La nuova tecnica si sta diffondendo a macchia d'olio (mistergadget.tech)
Ancora un allarme online, questa volta relativo alle frodi che colpiscono gli utenti in Italia. Si torna a parlare di phishing e quindi praticamente di contatti da parte di malintenzionati.
Secondo gli esperti di Kaspersky, ci sono nuove tecniche che si stanno diffondendo, quindi è bene capire come difendersi e anche come riconoscere le frodi informatiche.
I cybercriminali cercano sempre nuovi strumenti, talvolta attingendo anche dal passato, magari da truffe che sono andate particolarmente bene. Ad esempio, oggi un raggiro molto in voga è quello di utilizzare gli allegati PDF che prevedono un semplice click sul link, il quale riporta poi ad un sito malevolo.
La nuova tecnica che colpisce anche gli italiani
Nel 2025 sono risultati particolarmente utilizzati anche i codici QR, che erano la novità del momento e di conseguenza sono riusciti a colpire nel segno. Ma un trucco è anche quello di aggiungere alle email un file con una password. Sembra qualcosa di strano, in realtà rende il tutto più difficile. Eppure gli utenti, quando ricevevano mail di questo tipo, molto articolate, sono spinti a cliccare e a procedere, un po’ per la curiosità, un po’ perché convinti che si tratti di qualcosa di potenzialmente utile, ma di fatto si ritrovano nuovamente nel mirino.
Gli attacchi informatici possono sempre cambiare, quindi di base dobbiamo fare attenzione in linea generale sempre e comunque, soprattutto oggi che vengono utilizzati gli strumenti più disparati per riuscire a ingannare l’utente. Sicuramente ci sono alcune cose che si ripetono nel corso del tempo, quindi di base la volontà di spingere ad avere molta fretta e l’obiettivo di far fare click agli utenti in maniera piuttosto veloce. Ci sono tante caratteristiche da attenzionare.
Ovviamente, questo deve spingerci in generale ad avere maggiore attenzione, perché è indispensabile. Ma in linea di massima deve anche darci la consapevolezza che, per quanto utilizziamo dei sistemi moderni, non siamo mai del tutto protetti, quindi non possiamo abbassare la guardia. Ovviamente, questo vuol dire anche utilizzare tutti i dispositivi che abbiamo a disposizione in maniera gratuita e già predisposta, ad esempio sullo smartphone o sul computer. Tuttavia, nonostante le informazioni e nonostante le sollecitazioni, gli utenti tendono a usare una password univoca per tutto, a non utilizzare l’autenticazione a due fattori, a non sfruttare quelli che sono i meccanismi di protezione, anche se del tutto gratuiti. E questa è una procedura solida se si vuole proteggere il proprio dispositivo e anche la propria privacy.