WhatsApp ci aveva avvertiti: se ci hai cliccato sei finito nella trappola (mistergadget.tech)
WhatsApp ci aveva avvisati e adesso non si può far altro che prendere atto della situazione e capire come gestirla.
Non è la prima volta che si riceve una “visita” di questo tipo, ma in questa occasione è bene comprendere a fondo di cosa si tratta e, soprattutto, che cosa sta accadendo.
WhatsApp ha infatti avvisato in più riprese gli utenti di fare attenzione, in modo particolare, a un trucco specifico che utilizzano oggi i criminali informatici per accedere ai dati personali degli utenti e, soprattutto, per rubare denaro. La famosa applicazione, che oggi vanta tre miliardi di utenti in tutto il mondo, è ormai uno degli elementi più utilizzati per diramare questo tipo di truffe online. È chiaro che, nel momento in cui c’è una vasta porzione di popolazione, risulta anche più semplice direzionare le truffe all’ampio spettro.
Truffa su WhatsApp, cos’è quella notifica
Gli anziani sono molto vulnerabili agli attacchi, ma anche i giovanissimi, che non solo sono tra gli utilizzatori maggiori delle applicazioni e dei dispositivi tecnologici, ma sono anche poco attenti. Secondo una ricerca del Virgin Media nel Regno Unito, 1,8 milioni di persone sono state truffate e appartengono alla classe over 65. Negli Stati Uniti, invece, le persone di età superiore ai 60 anni hanno perso 4,8 miliardi di dollari per le frodi lo scorso anno, come riportato dall’FBI.
Questi sono dati indicativi, ma anche in Italia la situazione non cambia e non è certamente migliore, anche perché WhatsApp è una di quelle app utilizzate in maniera trasversale a livello generazionale. Meta, quindi, ha deciso di introdurre una serie di funzionalità atte proprio a garantire maggiore sicurezza. Questo vale per tutti i prodotti della serie, non soltanto WhatsApp, ma anche Facebook e gli altri applicativi.
Le false comunicazioni restano una delle truffe preferite; sono state individuate addirittura 21.000 pagine su Facebook volte proprio a creare questo genere di truffe. Quindi è chiaro che si tratta di una tattica piuttosto redditizia, tanto semplice quanto subdola. Appunto, nelle mani dei truffatori, ogni sistema, soprattutto quelli che vengono creati per il beneficio degli utenti, può diventare problematico se impiegato in maniera non corretta.
Tendenzialmente, come spiegato dagli esperti in materia, questi tendono a fare molta pressione sulle vittime. Questo vuol dire indurli a condividere lo schermo, condividere i dati bancari o codici di verifica e, chiaramente, password e altri elementi di questo tipo. Il nuovo strumento di WhatsApp serve proprio a limitare le problematiche e, quindi, ogni volta che si va a condividere lo schermo, apparirà da oggi in poi un messaggio che dice: “Condividi lo schermo con le persone di cui ti fidi”. Si tratta di un sistema aggiuntivo che, ovviamente, vuole essere un input fondamentale a difesa degli utenti.