Huawei Pura 80 Pro ha un blocco fotocamera riconoscibile (mistergadget.tech)
+ Design distintivo e materiali pregiati
+ Autonomia più che buona
+ Funzioni AI utili e stabili
+ Qualità costruttiva eccellenteù
– Prestazioni buone ma non da top di gamma
– Assenza dei servizi Google
– Prezzo alto rispetto alle limitazioni software
Indice
L’evoluzione di Huawei negli ultimi anni ha avuto qualcosa di surreale. È passata da essere il marchio più innovativo del mondo Android a un produttore “limitato” da regole che sembravano condannarla all’oblio. Invece, ha risposto con un nuovo linguaggio di design e con una fotocamera che, ancora una volta, alza l’asticella per tutti. Il Huawei Pura 80 Pro è l’ennesima dimostrazione che il marchio non ha perso la capacità di costruire oggetti iconici e tecnicamente raffinati. Rimane però una zona grigia: quella del software e della compatibilità, che continua a rendere l’esperienza d’uso meno immediata per chi non è un appassionato smanettone.
Huawei cerca un equilibrio tra la sua identità passata e la libertà di reinventarsi, e con il Pura 80 Pro lancia un messaggio chiaro: la fotografia è ancora il suo territorio naturale, e non ha paura di sfidare i colossi americani anche senza usare le loro tecnologie.
Design e costruzione
Diciamolo chiaramente: nel 2025 pochi smartphone riescono ancora a sorprendere dal punto di vista estetico, ma il Huawei Pura 80 Pro ci riesce. L’elemento più caratterizzante è il blocco fotocamera, che abbandona le forme classiche per un triangolo elegante e riconoscibile, un segno grafico deciso che rende immediatamente identificabile il dispositivo. Non è un dettaglio secondario: in un mercato dove i telefoni sembrano tutti uguali, questa scelta di design rappresenta una dichiarazione di indipendenza.

Il vetro posteriore con finitura “Glaze Texture” riflette la luce con una raffinatezza che ricorda la ceramica, mentre la cornice in alluminio mantiene una solidità tipica dei prodotti Huawei di fascia alta. È uno smartphone piuttosto grande e pesante, ma la distribuzione dei pesi lo rende equilibrato e piacevole da maneggiare. Il vetro Kunlun di seconda generazione offre un’ottima resistenza, un aspetto importante per un dispositivo che si muove tra lusso e tecnologia quotidiana.
Display
Il pannello da 6,8 pollici LTPO OLED è tra i migliori mai realizzati da Huawei. La risoluzione di 2848 x 1276 pixel e la frequenza di aggiornamento variabile da 1 a 120 Hz garantiscono una fluidità eccellente. Anche sotto la luce diretta del sole la leggibilità resta ottima, e la gestione automatica della luminosità è precisa e reattiva.
La calibrazione dei colori è molto equilibrata, con una resa neutra che lascia spazio a un contrasto naturale, senza eccessi di saturazione. Huawei cura da sempre la qualità visiva, ma qui la combinazione tra luminosità, densità e angoli di visione crea un’esperienza di livello assoluto.
Prestazioni
Huawei non dichiara ufficialmente il processore montato sul Pura 80 Pro, e questo la dice lunga sul contesto in cui il marchio si muove. Le restrizioni americane impediscono l’uso dei chip Qualcomm o Mediatek, e costringono l’azienda a soluzioni alternative. Le prestazioni, nella pratica, sono più che sufficienti per la maggior parte degli utenti, con una fluidità costante nella navigazione, nello streaming e nella fotografia.
Non siamo però ai livelli dei top di gamma più spinti: nelle operazioni di elaborazione complessa, come la rimozione di oggetti nelle foto o l’elaborazione AI in tempo reale, si percepisce una leggera lentezza. Nulla di drammatico, ma chi cerca le performance assolute troverà smartphone più rapidi, spesso anche a prezzo inferiore.
La configurazione con 12 GB di RAM e 512 GB di memoria interna è generosa, e assicura spazio e reattività. La dissipazione termica è buona, e anche sotto stress il telefono resta stabile, senza throttling evidente.
