
I pannelli solari durano molto più di quanto pensiamo: la rivelazione di un nuovo studio (mistergadget.tech)
Una ricerca svizzera su impianti trentennali mostra un degrado minimo delle prestazioni, suggerendo una longevità superiore alle stime ufficiali. Ma lancia anche un avvertimento fondamentale sulla qualità dei materiali moderni, spesso sacrificata per abbassare i costi.
Per chiunque stia valutando di installare un impianto fotovoltaico sulla propria casa, una delle domande cruciali è sempre la stessa: quanto dureranno i pannelli? La risposta a questa domanda è fondamentale per calcolare il ritorno dell’investimento. Ora, un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica EES Solar porta ottime notizie, suggerendo che, nelle giuste condizioni, i pannelli solari possono funzionare in modo efficiente per molto più tempo di quanto si pensasse. Tuttavia, c’è un “ma” importante da considerare.
La ricerca ha monitorato le prestazioni di sei diversi impianti fotovoltaici installati in varie località della Svizzera nel corso di tre decenni. Alcuni si trovavano in ambienti più caldi e a bassa quota, altri in aree più fredde e ad altitudini più elevate. In media, gli impianti hanno registrato un calo di prestazioni di appena lo 0,24% all’anno.
Questo dato è straordinariamente positivo se si considera che le stime del settore, fino ad oggi, prevedevano un degrado annuo compreso tra lo 0,75% e l’1%. Il tasso di declino molto più lento osservato nello studio suggerisce che le stime sulla durata dei pannelli potrebbero essere state eccessivamente pessimistiche: la maggior parte degli impianti esaminati manteneva ancora oltre l’80% delle sue prestazioni iniziali anche dopo 30-35 anni di utilizzo.
Il fattore decisivo: la qualità dei materiali, non la posizione
Analizzando i dati, i ricercatori hanno notato che i pannelli situati ad altitudini più elevate si degradavano più lentamente, probabilmente a causa del minore stress termico a cui erano sottoposti. Tuttavia, il fattore più significativo nel determinare la longevità dei pannelli non è stata la loro posizione, ma la loro qualità di costruzione iniziale.

Secondo lo studio, i pannelli che hanno performato meglio nel lungo periodo erano quelli realizzati con una migliore componentistica di partenza (in gergo tecnico, una “distinta base” o BOM di qualità superiore). In altre parole, i pannelli costruiti con materiali di qualità superiore, pur avendo un costo iniziale più elevato, hanno dimostrato una longevità e un’affidabilità nettamente maggiori nel tempo.
Questa, però, potrebbe non essere una buona notizia per chi acquista oggi. Lo studio, infatti, lancia un avvertimento: molti produttori moderni di pannelli solari danno la priorità al contenimento dei costi iniziali piuttosto che all’uso di materiali di altissima qualità. Sulla base dei dati raccolti, questa tendenza potrebbe avere un impatto negativo significativo sulla durata effettiva dei nuovi impianti.
Cosa significa per chi acquista oggi?
Lo studio riconosce i propri limiti: il design dei pannelli solari è cambiato molto negli ultimi anni e non ci sono ancora dati a lungo termine sui nuovi modelli. Inoltre, la ricerca non tiene conto di rotture dovute a eventi esterni, come condizioni meteorologiche estreme o danni accidentali.
Nonostante ciò, il messaggio è duplice e molto chiaro. Da un lato, c’è una notizia ottimistica: la tecnologia fotovoltaica ha dimostrato storicamente una robustezza e una durata superiori alle aspettative. Dall’altro, c’è un monito fondamentale per i consumatori di oggi: non basare la scelta di un impianto fotovoltaico esclusivamente sul prezzo più basso. La qualità dei materiali e la reputazione del produttore sono fattori cruciali che possono determinare se il vostro investimento durerà 20 anni o si estenderà ben oltre i 30, continuando a produrre energia pulita ed efficiente per decenni.