
Vecchie musicassette che valgono oro (mistergadget.tech)
Il trend degli oggetti vintage, o comunque vecchi cimeli che spesso abbiamo in casa, sta prendendo piede con grandi frutti.
Ci sono, infatti, tantissimi prodotti insospettabili o che abbiamo conservato più che altro per ricordo che nel tempo hanno acquisito un valore, anche in maniera piuttosto sorprendente. È chiaro che il mercato del vintage ha trasformato letteralmente gli ultimi anni. Un esempio molto valido sono il boom dei siti di vendita on-line, come ad esempio Vinted per l’abbigliamento, eBay per materiali generici anche tecnologici, oppure Catawiki per prodotti specifici e di grosso valore.
Questo interesse non è casuale e sicuramente ci deve far attenzionare in particolar modo tutto ciò che rientra in maniera diretta o indiretta nella tecnologia. Non solo cellulari o computer: parliamo di qualunque prodotto, come ad esempio vecchie console di gioco, videogiochi, ma anche prodotti affini.
Le musicassette che oggi hanno un valore sorprendente
Quindi musicassette, CD, DVD, anche dischi in vinile, sono tutti prodotti che nel corso del tempo hanno acquisito un valore quasi impensabile, che è molto interessante e che può veramente fare la differenza. In sostanza, tantissime persone hanno di fatto un vero e proprio tesoretto nel cassetto, in soffitta o in cantina, ma non ne sono assolutamente consapevoli. Per capire che tipo di prodotto abbiamo tra le mani, ovviamente è indispensabile fare una premessa.

È chiaro che il valore è dato sicuramente dalla rarità del prodotto, ma anche da altre caratteristiche: quindi come è tenuto, se è nuovo, ancora confezionato, se è molto usurato, se il prodotto rappresenta un’edizione limitata, se ha una qualche particolarità, come nel caso delle monete i cui difetti di fabbricazione in realtà ne massimizzano la resa.
In generale sarebbe utile far valutare da uno specialista, perché è chiaro che una persona comune che non ha particolari informazioni riguardo quel prodotto potrebbe semplicemente non accorgersi delle caratteristiche che lo rendono un valore aggiunto, ma potrebbe farsi un’idea molto semplice andando, per esempio, su eBay per capire quanto i collezionisti sono disposti a pagare per quel determinato prodotto.
Questo sicuramente è un punto di partenza interessante che può agevolare l’acquisto o quanto meno una valutazione corretta del prodotto stesso. Oggi siamo di fronte a una marea di possibilità e, se un tempo era necessario al 100% rivolgersi a degli specialisti anche solo per metterlo in vendita, per fortuna non è più così, in quanto proprio la tecnologia, o meglio internet in questo caso, ci dà accesso a una platea praticamente infinita. Ci sono i siti internet specializzati, ma ci sono anche i market dei social network, quindi mettere un annuncio è veramente molto semplice. Il tema delle musicassette ritorna soprattutto per alcuni modelli che sembrano aver conquistato il pubblico e che sono un vero e proprio gioiello ricercato dai collezionisti.
Prendiamo, ad esempio, le prime registrazioni di artisti famosi. La compilation del 1987 di Madonna, “The Madonna Collection”, nonostante la sua iniziale diffusione, è oggi difficilissima da trovare in perfette condizioni al di fuori dei circuiti originali di distribuzione. Questa anomalia di mercato ne ha gonfiato il prezzo, rendendola un pezzo da esposizione per gli appassionati.
Ancora più impressionante è il caso di “Xero” (1997). La demo tape degli Xero (nome pre-successo di una band celebre) è un classico esempio di come il materiale di transizione o i brani inediti possano far lievitare il valore. Essendo un prodotto destinato a pochi addetti ai lavori, questa cassetta può fruttare diverse migliaia di euro. Questi oggetti non sono solo supporti audio; sono documenti storici di un percorso artistico.
Il fenomeno non si limita ai grandi nomi degli anni ’80 e ’90. “Floral Shoppe” (2012) di Macintosh Plus, pilastro della musica vaporwave, è estremamente ricercata. La sua limitata tiratura ha creato una forte domanda, trasformandola rapidamente in un costoso oggetto di culto. Analogamente, la cassetta “Year Zero + Unreleased Material” (1996) di Buck 65 rientra nella categoria delle gemme nascoste, dove l’inclusione di tracce mai pubblicate altrove ne assicura un alto valore sul mercato secondario.