Fotocamera
Qui Huawei torna a dettare le regole. Il Pura 80 Pro monta un sensore principale da un pollice con apertura variabile da f/1.6 a f/4.0, accompagnato da un teleobiettivo macro da 48 MP e da un ultra-wide da 40 MP. Il risultato è una versatilità impressionante.
Le immagini sono spettacolari in ogni condizione, ma il vero salto di qualità si percepisce nelle scene notturne. Anche quando la luce scarseggia, il dettaglio rimane sorprendente e il rumore digitale è quasi assente. Lo zoom mantiene una nitidezza eccellente fino a ingrandimenti importanti, e la resa cromatica resta naturale grazie alla tecnologia Ultra Chroma XMAGE, che regala tonalità bilanciate e un’ottima fedeltà nei passaggi luce-ombra.
Un limite curioso è l’assenza del formato 16:9 nelle foto: un’impostazione insolita, soprattutto considerando che questo formato è lo standard di praticamente tutti i social. Paradossalmente, lo stesso rapporto è invece disponibile nei video, che beneficiano di un’eccellente gestione del contrasto e di una stabilizzazione efficace.
Nel complesso, è una delle migliori fotocamere in circolazione, seconda solo alla versione Ultra che introduce la doppia lente commutabile, ma la differenza reale è meno marcata di quanto sembri sulla carta.
Batteria
Huawei equipaggia il Pura 80 Pro con una batteria da 5170 mAh, che può sembrare “modesta” in un panorama dove alcuni produttori superano i 7000 mAh, ma l’ottimizzazione è esemplare. Con un utilizzo misto — social, fotografia, streaming, navigazione e un po’ di video — si arriva sempre a fine giornata senza ansia da ricarica.
La ricarica rapida da 100W è una garanzia: in circa 30 minuti si torna al 100%, mentre la ricarica wireless a 80W è un lusso che pochi offrono. Anche la ricarica inversa funziona bene, e si rivela utile per ricaricare auricolari o smartwatch in emergenza.
Software e funzioni AI
Il sistema operativo EMUI 15, derivato da HarmonyOS, è stabile e piacevole da usare, ma resta penalizzato dall’assenza dei servizi Google. Le app si possono installare tramite AppGallery o Petal Search, ma non tutti gli utenti hanno la pazienza o le competenze per gestire le alternative. C’è sempre la soluzione, indipendente da Huawei. di Aurora Store, ma rimane pur sempre una complicazione che non è detto tutti gli utenti abbiano voglia di affrontare.
Le funzioni di intelligenza artificiale sono convincenti: il controllo con gesti funziona davvero, la cancellazione del rumore durante le chiamate è efficace e la modalità privacy call riduce le dispersioni sonore in modo impressionante. Non siamo ai livelli di integrazione totale che oggi si vedono con Android e Google Gemini, ma la base è solida e dimostra che Huawei ha ancora un’ottima capacità di innovazione.

Le funzioni smart come il pulsante di controllo rapido o i temi interattivi aggiungono un tocco ludico e distintivo, ma è chiaro che il brand punta su estetica e fotografia più che su un ecosistema di intelligenza artificiale maturo.
Che faccio, lo compro?
Il Huawei Pura 80 Pro è uno smartphone ambizioso, potente e incredibilmente curato, ma è anche un oggetto che si sceglie con consapevolezza. Il prezzo ufficiale di 1099 euro— alto come sempre per la categoria — lo colloca tra i flagship di Samsung, Apple e Honor, ma l’assenza dei servizi Google e la comunicazione ambigua sul processore lo rendono meno competitivo per il pubblico generalista.
Chi sceglie Huawei lo fa per la qualità della fotocamera, per il fascino del design e per la sensazione di tenere in mano qualcosa di diverso da tutto il resto. In questo, il Pura 80 Pro è imbattibile. Se invece cercate integrazione totale con le app e i servizi più comuni, meglio guardare altrove.
È un telefono per chi ama la fotografia e l’oggetto in sé, più che per chi vive di produttività e automazione. E nel suo campo, resta una delle esperienze più raffinate che si possano comprare oggi.