mic 3, ecc.). Questa è una svolta pazzesca per i vlogger, che possono ottenere un audio professionale collegando il modulo via cavo allo smartphone e ricevendo il segnale wireless dal trasmettitore.
Le killer feature dell’Insta360 Flow 2 Pro:
- Un piccolo specchietto integrato per aiutarsi a inquadrare quando si usa la fotocamera posteriore (qualitativamente superiore).
- L’app Insta360 supporta funzioni assenti in DJI: un Teleprompter integrato, la modalità Pano 360 e il controllo remoto tramite un secondo smartphone.
- Supporto per video ProRes e Log: Questa è la funzione “Pro”. Solo l’app Insta360 permette di registrare in formati professionali ad alta fedeltà, essenziali per la color grading.
Prezzo e compatibilità
Entrambi i gimbal supportano smartphone fino a 300 grammi di peso e hanno un prezzo di listino identico, posizionandosi a 159 € sul mercato italiano.
Unica nota a margine: durante i test, l’esemplare di OM8 provato ha mostrato un’insolita instabilità software, con blocchi dell’immagine e flash improvvisi. Si spera che questi siano problemi di gioventù risolvibili con un aggiornamento firmware.
Il Verdetto: quale scegliere?
Entrambi sono gimbal eccellenti e, per le funzioni di base, non si può sbagliare.
L’Osmo Mobile 8 ha fatto passi da gigante, colmando le lacune più gravi del suo predecessore (tracking a 360° e supporto DockKit). La sua vera, unica, arma vincente è l’integrazione del ricevitore per microfoni DJI. Se sei un vlogger che parla molto in camera e possiedi già un DJI Mic, l’OM8 è una soluzione “tutto-in-uno” geniale.
Per tutti gli altri, l’Insta360 Flow 2 Pro rimane il gimbal da battere. Offre un design fisico superiore (è molto più stabile sul treppiede), un range di movimento impareggiabile (il Free Tilt Mode è geniale), funzioni di tracking in-app più intelligenti e, soprattutto, un ecosistema software pensato per i “pro” (supporto ProRes e Log).
In breve: DJI ha creato il gimbal perfetto per i vlogger audio, Insta360 ha creato il gimbal perfetto per i videomaker.