Ti stanno spiando, trasmettono tutti i tuoi dati (mistergadget.tech)
Non è la prima volta che si parla di quanto i pericoli possano sorgere non soltanto dai sistemi online, ma anche da prodotti che utilizziamo nella vita quotidiana.
Con l’avanzare delle tecnologie, è diventato per tutti un’abitudine avere dispositivi connessi alla rete: dalle friggitrici ad aria alle televisioni, dalle scope elettriche di ultima generazione ad accessori banali come lo spazzolino elettrico per i denti. Tuttavia, con il diffondersi di una tecnologia pervasiva che di fatto ci consente di avere una serie di opzioni disponibili rese possibili dalla connessione a internet, abbiamo sottostimato il problema. Non è un caso se anche in passato sono state rivelate informazioni secondo cui strumenti ed elettrodomestici presenti in casa abitualmente inviavano informazioni, anche non pertinenti, alle aziende in altri Paesi, e adesso la questione torna nuovamente al centro dell’attenzione.
Infatti, sembra che un aspirapolvere stia di fatto spiando gli utenti, inoltrando praticamente delle informazioni all’insaputa dei clienti, addirittura catturando immagini e dettagli personali senza consenso. Una vera e propria violazione della privacy che può essere molto pericolosa e che apre le porte non soltanto ad attacchi hacker, ma anche proprio a una violazione diretta data dal prelievo di informazioni in maniera forzata.
Aspirapolvere pericolosi, cosa sta succedendo
La nuova vicenda riguarda dei robot aspirapolvere che si chiamano iLife A11. Per fortuna, un programmatore ha avuto accesso a un prodotto di questo tipo e ha determinato, comprendendo quello che stava accadendo, che ci fosse qualcosa di anomalo. Di conseguenza, ha bloccato la trasmissione dati e nel momento in cui lo ha fatto, il dispositivo ha smesso di funzionare. “Il mio robot aspirapolvere stava comunicando continuamente con il produttore, trasmettendo log e telemetria che non avevo mai acconsentito a condividere” ha raccontato sul suo blog Harishankar Narayanan, ingegnere e programmatore.
L’ingegnere ha smontato l’aspirapolvere e ha scoperto che non è un semplice robot, ma un piccolo computer su ruote. Al suo interno ci sono un chip potente (SoC AllWinner A33 con Linux), tanti sensori come il LIDAR (che “vede” l’ambiente) e altri componenti di robotica avanzata che gli permettono di muoversi da solo e sapersi orientare. La cosa più grave, però, è che il robot aveva una porta d’accesso segreta (ADB), lasciata completamente aperta e senza password. In questo modo, l’ingegnere è riuscito subito a prendere il controllo totale del robot. Ha scoperto che l’aspirapolvere usava un sistema chiamato Google Cartographer per creare una mappa 3D molto precisa della casa, che veniva poi inviata ai server dell’azienda produttrice.
Il programmatore, quindi, ha rinvenuto proprio all’interno del prodotto una sorta di comando che interrompeva il funzionamento del dispositivo a distanza nel momento in cui questa trasmissione veniva interrotta. Il robot continua a funzionare se collegato alla rete Wi-Fi e quindi, praticamente, si aveva accesso ai dati. Parliamo di immagini, registrazioni, mappe, di tutto e di più, perché questi dispositivi, anche se li utilizziamo magari per la pulizia domestica, hanno delle applicazioni apposite, sono iperconnessi e sono dotati di fotocamere, microfoni e una serie di strumenti.
Ci sono veramente tantissime aziende di questo tipo che producono questi dispositivi. Ovviamente, questo è un caso limite, magari di un prodotto non così diffuso, ma è bene capire e fare attenzione a quello che potrebbe accadere. Quindi, anche quando si valuta l’acquisto di questi dispositivi, è bene sempre fare attenzione a quali marchi ci si rivolge e affidarsi sempre ad aziende che siano chiaramente leader del settore, perfettamente sicure, o acquistati nei negozi fisici in Italia. Facendo sempre molta attenzione al prodotto che si va a comprare: se un dispositivo iper strutturato, tecnologicamente avanzato e incredibile viene venduto sul web a dei prezzi che sono del tutto fuori dalla portata obiettiva, quindi la media del costo di quel prodotto sul mercato, sicuramente c’è qualcosa di strano che va attenzionato.
Va poi ricordato che in passato ci sono stati problemi anche con le friggitrici ad aria, con le Smart TV, e parliamo anche di brand molto famosi del settore. Per questo bisogna fare attenzione e capire sempre di cosa si sta parlando.