
Apple M5 vs M4: la vera rivoluzione è nell'intelligenza artificiale (mistergadget.tech)
Con il nuovo chip M5, Apple non si limita a un semplice aggiornamento incrementale, ma introduce un’architettura riprogettata che promette di trasformare le prestazioni grafiche e, soprattutto, i carichi di lavoro legati all’IA.
Dopo aver stupito il mercato con il chip M4, introdotto per la prima volta sull’iPad Pro nel maggio 2024, Apple alza nuovamente l’asticella annunciando il suo successore, l’M5. Come da tradizione, il passaggio alla nuova generazione porta con sé un’importante serie di miglioramenti, ma questa volta il balzo in avanti non è solo una questione di potenza bruta. L’architettura del chip M5 è stata profondamente ripensata, con un focus strategico sull’intelligenza artificiale e sulle prestazioni grafiche.
Ma in che modo, esattamente, il nuovo M5 si differenzia dal suo predecessore? Analizziamo nel dettaglio le specifiche e le capacità dei due chip.
Indice
Dal processo produttivo all’architettura: cosa cambia
La prima, fondamentale differenza risiede nel processo produttivo. Se l’M4 era il primo chip Apple costruito con la tecnologia a 3 nanometri di seconda generazione, il nuovo M5 sfrutta un processo a 3 nanometri di terza generazione, garantendo maggiore efficienza e densità di transistor.
Questo progresso si riflette direttamente sulla CPU, che ora può arrivare fino a 10 core (quattro dedicati alle prestazioni e sei all’efficienza). Secondo Apple, questa nuova configurazione porta a un aumento del 15% nelle prestazioni multi-thread rispetto all’M4, un miglioramento tangibile nelle operazioni complesse e nel multitasking.

Anche il Neural Engine a 16 core è stato potenziato, risultando più veloce e beneficiando di un notevole incremento di circa il 30% nella larghezza di banda della memoria unificata. Questo significa che le applicazioni che fanno un uso intensivo dell’IA potranno accedere ai dati in modo molto più rapido, migliorando la reattività complessiva del sistema.
La rivoluzione della GPU: arrivano i “Neural Accelerator”
La vera innovazione del chip M5, però, è nascosta all’interno della GPU. L’architettura della GPU a 10 core è stata completamente riprogettata per includere un componente inedito: un “Neural Accelerator” integrato in ogni singolo core grafico.
Questa non è una modifica da poco. Significa che la potenza di calcolo per l’intelligenza artificiale non è più relegata quasi esclusivamente al Neural Engine, ma viene distribuita in modo intelligente attraverso tutto il chip. La GPU diventa così un motore primario per l’IA, capace di gestire carichi di lavoro specifici con un’efficienza senza precedenti. I risultati, stando ai dati di Apple, sono sbalorditivi: il chip M5 può fornire oltre quattro volte le prestazioni di picco della GPU per i carichi di lavoro AI rispetto all’M4.
Oltre a questa spinta sull’IA, la GPU offre anche un miglioramento del 45% nelle prestazioni grafiche generali e introduce un nuovo motore di ray-tracing, promettendo un rendering ancora più dettagliato e realistico nelle applicazioni professionali e nei videogiochi.
Un passo indietro: le fondamenta dell’M4
Per comprendere appieno la portata di questi miglioramenti, è utile ricordare cosa offriva l’M4. Al suo debutto, l’M4 impressionò per la sua CPU e GPU a 10 core, il supporto al ray tracing con accelerazione hardware, il Mesh Shading e il Dynamic Caching. Il suo Neural Engine era in grado di eseguire 38 trilioni di operazioni al secondo (TOPS), una cifra che all’epoca, secondo Apple, lo rendeva più veloce di qualsiasi NPU (Neural Processing Unit) presente su un “AI PC”.
L’M5 prende queste solide fondamenta e le eleva a un nuovo livello, specialmente nel campo dell’intelligenza artificiale e della grafica, grazie alla sua architettura distribuita.
Disponibilità e conclusioni: chi beneficerà del nuovo M5?
Un’altra differenza significativa riguarda il lancio. Mentre l’M4 ha debuttato in solitaria sull’iPad Pro, l’M5 avrà un lancio più ampio e strategico, andando ad alimentare i nuovi modelli di Vision Pro e MacBook Pro. Questa scelta indica la fiducia di Apple nelle capacità “Pro” del nuovo chip, destinandolo fin da subito ai suoi dispositivi di punta per la produttività e la creatività.

In conclusione, l’Apple M5 non è un semplice aggiornamento incrementale. Rappresenta un cambiamento strategico e architettonico che punta dritto al futuro del computing, dove grafica e intelligenza artificiale sono sempre più interconnesse. Sebbene tutti gli utenti beneficeranno di un sistema più veloce e reattivo, saranno i professionisti della creatività, gli sviluppatori che lavorano con l’IA e i gamer a sperimentare il balzo prestazionale più significativo.